Proteste a vetralla per mancanza di acqua: cittadino si presenta in comune in accappatoio per chiedere una doccia
Un cittadino di 66 anni, Marco Palazzi, protesta a Vetralla indossando un accappatoio per denunciare la bassa pressione idrica nel quartiere Cura, evidenziando gravi disagi quotidiani.

A Vetralla, Marco Palazzi protesta in accappatoio contro la bassa pressione dell'acqua a Cura, chiedendo a Talete interventi urgenti per risolvere il problema della rete idrica. - Unita.tv
A Vetralla, un cittadino di 66 anni ha attirato l’attenzione con una protesta insolita. Marco Palazzi lamenta da settimane una pressione idrica troppo bassa per potersi lavare adeguatamente nella sua casa di Cura. La situazione lo ha spinto a presentarsi in accappatoio sia al palazzo comunale che agli uffici di Talete, la società che gestisce il servizio idrico locale. Il caso evidenzia difficoltà legate alla rete idrica e protesta pubblica nel territorio.
La situazione idrica a cura di vetralla secondo marco palazzi
Marco Palazzi vive nel quartiere Cura di Vetralla, dove da oltre un mese soffre per una pressione dell’acqua insufficiente a garantire un bagno sereno. La rete non offre neppure il minimo flusso necessario a far partire la caldaia o a lavarsi con acqua fredda. Palazzi ha spiegato che, nei migliori dei casi, l’acqua arriva solo dopo la mezzanotte. Questa condizione limita pesantemente la sua routine quotidiana.
Il cittadino sostiene di avere un contratto con Talete che prevede una certa pressione, ma che nelle ultime settimane non è stata rispettata. Ha cercato aiuto rivolgendosi prima agli uffici manutenzione del comune e poi direttamente agli uffici di Talete. In entrambe le occasioni ha ribadito l’urgenza della situazione, ma senza ricevere una soluzione immediata.
La protesta in accappatoio come gesto di denuncia pubblica
Il 12 giugno 2025 Marco Palazzi ha deciso di alzare il tono con una protesta chiara e visibile. Si è presentato in comune e poi negli uffici di Talete indossando un accappatoio, per rimarcare la sua impossibilità di fare una doccia in casa. Ha preso un giorno di ferie proprio per recarsi personalmente presso le sedi di chi gestisce e controlla il servizio idrico.
Il gesto ha voluto sottolineare la frustrazione e la gravità del disagio. Palazzi ha dichiarato “è stato solo dopo quel gesto che un tecnico ha preso sul serio la richiesta, assicurando l’arrivo di una squadra il giorno successivo per verificare il problema.” Il cittadino ha però evidenziato come l’unica soluzione possibile sia la sostituzione di un tratto di conduttura, responsabile della perdita di pressione.
I possibili interventi: sostituzione della conduttura e verifiche tecniche
La pressione insufficiente in alcune zone di Cura è legata alla condizione delle tubature. Secondo quanto riferito da Marco Palazzi, la situazione si risolverebbe solo con la realizzazione di un nuovo tratto di conduttura capace di garantire un flusso adeguato. Talete ha assicurato che farà verifiche tecniche per valutare il problema e pianificare gli interventi necessari.
Tali lavori però richiedono tempi tecnici e autorizzazioni, che possono allungare ulteriormente la durata del disagio. Nel frattempo, chi abita nelle zone interessate continua a fare i conti con una pressione d’acqua insufficiente per gli usi quotidiani più elementari. Il caso riflette difficoltà infrastrutturali che si ripercuotono direttamente sulla qualità della vita dei residenti.
Implicazioni sociali e attenzione pubblica al problema idrico locale
La protesta insolita di Marco Palazzi ha richiamato l’attenzione su un problema molto concreto per la comunità di Vetralla e in particolare per il quartiere Cura. Nei piccoli centri, disagi ai servizi fondamentali come l’acqua possono avere un impatto diretto sul benessere degli abitanti e sulle loro abitudini più semplici.
Il fatto che si sia arrivati a questo punto, con un cittadino costretto a presentarsi in accappatoio per essere ascoltato, solleva interrogativi sulla tempestività e l’efficacia della gestione dei servizi idrici. Le segnalazioni pubbliche possono spingere le autorità a intervenire più rapidamente, ma mostrano anche una rete di comunicazioni e interventi che non sempre funziona con la prontezza necessaria. La vicenda potrebbe diventare un caso di riferimento per altre realtà con problemi analoghi.
L’appuntamento ora è alle verifiche tecniche annunciate, che dovranno confermare le cause del calo di pressione e il tipo di interventi da realizzare. Nel frattempo Palazzi e altri residenti attendono risposte concrete per riavere un servizio idrico adeguato anche negli usi più semplici, come una doccia.