Home » Novak djokovic parla della rivalità con federer e nadal e della sua carriera senza coach

Novak djokovic parla della rivalità con federer e nadal e della sua carriera senza coach

Novak Djokovic riflette sulla sua carriera e rivalità con Roger Federer e Rafael Nadal, affrontando la mancanza di un allenatore fisso e il giudizio del pubblico mentre si prepara per nuove sfide.

Novak_djokovic_parla_della_riv

Novak Djokovic riflette sulla sua carriera, la rivalità con Federer e Nadal, l'assenza di un allenatore fisso e il suo approccio autonomo verso il futuro nel tennis, mantenendo rispetto per i rivali e determinazione nonostante le difficoltà. - Unita.tv

Novak Djokovic si prepara alla stagione su erba dopo la centesima vittoria in carriera a Ginevra e un buon Roland Garros. In una recente intervista, il tennista serbo ha riflettuto sulla sua posizione nel tennis contemporaneo, concentrandosi sulla sua storica rivalità con Roger Federer e Rafael Nadal. Ha raccontato il suo percorso da “terzo incomodo” nel mondo dei grandi campioni, svelando anche le difficoltà nel sentirsi accettato dai tifosi.

La situazione attuale e i progetti futuri senza un allenatore fisso

Attualmente Djokovic non ha un coach stabile e la programmazione delle sue partite avviene step by step. Ha ammesso che il calendario rimane poco definito e che si sta adattando alle situazioni di volta in volta. Inoltre ha riconosciuto che la fine della sua carriera si sta avvicinando, anche se non ha alcuna intenzione di fissare una data precisa per il ritiro.

La mancanza di un allenatore si lega alle nuove scelte tattiche del serbo che punta a gestire con maggiore autonomia la sua preparazione. Questo passaggio mostra un tennista che si muove con consapevolezza e attenzione, senza correre rischi inutili. Nonostante tutto, Djokovic continua a lottare per restare tra i protagonisti del tennis, senza rinunciare a sfide impegnative come quelle con giovani emergenti come Jannik Sinner.

Il percorso di djokovic tra le leggende del tennis

Djokovic ha ricordato i primi anni della sua carriera in cui si è trovato a confrontarsi con due giganti come Federer e Nadal. Lui stesso ha definito il ruolo di “terzo incomodo” in un trio che dominava il tennis mondiale. Ha spiegato che all’inizio non era ben visto, perché arrivava con ambizioni di diventare numero uno in un ambiente che sembrava già diviso tra i due rivali più grandi. Questa posizione lo ha esposto a critiche e diffidenze da parte del pubblico e degli appassionati.

La carriera del serbo ha seguito un percorso complicato, fatto anche di momenti in cui si è sentito poco apprezzato. Ha detto di aver sofferto nel sentirsi come un “bambino indesiderato”, spesso confuso dalle reazioni dei tifosi nei suoi confronti. Tuttavia, ha sottolineato che nel tempo ha capito che nonostante il suo modo di essere a volte non fosse quello che gli altri si aspettavano, non avrebbe cambiato il suo atteggiamento soltanto per compiacere il pubblico.

L’approccio di djokovic ai rivali e al gioco

Djokovic ha parlato con chiarezza dei suoi rapporti con Federer e Nadal, opponendosi agli stereotipi di rivalità basate sull’odio o sull’avversione personale. Ha specificato di non aver mai augurato del male a nessuno dei suoi avversari, e che il loro scontro era sempre soltanto una lotta per la vittoria sul campo. Il rispetto reciproco tra i tre campioni è un elemento che il serbo ha voluto rimarcare.

Ha anche detto di aver avuto un rapporto più stretto con Nadal rispetto a Federer, ma senza mai intaccare il rispetto per entrambi. Questa dichiarazione mostra un lato umano nella sua carriera, che spesso viene vista solo sotto l’aspetto agonistico. Il tennis, secondo Djokovic, resta un gioco dove il più forte vince e ogni sfida viene affrontata con rispetto.

Uno sguardo all’intervista e al giudizio pubblico

L’intervista pubblicata su “20 minutos” ha offerto uno spaccato sincero su un campione che, oltre alla tecnica e ai successi, ha dovuto affrontare anche l’impatto del giudizio pubblico e le difficoltà di un percorso solitario. Djokovic rimane così una figura chiave nel tennis mondiale, pronto a scrivere ancora nuove pagine del suo sport.