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Aggressione a san lorenzo nuovo: in processo 5 giovani per lesioni con amputazione parziale dell’orecchio

Un giovane di Roma aggredito sul lungolago di Bolsena subisce gravi lesioni all’orecchio. Cinque ragazzi rischiano condanne per concorso in lesioni personali e deformazione permanente del viso.

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Nella notte tra l’1 e il 2 luglio 2022, un giovane di 32 anni è stato brutalmente aggredito sul lungolago di San Lorenzo Nuovo, subendo la perdita parziale del lobo dell’orecchio destro; cinque ragazzi sono ora a processo per lesioni gravissime e deformazione permanente del viso. - Unita.tv

Un episodio di violenza grave si è verificato nella notte tra l’1 e il 2 luglio 2022 sul lungolago di San Lorenzo Nuovo, località conosciuta per la vita notturna sul lago di Bolsena. La vittima, un giovane di 32 anni originario di Roma, ha subito un’aggressione che gli ha provocato la perdita parziale del lobo dell’orecchio destro. A quasi tre anni dai fatti, cinque ragazzi rischiano condanne pesanti per lesioni e deformazione permanente del viso.

Dinamica dell’aggressione e lesioni subite

La vittima, un bar-manager che stava svolgendo una stagione lavorativa a Bolsena, si trovava in compagnia di quattro colleghi quando, dopo la chiusura del locale, hanno deciso di fermarsi in una paninoteca sul lungolago di Prati Renari, vicino a una discoteca della zona. Secondo le ricostruzioni, un giovane di 20 anni di Montefiascone ha aggredito il gruppo, colpendo in modo brutale il 32enne. Il momento più drammatico è stato quando l’aggressore ha morso il lobo destro dell’orecchio della vittima, staccandolo parzialmente.

Sul luogo sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno tentato di recuperare la parte di orecchio recisa, senza successo. Il ferito è stato portato con urgenza all’ospedale di Belcolle a Viterbo, dove è stato operato. I medici hanno spiegato che, non trovando la parte staccata, era impossibile procedere a una ricostruzione plastica dell’orecchio, condannando la vittima a una invalidità permanente. La convalescenza è durata circa un anno, tra complicazioni legate a infezioni.

Procedimenti giudiziari e imputazioni

Oltre all’autore materiale dell’aggressione, il ventenne di Montefiascone, la procura ha accolto ora la richiesta di rinvio a giudizio per altri quattro giovani, tra i 21 e i 26 anni, presenti durante la vicenda. Questi ultimi sono accusati di concorso in lesioni personali, aggravate dalla deformazione permanente del viso, un reato che comporta pene da 8 a 14 anni di reclusione.

Originariamente, il pm aveva chiesto l’archiviazione per il gruppo, ma il gip del tribunale di Viterbo, Rita Cialoni, ha respinto tale istanza, ordinando di procedere con la formulazione dell’imputazione. Lo scorso 26 giugno 2024 gli atti sono stati inviati nuovamente alla procura, che ha provveduto a chiedere il rinvio a giudizio per tutti i coinvolti. L’udienza preliminare è partita dopo circa un anno dall’ordinanza del gip.

La vittima ha dato la sua testimonianza, ricordando con precisione quei momenti terribili e gli effetti duraturi dell’aggressione. La sua rappresentanza legale è affidata all’avvocato Giovanni Bartoletti, mentre i quattro imputati sono difesi da vari legali, tra cui Giuseppe Picchiarelli e Remigio Sicilia.

Contesto e rilevanza dell’episodio

L’aggressione è avvenuta in una zona frequentata per la movida notturna, dove spesso si raccolgono gruppi di giovani per trascorrere le ore dopo la mezzanotte. Questo episodio ha suscitato particolare attenzione per la violenza inusuale e il danno permanente causato alla vittima. Situazioni simili sollevano questioni sulla sicurezza nelle aree di ritrovo e sull’impatto sociale delle risse tra giovani.

Il caso è seguito con attenzione dall’opinione pubblica locale, vista la gravità delle accuse e la durata del procedimento. Resta centrale il principio di presunzione di innocenza, sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana, che garantisce a tutti gli imputati di essere considerati non colpevoli fino a sentenza definitiva.

Un fatto ancora vivo nella comunità

Il fatto risale a un periodo ancora ben presente nei ricordi della comunità, e l’evolversi del processo sarà determinante per stabilire responsabilità precise e applicare le pene previste dal codice penale per queste lesioni gravi. Il giudizio potrà chiarire il ruolo di ciascun indagato e definire la misura della giustizia per la vittima e i suoi familiari.