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la regione Lazio approva una legge per il sostegno ai malati di celiachia con fondi e formazione dedicata

Il Lazio approva una legge per la celiachia, introducendo misure di sostegno economico, formazione sanitaria e incentivi per cereali senza glutine, migliorando la vita dei pazienti celiaci.

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La Regione Lazio ha approvato una legge che introduce sostegni economici, formazione sanitaria e incentivi agricoli per migliorare la qualità di vita delle persone con celiachia, con il coinvolgimento dell’Associazione Italiana Celiachia Lazio e la creazione di un bollino regionale per strutture gluten free. - Unita.tv

La regione Lazio ha varato un nuovo provvedimento dedicato alla celiachia, approvato dal consiglio regionale la scorsa settimana. Il testo introduce misure di sostegno economico, azioni di formazione sanitaria e incentivi per la produzione agricola di cereali senza glutine. Questa legge rappresenta un passo importante per il miglioramento della vita quotidiana delle persone affette da celiachia e dermatite erpetiforme. Nella sala Mechelli del consiglio regionale si è tenuta la presentazione ufficiale, con la partecipazione di esponenti politici, esperti medici e rappresentanti dell’Associazione Italiana Celiachia Lazio.

Il percorso legislativo e la presentazione della legge sulla celiachia

Il provvedimento, noto come proposta di legge regionale n. 139, ha visto un iter rapido con l’approvazione unanime del consiglio regionale del Lazio. Alla presentazione hanno partecipato il presidente della commissione bilancio Marco Bertucci, promotore della legge, e le consigliere firmatarie Emanuela Mari ed Edy Palazzi. Da parte dell’AIC Lazio erano presenti il presidente Angelo Mocci, il professor Italo De Vitis e il dottor Gianmarco Giorgetti, entrambi componenti del comitato scientifico AIC Lazio.

Contributi e ringraziamenti nella fase di approvazione

Marco Bertucci ha spiegato che l’iter è stato caratterizzato da numerose audizioni che hanno coinvolto l’associazione, al fine di raccogliere tutte le istanze e migliorare il testo originario. Ha inoltre ringraziato la presidente della commissione sanità Alessia Savo e la commissione bilancio per il contributo dato. L’obiettivo dichiarato è quello di venire incontro non solo all’aspetto medico della celiachia, ma anche alle esigenze sociali di chi convive con questa malattia.

I contenuti principali del provvedimento e l’impatto economico

Il testo di legge prevede un finanziamento complessivo di un milione di euro, spalmato su tre anni a partire dal 2025. In dettaglio, 400 mila euro sono destinati alle attività del primo anno, mentre le annualità successive prevedono stanziamenti di 150 mila euro. Una parte è dedicata al settore agricolo, con un fondo di 100 mila euro annui per incentivare la coltivazione di cereali privi di glutine destinati al consumo.

Gli interventi per l’aggiornamento professionale del personale sanitario, utili per migliorare la qualità delle diagnosi e delle cure, saranno finanziati attraverso le risorse del sistema sanitario regionale. La legge inoltre prevede la riattivazione del tavolo tecnico sulla celiachia, con l’intento di favorire il dialogo fra enti, associazioni e distributori, puntando ad esempio sull’uso dei buoni per l’acquisto di prodotti senza glutine all’interno della grande distribuzione.

Nuove iniziative per l’accoglienza dei celiaci

Un’idea spiccata del promotore Bertucci riguarda la creazione di un bollino regionale, da affiancare a quello dell’AIC, per certificare le strutture ricettive e ristorative idonee all’accoglienza di pazienti celiaci. Questo potrebbe offrire un elenco ufficiale di locali e luoghi prassi sicuri per chi deve seguire una dieta gluten free.

il ruolo dell’associazione italiana celiachia lazio e le reazioni all’approvazione

L’AIC Lazio ha seguito da vicino il processo legislativo. Il presidente Angelo Mocci ha definito l’approvazione come un traguardo atteso da 20 anni. Ha ringraziato la regione, il presidente Rocca e le commissioni coinvolte. Mocci ha indicato come ora inizi una nuova fase dedicata all’applicazione pratica della norma, con particolare attenzione alla formazione e all’informazione.

L’associazione continuerà a promuovere l’uso circolare dei buoni, coordinandosi con le regioni che adottano lo stesso software per la distribuzione. L’obiettivo è anche migliorare la comunicazione e la preparazione degli operatori a contatto con i pazienti, elemento chiave per far applicare correttamente quanto previsto dalla legge.

Le consigliere firmatarie Mari e Palazzi hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di tradurre il testo in realtà, invitando a intervenire rapidamente per garantire un impatto effettivo sulle condizioni di chi convive con la celiachia.

Gli interventi della comunità medica e le prospettive sanitarie della legge

Il professor Italo De Vitis ha evidenziato come la legge metta il paziente al centro, insistere su una diagnosi accurata resta fondamentale. Ha sottolineato l’importanza della condivisione e della diffusione delle conoscenze tra medici, creando un dialogo che contribuisca a migliorare l’assistenza. Secondo De Vitis, la norma è semplice ma incisiva, e accompagnata da un impegno costante produrrà effetti positivi.

Formazione e armonizzazione delle cure

Il dottor Gianmarco Giorgetti ha rimarcato la prospettiva di migliorare la formazione del personale sanitario grazie a questo provvedimento. La legge permetterà l’organizzazione di audit clinici tra strutture di secondo e terzo livello, per armonizzare i protocolli e uniformare le competenze. Questi incontri tra presidi garantirebbero un linguaggio comune e standard più elevati nelle cure per celiaci e soggetti con dermatite erpetiforme.

Le novità introdotte dal testo risultano quindi funzionali a costruire una rete assistenziale integrata e meglio preparata su tutto il territorio regionale. Restano da seguire le prossime fasi di attuazione per tradurre impegni e fondi in servizi concreti per i pazienti.