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il deputato fabio porta interroga sullo stato delle acque del lago di vico e la fornitura idrica ai comuni viterbesi

Fabio Porta sollecita chiarimenti sulla qualità delle acque del lago di Vico, evidenziando il degrado ambientale e l’importanza della fornitura di acqua potabile per i comuni di Caprarola e Ronciglione.

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Fabio Porta ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere aggiornamenti sui provvedimenti contro il degrado delle acque del lago di Vico e garantire la sicurezza dell’acqua potabile per i comuni del Viterbese. - Unita.tv

L’attenzione sulle condizioni ambientali del lago di Vico torna sotto i riflettori grazie all’interrogazione parlamentare presentata da Fabio Porta. La questione riguarda il degrado delle acque del lago e la fornitura di acqua potabile a cittadini di Caprarola, Ronciglione e altri centri della provincia di Viterbo. La richiesta, avanzata il 10 giugno 2025, coinvolge due ministeri chiave per la tutela e la salute pubblica.

la richiesta di chiarimenti di fabio porta alla camera dei deputati

Il 10 giugno 2025, l’onorevole Fabio Porta ha portato in aula, durante la seduta numero 490 della camera dei deputati, una interrogazione ufficiale. L’obiettivo era ottenere un quadro aggiornato delle azioni intraprese dai ministeri dell’ambiente e della sicurezza energetica e della salute. La domanda riguarda specificamente le iniziative realizzate in merito al degrado delle acque del lago di Vico, un elemento naturale cruciale per la zona. Porta si è basato anche sulla determina n. G08986 firmata il 4 luglio 2024, che definisce parametri e provvedimenti legati alla qualità idrica.

Attenzione sugli aspetti ambientali e sanitari

La sollecitazione parlamentare si concentra non solo sul monitoraggio ambientale, ma anche sulla garanzia che l’acqua potabile arrivi con continuità e sicurezza ai residenti di vari comuni, tra cui Caprarola, Ronciglione e altri nel viterbese. La regione ha da tempo registrato segnali preoccupanti di deterioramento della qualità delle acque, con implicazioni dirette sulla salute pubblica e sulla tutela del territorio.

il contesto ambientale e sanitario intorno al lago di vico

Il lago di Vico rappresenta una risorsa naturale importante per l’area del viterbese. Già in passato si sono registrate problematiche legate al degrado delle acque, attribuibili a fattori come l’inquinamento da scarichi agricoli e urbani, l’eccesso di nutrienti e la presenza di alghe nocive. Questa situazione mette a rischio sia l’ecosistema locale sia la capacità di distribuire acqua potabile ai comuni limitrofi.

Le amministrazioni locali e gli enti preposti hanno avviato interventi di bonifica e monitoraggio, ma i risultati appaiono ancora insufficienti per risolvere pienamente il problema. Non a caso l’interrogazione di Fabio Porta sollecita un aggiornamento sulle misure adottate in seguito a disposizioni di legge e piani di intervento stabiliti nel 2024. La presenza di sostanze inquinanti può compromettere la salute dei cittadini, aumentando il bisogno di controlli rigorosi e di azioni tempestive.

Enti coinvolti nel controllo della qualità dell’acqua

A garantire la qualità dell’acqua sono coinvolti enti come l’Arpa Lazio e le autorità sanitarie territoriali, che collaborano con i ministeri interessati. Attraverso campionamenti e analisi si valuta lo stato delle acque, mentre progetti di depurazione e regolamentazioni più rigide cercano di limitare l’impatto delle attività umane sull’ambiente lacustre.

le implicazioni per i residenti di caprarola, ronciglione e comuni viterbesi

I residenti di Caprarola, Ronciglione e altre località afferenti al bacino del lago di Vico dipendono dall’acqua proveniente anche da questa risorsa naturale. La qualità dell’acqua potabile è un tema fondamentale per la vita quotidiana, per le attività agricole e commerciali. Un degrado prolungato delle acque può causare interruzioni nella distribuzione e mettere in pericolo la salute pubblica.

Le istituzioni locali, insieme ai ministeri dell’ambiente e della salute, sono chiamate a garantire interventi concreti e tempestivi. La domanda di Porta punta a una maggiore trasparenza sulle azioni messe in atto e sull’efficacia delle disposizioni di tutela emesse nel 2024. Ai cittadini serve una risposta chiara sulle tempistiche e sulle modalità con cui verranno risolti i problemi legati alla contaminazione e alla disponibilità di acqua potabile.

Monitoraggio continuo e impegno delle istituzioni

Nel frattempo, è essenziale che il monitoraggio continui senza interruzioni, così da individuare prontamente eventuali criticità. L’interrogazione parlamentare vuole sollecitare proprio questo impegno da parte delle istituzioni competenti. Il tema è diventato anche un banco di prova per il governo sulla capacità di gestire risorse ambientali preziose e assicurare standard elevati di salute pubblica.