Incendio alla facoltà di Agraria di Viterbo, ripreso un nuovo focolaio durante le operazioni di bonifica
Incendio alla facoltà di Agraria dell’università della Tuscia a Viterbo: un nuovo focolaio riaccende le preoccupazioni, mentre la procura attende i risultati della perizia tecnica per chiarire cause e responsabilità.

Nel giugno 2025 un incendio alla facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia a Viterbo ha richiesto l’intervento di vigili del fuoco e procura, con un nuovo focolaio durante la bonifica. È in corso un’indagine tecnica per chiarire cause e responsabilità. - Unita.tv
Nel giugno 2025, alla facoltà di Agraria dell’università della Tuscia a Viterbo è scoppiato un incendio che ha attirato immediatamente l’attenzione della procura e dei vigili del fuoco. Le operazioni di bonifica, comandate dalle autorità, hanno subito una battuta d’arresto quando un nuovo focolaio si è acceso dopo il sopralluogo. La vicenda è seguita attentamente dagli inquirenti, mentre si attendono gli esiti della perizia tecnica che dovrà chiarire cause e responsabilità.
Il nuovo focolaio durante la bonifica
La mattina dopo il sopralluogo della procura, le squadre impegnate nelle operazioni di bonifica all’interno della facoltà di Agraria hanno dovuto affrontare la ripresa di un piccolo incendio. Il focolaio, comparso nella zona già coinvolta dal rogo originario, è stato rapidamente domato dai vigili del fuoco. Nonostante l’intervento tempestivo, gli operatori hanno espresso preoccupazione per la possibilità che altri focolai si manifestino nei giorni seguenti, dato il materiale combustibile ancora presente nell’area.
I vigili del fuoco hanno spiegato che queste situazioni sono comuni nei casi di incendi di edifici grandi o complessi, dove il rischio di rinascite delle fiamme si mantiene alto finché non si procede a una bonifica completa o a interventi strutturali mirati. È stata mantenuta una presenza costante per monitorare eventuali sviluppi e limitare danni ulteriori.
Il sopralluogo ufficiale della procura
L’11 giugno, la procuratrice facente funzioni Paola Conti ha condotto un sopralluogo all’interno della struttura colpita dall’incendio, verificatosi quattro giorni prima. Il sopralluogo ha coinvolto più soggetti: unità dei vigili del fuoco, il Nucleo investigativo antincendi , la squadra mobile, personale sanitario della Asl e il perito Rodolfo Fugger, specialista incaricato dalla procura. L’obiettivo era esaminare dettagliatamente la struttura, con un’attenzione particolare al tetto, individuato come punto di origine delle fiamme e alle impalcature attorno all’edificio.
Paola Conti si è anche salita sull’autoscala dei vigili del fuoco per valutare dall’alto le condizioni della copertura e delle parti colpite, raccogliendo elementi utili per stabilire la dinamica dell’incendio.
La presenza del rettore e il coinvolgimento dell’università
Durante le operazioni ha partecipato anche il rettore dell’università della Tuscia, Stefano Ubertini. Il suo coinvolgimento testimonia l’attenzione dell’istituto universitario per la vicenda e la volontà di collaborare con le autorità per chiarire quanto accaduto. Ubertini, presente alla facoltà di Agraria durante le verifiche, ha seguito insieme agli esperti e alle forze dell’ordine i progressi delle indagini.
La presenza del rettore permette di aggiornare costantemente la comunità universitaria sugli sviluppi e sulle misure di sicurezza da adottare per tutelare studenti e personale in futuro.
Attesa per i risultati della perizia tecnica
Il procuratore ha chiarito che i tempi stimati per le analisi tecniche e la redazione del rapporto ispettivo sono di circa sessanta giorni. La perizia dovrà fornire una ricostruzione dettagliata della dinamica dell’incendio, stabilire se vi siano stati errori o mancanze nelle procedure di sicurezza e verificare il rispetto delle normative vigenti da parte dell’università e degli enti coinvolti nella manutenzione e gestione dell’edificio.
L’esito sarà fondamentale per avviare eventuali procedimenti penali o amministrativi e per definire i provvedimenti necessari a prevenire altri incidenti simili. I dettagli emersi nelle prossime settimane saranno oggetto di ulteriori comunicazioni ufficiali.