Viterbo, la tragedia di leonardo cristiani riapre il dibattito sulle condizioni di viale trieste
Il tragico incidente di Leonardo Cristiani su viale Trieste riaccende l’attenzione sulla pericolosità della strada, già segnalata da anni, e solleva richieste urgenti di intervento per garantire la sicurezza.

Il tragico incidente mortale del quindicenne Leonardo Cristiani su viale Trieste a Viterbo riaccende l’allarme sulle pericolose condizioni della strada, già teatro di altre tragedie, e spinge la comunità a chiedere interventi urgenti per la sicurezza. - Unita.tv
Il recente incidente mortale che ha coinvolto il quindicenne Leonardo Cristiani ha riportato l’attenzione su viale Trieste, via che collega Viterbo alla frazione della Quercia e che da anni si segnala per la pericolosità del fondo stradale. L’incidente, avvenuto lunedì scorso, agita nuovamente la comunità locale, mentre si attende l’esito dell’autopsia per chiarire le cause esatte della tragedia.
I fatti del recente incidente e le condizioni del viale trieste
Leonardo Cristiani ha perso la vita a bordo della sua moto da cross nel tragitto verso la Quercia, dopo essere finito contro uno degli alberi che costeggiano viale Trieste. Al momento non è stato possibile definire con certezza cosa abbia provocato la perdita di controllo del mezzo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è il tentativo di evitare un ostacolo oppure un cedimento del manto stradale, segnalato da tempo come problematico da diversi cittadini. L’asfalto presenta crepe, avvallamenti e buche che rendono pericoloso il transito, soprattutto per chi viaggia su due ruote.
Autopsia e memoriale
L’autopsia fissata per oggi dovrebbe fornire indicazioni precise sulle cause della morte di Leonardo. Nel frattempo, proprio nel punto dell’incidente sono stati deposti fiori e messaggi a ricordare il giovane. La strada viene descritta da molti come “maledetta”, a causa dei numerosi sinistri registrati negli anni. Questa nuova tragedia ha riportato alla luce le segnalazioni sulle pessime condizioni dell’asfalto, che non sembrano essere mai state risolte.
La storia nera di viale trieste: altre vittime negli ultimi anni
Non è la prima volta che viale Trieste si tinge di tragedia. Nel 2008, proprio in prossimità dello stesso tratto, morì Danilo Aquilani, un ragazzo di San Martino. Era il 10 ottobre, giorno del suo compleanno, quando Danilo perse la vita in un incidente con un camion all’incrocio con via Rovereto. Il giovane, dopo essere stato portato d’urgenza all’ospedale Belcolle, non ce l’ha fatta a superare le ferite di un politrauma. Quel luogo ha così iniziato a essere associato a sventure e tragedie.
Un’altra tragedia nel 2011
Un’altra tragedia si è consumata nel 2011. Katia Pelizzari, 37 anni, figura nota nel calcio femminile locale per essere stata giocatrice, arbitro, allenatrice e team manager dell’ASD Lubriano, è morta dopo un incidente avvenuto sempre su viale Trieste. Lo schianto con un’automobile causò ferite gravissime, e nonostante i tentativi di salvataggio, Katia è deceduta due giorni dopo l’impatto. Questo episodio lasciò la comunità sotto shock, aggiungendo dolore alla già lunga lista di vittime lungo questa strada.
Tre incidenti, tre nomi – Danilo, Katia e Leonardo – accomunati dalla stessa via, con dinamiche e sofferenze diverse ma che evidenziano un problema comune legato alla sicurezza di viale Trieste.
La reazione della comunità e le richieste di intervento
La comunità di Viterbo si è stretta attorno alle famiglie delle vittime e ha alzato la voce contro la situazione della strada. Numerosi residenti e frequentatori di viale Trieste denunciano da tempo le condizioni precarie del manto stradale, giudicandolo un vero pericolo. La presenza di buche, avvallamenti e una superficie sconnessa mette a rischio persone e veicoli, specialmente motociclisti e ciclisti. Molti chiedono interventi urgenti per mettere in sicurezza il tratto.
Il dibattito si è intensificato dopo la morte di Leonardo, diventata non solo una tragedia ma un catalizzatore per rivedere la manutenzione di quel percorso. A tutt’oggi, non ci sono state risposte ufficiali in merito a lavori o miglioramenti programmati. L’assenza di segnali visibili o di interventi concreti alimenta l’indignazione. Alcuni suggeriscono l’installazione di barriere di sicurezza o la piantumazione di alberi a distanza maggiore dalla carreggiata per ridurre l’esposizione a rischi mortali in caso di cadute.
Appelli alle autorità
In attesa di decisioni, la comunità continua a ricordare le vittime con fiori e messaggi nelle zone degli incidenti. S’intensifica anche l’appello alle autorità per affrontare in modo definitivo la pericolosità del viale e prevenire ulteriori tragedie.
Attesa per i funerali e impatto sulla città
La scomparsa di Leonardo Cristiani ha lasciato un vuoto profondo nella comunità di Viterbo e della frazione della Quercia. I funerali sono previsti a breve, probabilmente venerdì, nella basilica della Quercia. La cerimonia sarà officiata dal vescovo Orazio Francesco Piazza e si annuncia partecipata, data l’età del giovane e l’effetto emotivo che la sua morte ha suscitato.
La città si confronta con un dolore che si fa protesta, mentre cresce la consapevolezza di dover affrontare i rischi dovuti a infrastrutture trascurate. Il caso di Leonardo diventa emblematico, specchio di un problema che coinvolge la sicurezza stradale e la gestione del territorio. Viale Trieste, strada di collegamento essenziale per molti, si conferma come un punto critico cui prestare particolare attenzione nelle settimane a venire.