La nuova sepoltura di papa Giovanni XXI nella cattedrale di san Lorenzo a Viterbo il 17 giugno 2025
Il 17 giugno 2025, la tomba di papa Giovanni XXI sarà ricollocata nella cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, con eventi culturali e la partecipazione delle autorità di Lisbona.

Il 17 giugno 2025 a Viterbo la tomba di papa Giovanni XXI sarà riportata nella sua sede originaria nella cattedrale di San Lorenzo, con una cerimonia e eventi culturali che coinvolgono autorità italiane e portoghesi, valorizzando il patrimonio storico e culturale locale. - Unita.tv
A Viterbo, il 17 giugno 2025, papa Giovanni XXI avrà una sepoltura definitiva nella cattedrale di san Lorenzo. La cerimonia riporterà la sua tomba nella collocazione originaria dopo secoli di spostamenti. La giornata sarà accompagnata da eventi culturali e istituzionali con la partecipazione delle autorità di Lisbona e rappresentanti della diocesi locale. Il progetto è stato presentato dal vescovo Orazio Francesco Piazza e realizzato con il contributo del comune di Lisbona, della soprintendenza e della diocesi di Viterbo.
La sistemazione definitiva della tomba di papa Giovanni XXI
La decisione di riportare la tomba di papa Giovanni XXI alla sua posizione originale segna un momento importante per la comunità di Viterbo e per la memoria storica ecclesiastica. Il vescovo Orazio Francesco Piazza ha spiegato che la nuova sepoltura è il risultato di un lavoro congiunto con le istituzioni portoghesi e italiane, in particolare con il sostegno finanziario del comune di Lisbona. Nel corso dei secoli, la tomba aveva subito sei spostamenti, con l’ultimo avvenuto nel 2000. Ora, dopo questi lunghi spostamenti, si è voluto stabilire una sede definitiva.
La cattedrale di san Lorenzo, luogo che ospiterà la tomba, è stata interessata da interventi di restauro e valorizzazione liturgica promossi dalla soprintendenza. L’obiettivo è non solo garantire la conservazione del patrimonio ma anche sottolineare l’importanza storica e religiosa di Giovanni XXI. Non a caso, la scelta di collaborare con enti stranieri come il comune di Lisbona evidenzia il valore internazionale di questa figura, unica nel suo genere per la storia portoghese. Proprio per questo, i portoghesi tengono viva la memoria del loro papa, considerandolo un elemento fondamentale del proprio patrimonio spirituale e culturale.
I contributi e il profilo storico di Giovanni XXI
Giovanni XXI emerge come un personaggio di rilievo non solo per la sua funzione papale ma anche per la sua attività culturale e scientifica. Don Luigi Fabbri, vicario generale, ha sottolineato la complessità della figura: docente di logica a Parigi, medico a Siena e collaboratore di papa Gregorio X, fu autore di oltre trecento opere tra cui trattati di zoologia. Fu l’unico pontefice menzionato da Dante Alighieri nel Paradiso, canto XII, accostato a figure come Giovanni Crisostomo e Bonaventura.
Queste caratteristiche mettono in luce un pontefice che coniugava cultura e fede in modo stretto e originale. I suoi studi medici e filosofici erano parte integrante di una visione che metteva al centro il servizio alla comunità e l’attenzione ai più bisognosi. Questo spiega il riconoscimento che continua a ricevere nel tempo e il desiderio di mantenere la sua memoria viva anche attraverso iniziative che coinvolgono la diocesi di Viterbo, ma anche il tessuto culturale più ampio.
La giornata del 17 giugno: momenti ufficiali e culturali
La celebrazione prevista per il 17 giugno si articolerà in tre momenti distinti. La prima fase vedrà l’accoglienza delle autorità portoghesi presso il comune di Viterbo. Questa occasione vuole ribadire il ruolo di ponte culturale tra Italia e Portogallo, specie considerando la figura storica di Giovanni XXI.
Seguirà un approfondimento culturale dedicato alla vita e alle opere del papa, pensato per offrire spunti di riflessione non solo ai fedeli ma anche ai cittadini e agli studiosi interessati. I contenuti saranno curati da esperti e fanno parte di un lavoro più ampio portato avanti dal settore cultura della diocesi. L’idea è valorizzare la figura di Giovanni XXI attraverso momenti di studio e confronto che legano passato e presente.
La cerimonia si chiuderà con la celebrazione liturgica nella cattedrale di san Lorenzo, durante la quale verrà ufficializzata la nuova collocazione della tomba. La presenza delle massime autorità di Lisbona rappresenta un gesto di rispetto e riconoscimento reciproco, che sottolinea il carattere internazionale dell’iniziativa.
Il progetto di valorizzazione e il patrimonio culturale di Viterbo
Santino Tosini, responsabile dell’ufficio beni culturali della curia, ha ricordato come il progetto della sepoltura sia nato un anno fa e si sia sviluppato grazie alla collaborazione tra autorità italiane e portoghesi. Questo caso dimostra l’attenzione crescente verso il patrimonio culturale del territorio di Viterbo, spesso riconosciuto anche al di fuori della città.
Recentemente, infatti, opere di artisti legati al territorio, come Zuccari e Orazio Gentileschi, hanno richiesto la loro presenza in musei importanti come Palazzo Vecchio a Firenze e il Museo Reale di Torino. Questi esempi evidenziano il valore culturale e artistico della zona, che può contare su un patrimonio ricco e poco sfruttato.
Le parole del vescovo Piazza mettono in evidenza l’intenzione di sostenere una visibilità più ampia per Viterbo e i suoi tesori, partendo proprio dal caso di papa Giovanni XXI. La nuova sepoltura può dunque essere letta come parte di un percorso più lungo, finalizzato a valorizzare la storia e la cultura locale attraverso eventi concreti e iniziative condivise.