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Salvini propone 350 milioni di euro per strade provinciali tra il 2025 e il 2026 con vincoli rigorosi

Il governo italiano destina 350 milioni di euro alle province per la manutenzione stradale nel biennio 2025-2026, con vincoli per garantire rapidità ed efficienza nei lavori.

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Il governo investirà 350 milioni di euro nel biennio 2025-2026 per la manutenzione delle strade provinciali italiane, con vincoli di rapidità nell'esecuzione dei lavori per garantire sicurezza e efficienza, in particolare nella provincia di Viterbo. - Unita.tv

Il governo ha annunciato un investimento di 350 milioni di euro destinati alle province italiane per la manutenzione e la sicurezza delle strade nel biennio 2025-2026. L’iniziativa coinvolge il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Anci e l’Union provincia d’Italia. Questo stanziamento è volto a risolvere le criticità legate ai tagli precedenti, evitando il blocco di cantieri già avviati e progetti approvati. La nuova modalità di assegnazione impone vincoli precisi per lo sblocco delle risorse, spingendo sulla rapidità di esecuzione dei lavori.

La situazione finanziaria delle province e i tagli precedenti

Nell’ultimo periodo, numerose province italiane hanno subito tagli significativi ai fondi destinati alla manutenzione della rete stradale. Nel caso della provincia di Viterbo, i fondi a disposizione per il 2025-2026 sono stati drasticamente ridotti di 3,5 milioni di euro, lasciando solo 1,5 milioni per gestire tutte le emergenze e i lavori in corso. Questi tagli avevano sollevato preoccupazioni per la sicurezza e la funzionalità delle strade provinciali. In molte aree rurali e periferiche, dove i collegamenti sono essenziali per accedere a servizi come sanità e istruzione, la riduzione dei fondi avrebbe potuto rallentare i cantieri, lasciando parte del territorio in condizioni di rischio.

Le difficoltà di finanziare interventi di manutenzione hanno rischiato di compromettere il completamento di lavori già programmati, con ripercussioni sulle infrastrutture locali e la sicurezza degli abitanti. L’allarme cresceva tra amministratori e cittadini, che temevano un deterioramento ulteriore delle condizioni di strade spesso già fragili.

La proposta di reintegro e i vincoli per lo sblocco dei fondi

La novità introdotta dal ministro Salvini riguarda il reintegro di 350 milioni di euro per le province, per il biennio 2025-2026. I fondi non saranno semplicemente assegnati, ma distribuiti con condizioni precise riguardo alla velocità e all’efficienza nell’apertura dei cantieri e nel completamento dei lavori. Questa formula mira a premiare le amministrazioni più rapidi e organizzate nel tradurre i finanziamenti in interventi reali, evitando sprechi e ritardi.

Lo scopo è limitare le procedure burocratiche che in passato hanno rallentato molte opere pubbliche, assicurando che le risorse siano legate a risultati concreti. In particolare, la scelta di imporre vincoli all’esecuzione dei progetti punta a garantire la sicurezza sul territorio, migliorando la rete viaria provinciale e riducendo rischi connessi a strade danneggiate o insufficienti.

I rischi della situazione nella provincia di viterbo e l’importanza della rete stradale

La provincia di Viterbo, situata nella regione della Tuscia, mostra la fragilità della rete stradale provinciale, un elemento cruciale per la vita quotidiana degli abitanti. Strade ben mantenute collegano ospedali, scuole, uffici pubblici e imprese. In caso di condizioni avverse o danneggiamenti, la difficoltà di spostamento può impattare sui servizi essenziali, mettendo a rischio soprattutto le categorie più vulnerabili.

Con i tagli ai fondi, la sicurezza delle strade era già compromessa, e diversi cantieri rischiavano il blocco. La proposta di reintegro si prefigge di evitare l’interruzione dei lavori in corso, salvaguardando il territorio da possibili pericoli dovuti a infrastrutture malmesse. Questo intervento, oltre a preservare la sicurezza pubblica, contribuisce a mantenere attive le aree più isolate e a non interrompere progetti di sviluppo e manutenzione.

Le dichiarazioni di andrea micci sulla collaborazione istituzionale

Andrea Micci, rappresentante locale, ha espresso soddisfazione per la proposta del ministro Salvini, sottolineando l’importanza di trasformare quei finanziamenti in interventi tangibili. Micci ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una legge nazionale che formalizzi questi stanziamenti e di un decreto attuativo da parte del ministero delle Infrastrutture per attivare rapidamente i lavori.

“La collaborazione tra ministero, regione, provincia e parlamento sarà fondamentale per evitare che i 350 milioni rimangano solo un impegno sulla carta.” La priorità per la Tuscia è garantire interventi visibili sulle strade che, come evidenziato, non sono un semplice collegamento ma un elemento vitale per il territorio e la comunità.

Micci ha evidenziato anche come la velocizzazione dei cantieri sia una scelta pragmatica per non sprecare risorse e portare beneficio immediato ai cittadini. Il piano deve superare la fase di annunci e tradursi in manutenzioni e costruzioni in tempi certi.