Nuovi ostacoli alla legge 171 sul governo del territorio nel lazio: critiche dalle opposizioni e rischi di impugnazione
La proposta di legge 171 della giunta di Roma suscita polemiche per possibili incostituzionalità e rischi per progetti urbanistici, con forti critiche da Italia Viva e preoccupazioni sui comuni nel Lazio.

La proposta di legge 171 per semplificare il governo del territorio nel Lazio è al centro di forti critiche per errori tecnici, discrezionalità e rischi di incostituzionalità, con opposizioni pronte a modificarla o bloccarla. - Unita.tv
La proposta di legge 171, presentata dalla giunta di roma per semplificare il governo del territorio nel lazio, si è trasformata in fonte di forti polemiche e incertezze. Le critiche arrivano soprattutto dai gruppi di opposizione, che evidenziano errori tecnici e discrezionalità che potrebbero bloccare progetti in corso e complicare le procedure di rigenerazione urbana già avviate. La discussione sul testo si concentra soprattutto sui rischi di incostituzionalità e sui possibili effetti negativi per investimenti e amministrazioni locali.
Principali critiche sulla proposta di legge 171
La capogruppo di italia viva in consiglio regionale lazio, marietta tidei, ha duramente criticato la proposta di legge 171 portata in aula dalla giunta rocca. Secondo lei, il testo non semplifica affatto le procedure di governo del territorio ma le complica. I processi di rigenerazione urbana, che dovrebbero essere al centro della legge, rischiano di diventare più farraginosi rispetto al passato.
L’ufficio legislativo del consiglio regionale ha indicato diverse criticità tecnico-normative nel testo. Tra queste spiccano profili di possibile incostituzionalità e contrasti con la normativa regionale già esistente. Tali incongruenze esporrebbero la legge a impugnazioni davanti alla corte costituzionale, minando la sua efficacia.
In più, la legge amplia le deroghe e le premialità in modo poco chiaro. Alcuni passaggi, come quelli relativi alla normativa sui cinema, non solo destano confusione ma sembrano creare nuove difficoltà nell’applicazione pratica.
Le conseguenze delle deroghe sui comuni
Uno degli aspetti più contestati riguarda la possibilità concessa ai comuni di limitare o addirittura escludere l’applicazione della legge su determinate aree o edifici singoli. Questo punto introduce un livello di discrezionalità amministrativa alto, capace di generare confusione su cosa possa effettivamente essere realizzato e cosa no.
Una tale apertura può bloccare progetti già in fase avanzata, mandando in tilt le pianificazioni urbanistiche definite. Gli investitori e gli enti locali si trovano così di fronte a una situazione instabile, dove regole e criteri possono cambiare da un momento all’altro.
Altra previsione criticata è quella che ammette la sospensione del rilascio dei titoli abilitativi in alcune condizioni. Questa misura mette a rischio investimenti già avviati e iniziative in corso in tutto il lazio. Il blocco dei permessi di costruzione, anche temporaneo, rischia di far inceppare molte progettualità urbane.
La posizione di italia viva e le prospettive in consiglio regionale
Il gruppo di italia viva ha presentato diversi emendamenti per correggere la legge 171, puntando a riportarla in una direzione compatibile con la costituzione e con la normativa regionale vigente. L’obiettivo è far emergere chiarezza e coerenza nelle nuove regole sul governo del territorio.
Marietta tidei ha definito l’iter legislativo “sciatto”, attribuendo la responsabilità alla giunta rocca di aver prodotto un testo imposto senza adeguate verifiche tecniche e senza considerare le conseguenze pratiche. Gli errori già evidenti in fase iniziale persistono e rischiano di compromettere l’intera legge.
Discussione e scontro politico in aula
Durante le sedute del consiglio regionale la discussione sul provvedimento si annuncia particolarmente accesa. Il gruppo di italia viva è deciso a opporsi senza compromessi, cercando di modificare o bloccare la proposta che reputa dannosa per il territorio e per la governance regionale.
La vicenda prosegue nel contesto politico e amministrativo del lazio, dove il governo regionale è chiamato a rispondere alle crescenti critiche e a chiarire il futuro della legge 171. Il confronto in aula nelle prossime settimane sarà decisivo per definire il percorso normativo del governo del territorio nella regione.