Inaugurata a roma la mostra chiamata alle arti per valorizzare i giovani talenti delle accademie italiane
La mostra “Chiamata alle Arti” al WeGil di Roma presenta opere di 59 giovani artisti provenienti da diciotto accademie italiane, promuovendo il dialogo tra creatività e cultura contemporanea.

La Regione Lazio presenta “Chiamata alle Arti”, una mostra al WeGil di Roma che valorizza giovani artisti emergenti da diciotto accademie italiane, promuovendo l’arte contemporanea e la crescita culturale delle nuove generazioni. - Unita.tv
La regione Lazio ha lanciato un progetto culturale dedicato ai nuovi artisti emergenti provenienti dalle accademie italiane. La mostra “Chiamata alle Arti” si svolge presso lo spazio culturale WeGil di Roma e raggruppa opere di giovani creativi da diciotto istituti d’arte sparsi su tutto il territorio nazionale. L’esposizione propone un dialogo tra diverse forme di ricerca artistica contemporanea e offre un’occasione per vedere come le nuove generazioni si esprimono nel campo delle arti visive.
Uno sguardo sui giovani artisti delle accademie italiane
L’obiettivo di “Chiamata alle Arti” è mettere in luce i lavori di studenti e neodiplomati provenienti da diversi istituti storici italiani. Diciotto accademie partecipano al progetto, tra cui quelle di Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Venezia. Gli artisti coinvolti sono 59 e le loro opere spaziano in più discipline artistiche, con un focus sulle nuove tendenze e sulle modalità espressive contemporanee.
La mostra viene organizzata dalla Regione Lazio, in sinergia con LAZIOcrea, ente che gestisce lo spazio espositivo WeGil. Quest’ultimo si trova in Largo Ascianghi, nel cuore di Roma, e mette a disposizione la sua struttura per promuovere attività culturali rivolte soprattutto alle nuove generazioni. La visita è gratuita, con orario dalle 10 alle 19 e la mostra rimane aperta fino al 28 giugno 2025.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha sottolineato l’importanza di utilizzare la cultura per favorire la coesione sociale e offrire agli artisti emergenti visibilità e opportunità di crescita professionale. L’assessore alla cultura, Simona Renata Baldassarre, ha ribadito la necessità di offrire spazi di dialogo tra giovani creativi, istituzioni e società civile, visto il ruolo cruciale dell’arte nelle dinamiche culturali attuali.
Voci dagli organizzatori e la filosofia dietro la mostra
La curatrice Giulia Abate ha descritto questa esposizione come una mappa delle nuove tendenze artistiche in Italia, dove il talento giovanile si unisce alla ricerca e all’espressività personale. L’idea di Delfina Bergamaschi, ideatrice del progetto, parte dalla convinzione che l’educazione artistica abbia un potere oltre la formazione tecnica: essa si inserisce nel contesto sociale cambiandolo e agendo come agente di trasformazione culturale.
La mostra si presenta come un terreno aperto, dove curiosi e addetti ai lavori possono riconoscere la ricchezza creativa che nasce nelle accademie italiane. L’evento rappresenta infatti un punto di raccordo tra arti visive, pubblico e operatori culturali, stimolando un confronto diretto con le nuove generazioni di artisti.
Non a caso, durante la serata di inaugurazione è stato costituito un Comitato di Valutazione che ha premiato alcuni giovani artisti selezionati. I premiati doneranno le proprie opere alla Regione Lazio, che le destinerà a luoghi pubblici nel territorio, così da inserire queste creazioni nel tessuto urbano e sociale.
Un comitato di valutazione di alto profilo
Il comitato che ha valutato le opere esposte raccoglie figure di rilievo nel mondo dell’arte e delle istituzioni culturali italiane. Tra i membri figurano la curatrice Giulia Abate, l’assessore Simona Baldassarre, l’ideatrice Delfina Bergamaschi, insieme a rappresentanti del MAXXI, del Ministero degli Affari Esteri, della Fondazione d’Arc, oltre a storici dell’arte e direttori di musei nazionali.
I premiati del 2025
I giovani artisti premiati nel 2025 sono stati Samuele Angemi dell’Accademia di Catania, Yiwen Zheng dell’Accademia Albertina di Torino e Alessandro Giove dell’Accademia di Brera a Milano. La loro partecipazione al progetto si è conclusa con una donazione delle opere esposte, che arricchiranno luoghi pubblici della regione Lazio.
Questo riconoscimento rappresenta una tappa importante nel percorso di valorizzazione dei talenti emergenti e evidenzia l’intento di portare l’arte anche fuori dagli spazi tradizionali espositivi, coinvolgendo il pubblico in contesti diversi.
Giovani architetti per un allestimento innovativo e elenco artisti
L’allestimento della mostra non è stato lasciato al caso. A occuparsene sono stati studenti di architettura della Sapienza di Roma e del Politecnico di Milano. Guidati dall’architetto Alfonso Giancotti e dallo studio Fosbury Architecture, Prisca De Cinque, Roberta Piscopo ed Elisabetta Pileri hanno creato un ambiente espositivo che valorizza le opere con equilibrio e attenzione ai dettagli.
Questo processo ha mostrato un lavoro a più mani tra giovani professionisti dell’arte e dell’architettura, confermando l’approccio inclusivo e collaborativo del progetto.
Tra gli artisti esposti, fanno parte Samuele Angemi, Aysegul Aydin, Giulia Bartolini, Irene Bella, Alice Bomberini, Erika Calogiuri, Benedetta Felci e molti altri provenienti dalle varie accademie. I loro lavori coprono diverse tecniche e materiali offrendo uno spaccato della produzione artistica contemporanea giovanile italiana.
Nel corso della serata d’apertura è stato anche presentato il catalogo della mostra, curato da Silvana Editoriale, con testi scritti proprio da Giulia Abate e Delfina Bergamaschi, con introduzioni firmate da Francesco Rocca e Simona Baldassarre. Questo volume rappresenta una traccia scritta dell’evento ed offre un complemento fondamentale alla visita della mostra.