La giunta regionale del lazio approva il riordino delle comunità montane e isole ponziane con nuovi criteri e commissari
La giunta regionale del Lazio avvia il riordino delle comunità montane e delle isole ponziane, con nuovi commissari incaricati di gestire la transizione e migliorare lo sviluppo territoriale.

La giunta regionale del Lazio ha avviato il riordino delle comunità montane e dell’arcipelago delle isole ponziane, nominando commissari straordinari per gestire la transizione e migliorare la governance e lo sviluppo territoriale. - Unita.tv
La giunta regionale del Lazio ha definito i criteri per la liquidazione delle comunità montane e della comunità di arcipelago delle isole ponziane. Questa decisione segna l’avvio di un processo di riordino che coinvolgerà la ridefinizione delle zone omogenee, oltre alla razionalizzazione e nuova costituzione degli enti locali montani. Il ruolo dei commissari straordinari e liquidatori sarà centrale in questa fase di transizione.
Approvazione della delibera e ruolo dei nuovi commissari
Lo scorso aprile, la giunta regionale del Lazio, guidata da Francesco Rocca, ha approvato la delibera proposta dall’assessore Luisa Regimenti. Quest’ultima ha la delega al Personale, Sicurezza urbana, Polizia locale, Enti locali e Università. La delibera stanzia i criteri e le modalità con cui verrà eseguita la liquidazione delle comunità montane e dell’arcipelago delle isole ponziane. I nuovi commissari, che saranno nominati a breve tramite decreto presidenziale, dovranno attenersi a queste disposizioni.
Compiti dei commissari durante la fase di transizione
I commissari straordinari avranno il compito di gestire le funzioni in attesa che vengano eletti i nuovi organi delle comunità montane. Hanno l’incarico di aggiornare l’inventario dei beni mobili e immobili, fornire un quadro completo delle attività e passività dell’ente, redigere l’elenco del personale ancora in servizio e censire i procedimenti legali pendenti. Questi adempimenti sono necessari per garantire trasparenza e controllo durante tutto il periodo di transizione. Le procedure seguiranno le regole dettate dalla legge regionale 22 giugno 1999, n. 9, che disciplina le comunità montane e le zone omogenee.
Le finalità del riordino e l’impatto sul territorio montano
L’assessore Luisa Regimenti ha sottolineato come l’intervento rappresenti “il primo passo verso un riordino complessivo di questi enti, ritenuti fondamentali per sostenere i territori montani.” Molti comuni in queste aree soffrono di isolamento, mancanza di risorse e spopolamento. Il rinnovamento mira a rafforzare gli enti di prossimità, per favorire uno sviluppo territoriale che migliori la qualità della vita degli abitanti.
Collaborazione con enti locali e obiettivi di sviluppo
La delibera prevede il coinvolgimento diretto delle rappresentanze degli enti locali, come ANCI, Uncem e CAL. Con questi soggetti la giunta regionale ha mantenuto un dialogo costante, soprattutto durante la gestione dei fondi FOSMIT destinati alle montagne. L’obiettivo dichiarato dalla giunta Rocca è di far diventare la montagna del Lazio un luogo sostenibile di crescita economica e sociale, partendo dall’attenzione al benessere di chi ci vive e lavora.
Questa politica di riordino dovrà superare le difficoltà storiche legate alla frammentazione degli enti e alla complessità amministrativa. Il nuovo assetto punta a fornire un supporto più efficace a quei comuni che si trovano in condizioni di svantaggio, favorendo la collaborazione tra territori montani e la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali presenti. Il percorso legislativo seguirà le tempistiche previste e vedrà nei prossimi mesi ulteriori passaggi decisivi per la formalizzazione delle nuove comunità.