Home » Chiusura della piscina comunale di tuscania e spostamento dei centri estivi a tarquinia: il circolo pd solleva dubbi

Chiusura della piscina comunale di tuscania e spostamento dei centri estivi a tarquinia: il circolo pd solleva dubbi

La piscina comunale di Tuscania riaprirà il 21 giugno dopo lavori urgenti, ma il PD denuncia mancanza di comunicazione e chiarezza sulla gestione e organizzazione dei centri estivi a Tarquinia.

Chiusura_della_piscina_comunal

La piscina comunale di Tuscania riaprirà il 21 giugno dopo lavori urgenti, ma restano dubbi sulla gestione, la comunicazione e i costi, con il Pd che chiede trasparenza soprattutto riguardo allo spostamento dei centri estivi a Tarquinia. - Unita.tv

La piscina comunale di tuscania chiusa dal primo giugno per lavori urgenti riaprirà il 21 giugno, ma resta alta la tensione riguardo alla gestione dell’impianto e alle decisioni sull’organizzazione dei centri estivi per bambini. Il circolo locale del pd denuncia la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte dell’amministrazione e chiede chiarimenti riguardo alle motivazioni che hanno portato a trasferire le attività nella piscina coperta di tarquinia, suscitando perplessità tra i cittadini.

La sospensione dell’impianto a tuscania e i lavori in corso

La piscina di tuscania ha chiuso i battenti il primo giugno per lavori definiti “indispensabili a garantire le condizioni igienico-sanitarie durante l’estate”. La riapertura è prevista per il 21 giugno, secondo quanto comunicato dalla società Sport Popolare che gestisce l’impianto. Tuttavia, permangono dubbi sulla natura esatta dell’intervento e sulla sua tempestività. Si parla di una ‘componente strutturale’ prevista da progetto esecutivo, ma il gestore segnala che restano diverse criticità.

Interrogativi sulle fasi precedenti e gestione dei controlli

Questi problemi sollevano interrogativi sulle fasi precedenti: infatti, ci si domanda se in fase di costruzione e collaudo non fosse già emersa la necessità di interventi che invece ora si manifestano in modo più urgente e costoso. L’assenza di un responsabile unico per il procedimento e le verifiche durante la realizzazione dell’impianto suscita dubbi sulla gestione dei controlli da parte del comune. Inoltre, resta incerta la quantità di lavori ancora da completare per assicurare un ambiente sicuro e adatto ai cittadini, sia negli spazi acqua sia nelle aree di pertinenza.

Il consumo energetico elevato dell’impianto, evidenziato negli interventi preliminari, rappresenta un ulteriore problema di gestione che non è stato ancora spiegato con trasparenza ai residenti. Questi aspetti tecnici non chiariti finiscono per alimentare l’opposizione locale e le richieste di una relazione dettagliata da parte dell’amministrazione.

Le criticità nella comunicazione istituzionale e l’uso del canale social di lista civica

Il circolo pd di tuscania denuncia la mancanza totale di comunicazione ufficiale da parte del sindaco e della giunta comunale rispetto alla vicenda piscina e organizzazione dei centri estivi. Nonostante diverse sollecitazioni, l’amministrazione risponde solo attraverso i social di una lista civica, ritenuta una rappresentanza parziale della cittadinanza. Questo modo di agire, secondo il pd, non è sufficiente a chiarire dubbi e preoccupazioni.

Richiesta di trasparenza nelle sedi istituzionali

La richiesta principale è che tutte le informazioni vengano fornite nell’ambito delle sedi istituzionali, in particolare durante le sedute del consiglio comunale, per assicurare trasparenza e coinvolgimento di tutte le forze politiche e i cittadini. La segretaria del circolo pd, daniela venturi, sottolinea che “è doveroso che chi amministra fornisca un quadro chiaro sullo stato dell’impianto e sui motivi che hanno portato a spostare alcuni servizi fuori dal territorio comunale”.

Il mancato utilizzo della piscina di tuscania per i centri estivi, a vantaggio di operatori economici riconducibili al comune di tarquinia, solleva un problema non solo di comunicazione ma anche di prospettive economiche e sociali per la comunità locale. La scelta di trasferire i bambini dai 6 agli 11 anni alla struttura di tarquinia appare sconcertante per molti, anche perché questo comporta spostamenti giornalieri e disagi per le famiglie residenti nel territorio.

Le questioni economiche e le spese ancora da chiarire

L’aspetto finanziario della gestione della piscina pubblica torna al centro delle domande aperte. Oltre al mutuo acceso dal comune per 687.878 euro, la giunta avrebbe stanziato circa 200mila euro nel bilancio comunale. La questione importante riguarda il canone d’affitto: stando a fonti interne, sembrerebbe che non sia stato corrisposto regolarmente.

La presenza di perizie di parte e spese legali, già menzionate nelle discussioni, indica che la vicenda ha assunto anche un carattere giudiziario o contenzioso rispetto ai fornitori o appaltatori coinvolti. Nessuna cifra precisa è stata ancora ufficializzata. Questi elementi generano preoccupazione sul costo effettivo per i cittadini e sulla trasparenza nella gestione dei fondi pubblici.

Sul fronte dei centri estivi, non si conosce la quota di partecipazione prevista alle famiglie. Il pd vuole sapere come saranno articolate le spese e se gli aumenti o le condizioni particolari a carico degli utenti rifletteranno la scelta di spostare le attività fuori comune. La richiesta è che tutte le cifre siano rese pubbliche in modo chiaro e dettagliato, per evitare malintesi e possibili tensioni sociali.

Il circolo pd ha insistito nel chiedere risposte precise su questo punto, sottolineando che “la comunità ha bisogno di trasparenza e di informazioni oggi non ancora disponibili”. Il quadro generale rimane quindi incerto, con numerose interrogazioni da approfondire nelle prossime settimane.