Ritardi nei finanziamenti della regione Lazio mettono a rischio i servizi per la comunicazione aumentativa alternativa a Viterbo
Ritardi nei fondi regionali per la comunicazione aumentativa alternativa a Viterbo mettono a rischio il supporto educativo per bambini con bisogni speciali, suscitando preoccupazioni tra famiglie e istituzioni.

A Viterbo, le famiglie denunciano ritardi nei fondi regionali per la comunicazione aumentativa alternativa, mettendo a rischio il supporto indispensabile per gli studenti con bisogni educativi speciali nel nuovo anno scolastico. - Unita.tv
Le famiglie di bambini con bisogni educativi speciali a Viterbo denunciano gravi ritardi nell’arrivo dei fondi regionali destinati ai servizi per la comunicazione aumentativa alternativa. Questo supporto è fondamentale per favorire l’apprendimento e la comunicazione degli alunni con difficoltà linguistiche. L’assessore alle Politiche sociali e all’Educazione del Comune di Viterbo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che questi ritardi potrebbero avere sul nuovo anno scolastico, soprattutto dopo le difficoltà registrate nelle scorse stagioni. Anche le rappresentanti politiche locali chiedono chiarezza e un rapido intervento per evitare disagi maggiori.
Ritardi nella distribuzione dei fondi regionali e il loro impatto sulle scuole
Nel 2025, il Comune di Viterbo si trova ad affrontare un ritardo significativo nella ricezione dei finanziamenti da parte della regione Lazio destinati ai servizi di comunicazione aumentativa alternativa per studenti con bisogni speciali. Rosanna Giliberto, assessore alle Politiche sociali e all’Educazione, spiega che lo scorso anno i fondi erano stati stanziati già a maggio, permettendo un avvio del servizio anche se ridotto. Questa volta, invece, la mancanza di delibera rischia di compromettere il supporto essenziale che scuole e famiglie attendono.
Lo slittamento porta le istituzioni scolastiche a dover affrontare difficoltà maggiori nell’organizzazione delle attività didattiche legate a questi strumenti. Già nel 2024, a causa della ridotta disponibilità di ore, molti alunni non hanno potuto completare i percorsi di autonomia programmati, con conseguenze negative sul loro sviluppo comunicativo. L’assessore Giliberto ha sottolineato che “il ritardo non riguarda solo la tempistica burocratica ma si riflette direttamente sulla qualità dell’offerta educativa.”
Va considerato che la comunicazione aumentativa alternativa comprende dispositivi e metodi che permettono ai bambini con problemi di linguaggio di esprimersi meglio e interagire con gli insegnanti e i compagni. Senza l’erogazione tempestiva dei finanziamenti, le scuole non possono attivare il servizio con la continuità necessaria.
Le ripercussioni sulle famiglie e la richiesta di interventi urgenti
La situazione attuale allarma molte famiglie che temono l’interruzione o la riduzione dei servizi dedicati ai loro figli. Sin dalle prime settimane del 2025, numerosi genitori hanno manifestato apprensione per la mancanza di informazioni sulle risorse disponibili, condizione che impedisce loro di pianificare il percorso scolastico in modo efficace.
Melania Perazzini, capogruppo di Viterbo 2020, evidenzia come il problema riguardi un numero consistente di alunni che dipendono da questi strumenti per vivere la scuola in modo più autonomo. La capacità delle scuole di garantire un sostegno adeguato si basa anche sulla certezza delle risorse, senza la quale diventa difficile organizzare il personale e definire le attività di supporto.
La stessa rappresentante politica ricorda che nel precedente anno i fondi erano drasticamente diminuiti, passando da 230 mila a circa 80 mila euro, un taglio che ha inciso fortemente sulla copertura dei servizi. Questa riduzione ha causato, di fatto, la limitazione delle ore di assistenza e una discontinuità che si vorrebbe evitare in futuro.
Perazzini chiede quindi alla regione Lazio un chiarimento sulle intenzioni e sulle modalità di ripartizione delle risorse per il prossimo anno scolastico. “Una risposta tempestiva permetterebbe alle scuole di avviare attività strutturate fornendo ai bambini il supporto di cui hanno bisogno.”
Criticità della comunicazione aumentativa alternativa e le sfide organizzative nelle scuole
La comunicazione aumentativa alternativa serve a supportare chi incontra difficoltà ad apprendere o esprimersi con il linguaggio verbale tradizionale. Gli strumenti usati possono variare da software specifici a dispositivi elettronici che facilitano la comunicazione.
Nei contesti scolastici, questi interventi sono attentamente calibrati sulla base di piani educativi individualizzati. Per garantire efficacia, serve personale specializzato e ore dedicate al lavoro con i bambini.
Quando i fondi scarseggiano o arrivano in ritardo, la programmazione si interrompe. Le scuole faticano a mettere a disposizione figure di supporto, e si rischia di lasciare isolati gli alunni più fragili. Inoltre, senza un finanziamento costante, non è possibile acquistare o aggiornare i dispositivi necessari per migliorare la comunicazione.
Nel caso specifico di Viterbo, la mancata erogazione tempestiva dei fondi impedisce anche di avviare percorsi educativi che preparano gli studenti a diventare più indipendenti. Progetti di questo tipo richiedono continuità per essere efficaci e per consolidare i risultati raggiunti.
Dunque, il ritardo nei pagamenti si traduce in un ostacolo grave alla realizzazione di un diritto all’educazione equo e conforme alle necessità individuali. Le difficoltà organizzative si aggiungono a quelle delle famiglie, già impegnate in prima linea nel supporto quotidiano ai loro figli.