Patto di amicizia tra Italia e Stati Uniti per valorizzare la fragilità firmato a Bagnoregio
Accordo tra NIAF, Italian Welfare League e ragazzi di Juppiter a Bagnoregio per promuovere inclusione sociale e valorizzare la fragilità come risorsa culturale tra Italia e Stati Uniti.

A Bagnoregio è stato firmato un accordo tra NIAF, Italian Welfare League e i ragazzi speciali di Juppiter per promuovere inclusione e sostegno alle persone fragili, rafforzando la collaborazione tra Italia e Stati Uniti. - Unita.tv
La firma di un accordo tra la delegazione del NIAF, la Italian Welfare League e i ragazzi speciali di Juppiter ha segnato un momento importante a Bagnoregio, nella provincia di Viterbo. La collaborazione punta a promuovere iniziative a sostegno delle persone fragili, valorizzandone il ruolo all’interno della cultura italiana e americana. Questo incontro, avvenuto nella Tuscia, celebra un legame tra due Paesi che si traduce in impegno sociale concreto.
L’accoglienza a bagnoregio e il valore simbolico del luogo
Bagnoregio ha ospitato la delegazione italo-americana con un’accoglienza che ha sottolineato il significato storico e culturale del luogo. Luisa Ciambella, consigliera comunale, ha definito la giornata “particolarmente emozionante”, ricordando come la città rappresenti un contesto carico di bellezza e memoria. Proprio in questo scenario i partecipanti hanno celebrato la firma di un patto di amicizia. Il luogo si presta a fare da cornice per un progetto che strizza l’occhio al passato ma guarda al futuro.
L’evento ha coinvolto rappresentanti di rilievo del NIAF , della Italian Welfare League e i giovani di Juppiter con disabilità. L’intento era non solo sostenere la loro presenza ma anche tracciare un percorso condiviso che metta la fragilità al centro di un discorso di inclusione. Bagnoregio non è quindi solo uno sfondo paesaggistico, ma diventa simbolo di un nuovo dialogo tra istituzioni e comunità.
Gli obiettivi del patto tra italia e stati uniti: cura e inclusione sociale
L’accordo firmato nelle Marche sottolinea la volontà di promuovere azioni concrete in due paesi, Italia e Stati Uniti. Il focus è sulla fragilità intesa come parte che arricchisce la cultura e motiva iniziative positive. Il patto si basa su un’idea concreta: riconoscere che la fragilità può generare bellezza e umanità, se trattata con attenzione e rispetto.
I firmatari puntano a costruire una rete di collaborazione per mettere in pratica progetti di assistenza e valorizzazione, soprattutto rivolti ai giovani con bisogni speciali. L’impegno riguarda anche la diffusione di una cultura che non stigmatizzi la fragilità, ma la accolga come un punto di forza per la coesione sociale. L’alleanza tra le due realtà, quella italiana e quella americana, vuole incentivare spazi di confronto e attività legate all’inclusione.
I protagonisti dell’iniziativa e il loro ruolo
Alla firma del patto hanno preso parte diversi rappresentanti chiave. Tra loro Francesco Rocca, presidente della regione Lazio, ha dato il suo sostegno istituzionale all’iniziativa. Il NIAF ha portato Robert Allegrini, presidente e CEO, e John Calvelli, presidente, a ribadire l’importanza di rinsaldare i legami tra le comunità italiane e italo-americane.
La Italian Welfare League, rappresentata da Anna Malafronye, ha dichiarato la volontà di rafforzare la cooperazione sociale con programmi ad hoc per i più vulnerabili. Il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili, ha accolto la delegazione sottolineando quanto la città possa fare da ponte tra tradizione e attualità sociale.
Il ruolo centrale dei ragazzi speciali di Juppiter
I ragazzi speciali di Juppiter hanno avuto un ruolo centrale nell’evento, inserendosi come testimonianza diretta del valore della fragilità. La loro partecipazione ha dimostrato come l’attenzione verso chi vive situazioni di marginalità possa tradursi in iniziative solidali e di crescita collettiva.
Prospettive future e primi passi concreti dell’accordo
Questo patto rappresenta un invito a mettere in moto progetti concreti che coinvolgano associazioni, enti pubblici e privati. Le azioni che verranno messe in campo riguarderanno programmi educativi, iniziative culturali e servizi rivolti alle persone fragili. È previsto uno scambio di esperienze tra Italia e Stati Uniti, con la possibilità di sviluppare partnership operative.
L’obiettivo è tagliare su misura interventi calibrati sulle esigenze di chi è più vulnerabile, partendo dalla rete creata con il NIAF e la Italian Welfare League. L’attenzione verrà posta anche alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, per modificare percezioni e atteggiamenti verso la fragilità. La firma a Bagnoregio ha rappresentato il primo passo di un percorso che può durare nel tempo, coinvolgendo sempre più realtà nelle due nazioni.
Il gesto ha segnato dunque un momento di apertura che, partendo dal dialogo e dall’incontro, cerca di riscrivere il modo con cui la società si rapporta alle diversità. Bagnoregio si conferma come luogo in cui storia e impegno sociale si intrecciano, dando vita a iniziative concrete e partecipate.