Schianto mortale in moto a Viterbo, testimoni raccontano la dinamica dell’incidente in viale Trieste
Un incidente stradale a Viterbo ha causato la morte di Leonardo Cristiani, un ragazzo di 15 anni. Le indagini si concentrano sulle condizioni critiche della strada e sulla manutenzione del manto stradale.

Un ragazzo di 15 anni è morto a Viterbo in un incidente causato probabilmente dalle condizioni critiche del manto stradale lungo viale Trieste; sono in corso indagini per chiarire la dinamica e valutare eventuali responsabilità sulla manutenzione della strada. - Unita.tv
Un giovane di 15 anni ha perso la vita in un incidente stradale a Viterbo, lungo viale Trieste. Diversi testimoni hanno descritto l’accaduto, indicando condizioni critiche della strada che potrebbero aver causato la perdita di controllo del mezzo. L’episodio ha suscitato forte impressione in chi era presente e ha dato il via a indagini per chiarire cosa sia realmente successo.
La testimonianza diretta di chi ha visto il ragazzo sbandare con la moto
Il testimone principale, uomo di circa quarant’anni che preferisce rimanere anonimo, era in prossimità del punto dove è avvenuto l’incidente. Racconta di non aver visto nessun ciclista o ostacoli sulla carreggiata, contrariamente a quanto ipotizzato dallo studio preliminare della dinamica. Ha invece notato la moto da cross del quindicenne Leonardo Cristiani sbandare sull’asfalto, con un evidente problema causato forse da un dislivello del manto stradale. Questo improvviso sbilanciamento ha fatto finire il ragazzo contro un albero vicino alla carreggiata.
Il testimone, ancora sconvolto, ha sottolineato che la strada presentava avvallamenti e condizioni irregolari della superficie, che possono diventare insidiose soprattutto in determinate ore del giorno. L’uomo ha riferito la sua versione alle autorità e all’equipe medica che è arrivata velocemente sul posto, purtroppo senza poter salvare il giovane.
Descrizione delle condizioni della strada
Due ragazzi che viaggiavano in auto pochi metri dietro il punto dell’impatto hanno assistito alla scena e si sono messi a soccorrere Leonardo non appena la moto ha perso stabilità. Il loro racconto conferma l’assenza di biciclette o altri mezzi che avrebbero potuto causare il sinistro. Hanno spiegato che quel tratto di viale Trieste è particolarmente esposto a problemi di visibilità, aggravati dalla presenza di vegetazione che invade parte della strada.
Inoltre, hanno descritto la conformazione del manto stradale nella zona, dove sul lato destro, andando verso la località La Quercia, si trova una cunetta lunga diversi metri che può facilmente far perdere il controllo ad un veicolo in moto o in bici. Nel pomeriggio dell’incidente, la luce del sole veniva bloccata dalla folta alberatura creando ombre e zone d’ombra che complicavano ancora di più la guida.
L’intervento di soccorso e le indagini in corso sulla dinamica del sinistro
Sul posto si sono immediatamente portati i soccorsi del 118 e gli agenti della polizia locale. Nonostante la rapidità dell’intervento, il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. Le forze dell’ordine si sono occupate dei primi rilievi, che diventeranno parte della documentazione utile alla procura di Viterbo per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.
L’attenzione degli inquirenti si concentra sia sulla configurazione della strada sia sulla questione delle possibili cause esterne. L’assenza di altri veicoli o ostacoli confermata dai testimoni esclude alcune ipotesi iniziali, ma restano da valutare tutti i fattori tecnici e ambientali. Il lavoro di indagine proseguirà nelle prossime settimane per accertare le responsabilità e capire se la manutenzione del manto stradale abbia contribuito alla tragedia.
Criticità del tratto di strada e sicurezza stradale a viterbo
Il caso ha portato l’attenzione su una parte di viale Trieste che più volte è stata segnalata per la fragilità dell’asfalto e la presenza di dislivelli che mettono in difficoltà soprattutto chi viaggia in moto o in bici. Le condizioni meteo e la luce naturale contribuiscono spesso a ridurre la visibilità rendendo ancora più pericoloso il passaggio.
Parlare di sicurezza sulle strade di Viterbo significa fare i conti con errori dei lavori precedenti e con la necessità di interventi urgenti per evitare altre situazioni simili. La presenza di cunette o avvallamenti sul manto stradale non dovrebbe mai mettere a rischio conducenti giovani o esperti, soprattutto in zone urbane o semi-urbane trafficate.
La tragedia di Leonardo suscita dunque riflessioni importanti sulla manutenzione e la gestione delle arterie cittadine, fattori cruciali per tutelare la vita di tutti gli utenti della strada, specialmente i più vulnerabili.