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Il convegno di Italia Nostra Viterbo sul patrimonio culturale e benessere delle comunità locali

Il convegno di Italia Nostra Viterbo, tenutosi al Balletti Park Hotel, ha esplorato il legame tra patrimonio culturale e benessere comunitario, anticipando l’evento “Città Ideali” per la rigenerazione urbana.

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Il 13 giugno 2025, Italia Nostra Viterbo ha organizzato a San Martino al Cimino un convegno sulla conservazione del patrimonio culturale e il benessere delle comunità nei piccoli borghi, evidenziando sfide come l’overturismo e le speculazioni immobiliari, e promuovendo reti culturali per la rigenerazione territoriale. - Unita.tv

Il 13 giugno 2025, presso il Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino , si è svolto un convegno promosso da Italia Nostra Viterbo sul tema della conservazione del patrimonio culturale e il benessere psico-sociale delle comunità. L’evento, in collaborazione con diverse associazioni e università, ha approfondito il rapporto tra piccoli paesi, beni culturali e qualità della vita, anticipando i lavori del successivo appuntamento “Città Ideali” previsto nelle giornate successive.

Il rapporto tra piccoli paesi e beni culturali come chiave per il benessere comunitario

Il convegno ha voluto proseguire un percorso iniziato nelle precedenti edizioni a Calascio , esplorando come i borghi e i piccoli comuni mantengano una connessione profonda con il patrimonio culturale. L’attenzione si è rivolta alle condizioni che favoriscono il benessere diffuso nelle comunità, mettendo in luce come la relazione tra abitanti e luoghi storici influisca sulla qualità della vita.

Contributo di krizia ciangola

Krizia Ciangola, professoressa e promotrice dell’iniziativa, ha illustrato il motivo di questa giornata. “Italia Nostra da decenni si impegna nella tutela dei centri storici, puntando ora a coinvolgere organizzazioni e attori locali per raccontare esperienze concrete di conservazione e valorizzazione.” La ricerca condotta testimonia come la salvaguardia dei paesaggi culturali si intrecci all’esperienza delle comunità che li abitano, e l’incontro serve a condividere e approfondire queste pratiche, supportate da circa 200 sezioni di Italia Nostra attive in tutta Italia.

Le sfide dell’abitare nei piccoli paesi tra turismo e gestione del territorio

Uno degli interventi più significativi è stato quello dell’architetto Adriano Paolella, che ha posto in discussione il concetto di abitare nei piccoli centri. Secondo Paolella, la residenza non si limita al possesso di una casa, ma coinvolge relazioni sociali, rispetto dell’ambiente, uso del verde e qualità generale degli spazi. Molti borghi hanno immediatamente attratto turismo e attività commerciali ma senza che cambiasse la composizione degli abitanti.

Il rischio delle speculazioni immobiliari

Paolella ha segnalato come lo sviluppo di nuove attività, spesso legate a ristorazione e ricettività, porti anche a speculazioni immobiliari. Le case che in passato erano accessibili per chi voleva trasferirsi diventano inaccessibili a causa di aumenti nei prezzi. Questi trend si traducono in una mancata rigenerazione delle comunità. L’architetto ha sottolineato “la mancanza di un coordinamento tra imprenditori, istituzioni e residenti” e ha evidenziato come il modello economico adottato replichi i problemi delle grandi città, facendo perdere ai piccoli centri la loro caratteristica identità e vitalità comunitaria.

Cultura e rete di relazioni per contrastare l’overturismo

Giulia Marchetti, presidente di Italian Human Connections, ha preso parte al convegno evidenziando come la cultura possa rappresentare una risposta al problema della speculazione legata al turismo di massa. Marchetti ha distinto la massa turistica da un approccio più rispettoso che prevede la valorizzazione delle ricchezze locali senza danneggiare il tessuto sociale.

Ha richiamato l’attenzione sul ruolo della cultura come collante sociale, capace di generare legami e costruire reti tra comunità diverse. L’evento “Città Ideali“, in programma il 14 e 15 giugno, si propone come occasione di confronto tra realtà comunali su pratiche di rigenerazione urbana e valorizzazione culturale. La creazione di una rete di comuni, basata sulle connessioni umane e culturali, si configura come un obiettivo da perseguire per rilanciare i borghi e i territori colpiti da cali demografici e abbandono.

Contributi istituzionali e riflessioni sulla tutela dei borghi

Tra gli interventi anche quello della sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, che ha sottolineato l’importanza dei borghi e delle aree interne come elementi fondamentali per la rinascita e la ripartenza territoriale. Frontini ha richiamato l’attenzione sull’approssimarsi di due eventi di rilievo: il convegno “Città Ideali” e un congresso internazionale di urbanistica con oltre 70 esperti da vari paesi.

La prospettiva della soprintendenza

Paola Piermattei, funzionaria della Soprintendenza ABAP per Viterbo e l’Etruria meridionale, ha spiegato che la tutela non riguarda solo i singoli beni culturali, ma anche l’intera struttura urbana dei borghi, dalle vie alle piazze. Questo duplice livello di protezione consente un dialogo tra elementi storici e vivi, con effetti positivi sulla fruizione e sulla percezione degli spazi da parte delle comunità insediate.

Presentazioni e approfondimenti sul patrimonio locale

L’architetto Giovanna Mencarelli di Italia Nostra Viterbo ha mostrato documenti storici e fotografie d’epoca dedicate a San Martino al Cimino, a firma di architetti noti come Enzo Bentivoglio e Simonetta Valtieri. Questi materiali hanno offerto un quadro dettagliato dell’evoluzione architettonica e culturale del borgo, risvegliando interesse per la conservazione delle sue peculiarità.

Dopo la pausa pranzo, il convegno ha ripreso con ulteriori interventi da parte di esperti del settore. Nel pomeriggio si sono tenuti un laboratorio e un tavolo di lavoro aperti a cittadini, visitatori e studenti, con lo scopo di favorire il dialogo diretto e la partecipazione attiva ai temi della rigenerazione culturale e sociale. L’incontro si è svolto mantenendo aperta la riflessione su strategie condivise per un futuro sostenibile per i piccoli centri abitati.