emergenza idrica in bassa tuscia: nepi e castel sant’elia tra disagi e proteste dei cittadini
Carenza d’acqua nella bassa tuscia: Nepi e Castel Sant’Elia affrontano gravi disservizi, con sindaci che chiedono interventi urgenti per garantire un servizio idrico stabile ai residenti.

La bassa Tuscia, in particolare Nepi e Castel Sant’Elia, affronta gravi problemi di carenza d’acqua con frequenti interruzioni nel servizio, mentre sindaci e cittadini sollecitano interventi urgenti al gestore Talete. - Unita.tv
La carenza d’acqua coinvolge la zona della bassa tuscia a pochi giorni dall’estate. I disservizi si concentrano soprattutto a nepi e castel sant’elia, dove si registrano interruzioni frequenti dell’erogazione nelle abitazioni. I sindaci locali hanno lanciato allarmi sui social e si confrontano con il gestore per arginare il problema che si sta aggravando con l’aumento delle temperature.
Situazione critica a nepi, mancanza d’acqua nelle aree periferiche e durante la sera
Nepi, nota per le sue acque minerali, affronta un’emergenza idrica che si fa sentire nelle abitazioni soprattutto nelle zone periferiche e nelle ore serali. Fino a pochi giorni fa l’acqua non arrivava più verso le 20, ma ora anche le ore del mattino sono interessate dalle interruzioni. Le vie maggiormente segnalate come problematiche sono via degli Orti, via Don Minzoni e via Togliatti.
I residenti esprimono malcontento sui social, dove segnalano come i disagi si trascinino da almeno una settimana. Una cittadina ha scritto al sindaco che suo marito rientra dal lavoro e non può fare la doccia per mancanza di acqua. Lo stesso comune cittadino lamenta la mancanza di risposte da parte del gestore Talete e la scarsità di comunicazioni ufficiali. La sensazione che emerge è quella di essere lasciati a sé stessi, senza un supporto reale. Le proteste si moltiplicano e la tensione cresce man mano che il problema continua senza soluzioni immediate.
Il sindaco di nepi sollecita azioni più rigorose contro i disservizi di talete
Franco Vita, sindaco di nepi, ha scelto il suo profilo Facebook per rendere pubblico lo stato dell’emergenza e la propria posizione. Il 10 giugno ha affermato che alcune abitazioni in città restano senza acqua nelle prime ore della sera. Ha inoltre riferito di un incontro urgente con il direttore di Talete, durante il quale ha sottolineato come il flusso idrico debba essere garantito senza interruzioni.
Vita ha anche messo in evidenza che l’acqua estratta dai pozzi comunali deve servire prioritariamente per Nepi rispetto ad altri usi o territori. Minaccia un intervento più deciso da parte dell’amministrazione qualora gli eventi non migliorino. L’appello rimane rivolto all’azienda idrica affinché riattivi un servizio stabile che è fondamentale per la quotidianità dei residenti. Rimane alta l’attenzione sugli sviluppi della vicenda e sulla capacità delle autorità di risolvere la crisi.
I segnali di allarme a castel sant’elia e l’appello a un uso misurato dell’acqua
Anche castel sant’elia, altra realtà nella bassa tuscia, sta soffrendo problematiche simili dal punto di vista idrico. Nei giorni scorsi, il sindaco Vincenzo Girolami ha denunciato pubblicamente la precarietà del servizio e le carenze nella rete di distribuzione. Ha invitato gli abitanti a contenere il consumo d’acqua, segnalando la necessità immediata di risparmiare la risorsa data l’emergenza in corso.
L’area subisce difficoltà aggravate dall’espansione demografica e dall’aumento di nuove abitazioni, un fattore che mette sotto pressione l’infrastruttura esistente. La minor disponibilità d’acqua si traduce in disagi, che si presentano con frequenza e intensità maggiori rispetto agli anni passati. Nel complesso, la situazione nella bassa tuscia denuncia un quadro critico che richiede interventi tempestivi e pianificati.
Confronto tra sindaci e gestore rimane aperto
Il confronto tra sindaci e gestore rimane aperto, con cittadini in attesa di una soluzione reale. I disagi persistono e si moltiplicano man mano che l’estate si avvicina, mettendo a rischio le attività quotidiane e la qualità della vita nelle comunità coinvolte.