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Arpino celebra sant’antonio di Padova con messa solenne e inaugurazione restauro della chiesa

La comunità di Arpino celebra sant’Antonio di Padova con una messa solenne presieduta da mons. Gerardo Antonazzo e inaugura il restauro della chiesa, rafforzando legami tra fede e territorio.

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Ad Arpino, la solennità di sant’Antonio di Padova è stata celebrata con una messa presieduta dal vescovo Gerardo Antonazzo e l’inaugurazione del restauro della chiesa, alla presenza di autorità religiose e civili, unendo fede, arte e comunità. - Unita.tv

La comunità di Arpino ha vissuto un momento di grande coinvolgimento spirituale e civico in occasione della solennità di sant’antonio di Padova. La celebrazione si è svolta nel cuore della città con una messa presieduta da mons. gerardo antonazzo, vescovo della diocesi, alla presenza di autorità religiose e civili. Contemporaneamente è stata inaugurata una parte del restauro della chiesa locale, alla presenza del sovrintendente per il Lazio meridionale, alessandro betori. Un evento capace di unire fede, arte sacra e partecipazione collettiva.

La santa messa solenne e il ruolo del vescovo gerardo antonazzo

La funzione religiosa che ha segnato la solennità di sant’antonio di Padova si è svolta con riti molto curati, guidati da mons. gerardo antonazzo. In qualità di guida spirituale della diocesi, il vescovo ha celebrato la messa solenne nella chiesa principale di Arpino, coinvolgendo i fedeli con una liturgia partecipata e intensa. La presenza di molte autorità e della comunità locale ha dato rilievo alla cerimonia, rafforzando il legame tra fede e territorio.

Durante l’omelia, il vescovo ha ricordato la vita di sant’antonio, sottolineando la sua eredità come esempio di carità e umiltà. Ha invitato i presenti a rinnovare l’impegno nella vita quotidiana, ispirandosi alla figura del santo. La celebrazione si è conclusa con la distribuzione del tradizionale pane benedetto, simbolo antico di solidarietà e condivisione che ancora oggi assume un significato profondo.

Inaugurazione del restauro della chiesa alla presenza del sovrintendente alessandro betori

Accanto alla funzione religiosa, la giornata ha visto l’inaugurazione di una parte dell’opera di restauro della chiesa, un intervento che ha interessato la struttura e gli arredi sacri. Il sovrintendente per il Lazio meridionale, alessandro betori, ha presenziato alla cerimonia, illustrando l’importanza di conservare il patrimonio artistico e culturale legato ai luoghi di culto.

Il restauro rappresenta un intervento essenziale per mantenere viva la memoria storica e artistica di Arpino. Le opere hanno riguardato tra l’altro gli affreschi e la manutenzione delle facciate, elementi che contribuiscono all’identità visiva e spirituale del borgo. Il sovrintendente ha evidenziato come la valorizzazione di questi spazi favorisca non solo la devozione ma anche la fruizione da parte dei visitatori e la conoscenza delle radici locali.

Partecipazione delle autorità civili e significato per la comunità di arpino

Tra le figure civili presenti, il presidente del consiglio della provincia di Frosinone, gianluca quadrini, ha voluto condividere con la comunità un momento di partecipazione autentica, portando il saluto dell’ente provinciale e del presidente luca di stefano. Quadrini ha sottolineato l’importanza di sant’antonio come punto di riferimento culturale e spirituale per una popolazione che conserva legami profondi con la fede e le tradizioni.

Il suo intervento ha messo in luce il valore sociale dell’evento, capace di rinsaldare il senso di appartenenza e di identità della comunità di Arpino. Ha affermato di aver voluto essere presente anche come cittadino legato al territorio, segnalando che occasioni come questa favoriscono la coesione sociale e ricordano l’eredità comune. La giornata ha così confermato come l’incontro tra religione, cultura e istituzioni avvicini le persone e dia energia a un territorio radicato nella storia.