Il censimento “i luoghi del cuore” 2024 supera 2 milioni di voti con record di partecipazione e luoghi segnalati
Il censimento “I luoghi del cuore” 2024 ha registrato oltre 2,3 milioni di voti, coinvolgendo comunità e scuole nella salvaguardia del patrimonio culturale italiano e finanziando progetti di restauro.

La dodicesima edizione del censimento "I luoghi del cuore" di FAI e Intesa Sanpaolo ha coinvolto oltre 2,3 milioni di voti, premiando 221 siti italiani per restauri e valorizzazioni, con forte partecipazione di comunità, scuole e istituzioni. - Unita.tv
Questa dodicesima edizione del censimento “I luoghi del cuore”, promosso da FAI e Intesa Sanpaolo, ha confermato l’interesse diffuso dei cittadini per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale italiano. Oltre 2,3 milioni di voti raccolti testimoniano un coinvolgimento che va oltre singole persone, includendo comunità, associazioni, Comuni e parrocchie, mossi dalla volontà di proteggere luoghi identificativi e spesso trascurati di molte regioni italiane. Il censimento premia luoghi inediti e segnalazioni di aree spesso poco note, dando accesso a fondi e aiuti concreti per progetti di restauro e valorizzazione culturale.
Numeri straordinari nella partecipazione al censimento 2024
L’edizione 2024 ha raggiunto numeri mai visti prima con oltre 2.316.984 voti espressi da singoli cittadini e ben 196 comunità coinvolte attivamente. Tra queste vi sono associazioni e comitati spontanei, ma anche amministrazioni comunali e parrocchie che, radicate sul territorio, hanno utilizzato il censimento come piattaforma per rivendicare l’importanza e la necessità di preservare i propri beni culturali e ambientali. Lo sforzo collettivo ha permesso a ben 221 luoghi di superare la soglia minima di 2.500 voti, ottenere quindi l’accesso al Bando di sostegno a progetti di restauro aperto dall’11 settembre.
Crescita delle segnalazioni con oltre 10.000 voti
Un elemento significativo è il consistente aumento dei luoghi che hanno superato i 10.000 voti, distribuiti in 13 regioni italiane, segno dell’allargarsi delle zone coinvolte nel processo e di un’attenzione crescente verso patrimoni spesso marginalizzati. La somma dei contributi disponibili per il finanziamento dei progetti è salita a 700.000 euro, un passo avanti rispetto alle edizioni precedenti, rendendo questo strumento ancora più efficace nel tradurre la partecipazione civile in interventi concreti. Gli importi previsti per i tre vincitori nazionali raggiungono rispettivamente 70.000, 60.000 e 50.000 euro, mentre anche altri luoghi ammessi con più di 2.500 voti potranno presentare proposte con possibilità di finanziamenti fino a 50.000 euro.
Il santuario nostra signora delle grazie guida la classifica con oltre 72 mila voti, forte legame con don bosco
Il luogo più votato della dodicesima edizione è stato il Santuario nostra signora delle grazie di Nizza Monferrato in provincia di Asti, a cui sono stati riconosciuti 72.050 voti. È la prima volta che la provincia di Asti si aggiudica il primo posto, a sottolineare la diffusione capillare con cui si sono mosse le comunità. Il santuario è legato a don Giovanni Bosco, che nel 1877 lo acquistò per salvarlo dall’abbandono, trasformandolo nella casa madre dei Salesiani.
Il coinvolgimento è stato esteso alle scuole salesiane nel mondo, da India a Colombia, Filippine e Messico, coinvolgendo numerosi studenti che hanno contribuito alla raccolta voti in onore dell’eredità educativa e sociale del fondatore. La presenza internazionale sottolinea come questo sito sia percepito come un patrimonio immateriale dalla portata globale, che va oltre la semplice dimensione fisica del bene.
Al secondo posto si è classificata la Fontana Antica di Gallipoli con 62.967 voti, mentre la terza posizione è occupata dalla Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro, frazione di Lerici, con 47.012 voti. Entrambi questi luoghi hanno visto la mobilitazione delle rispettive comunità, determinanti nel preservare tradizioni locali e architetture storiche.
Il valore sociale e territoriale del censimento: un focus sul patrimonio e le economie locali
“I luoghi del cuore” si presentano come un fenomeno che va oltre la semplice segnalazione di beni da tutelare. Spostano l’attenzione sulle politiche sociali e sulle economie locali, rivitalizzando territori spesso dimenticati. Molti dei siti votati sono situati in aree interne o marginali, dove reperire risorse è più complesso. Il censimento produce così un effetto di coesione sociale e un’occasione per interventi di carattere culturale e ambientale.
Le nuove direttive per la valutazione dei progetti, elaborate in collaborazione con la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, mirano a selezionare i progetti capaci di generare effetti positivi a lungo termine, includendo ricadute culturali, economiche, ambientali e sociali. L’obiettivo inoltre è favorire il cosiddetto welfare culturale, ossia un sostegno che aiuti a mantenere attive comunità e territori attraverso il recupero dei propri beni.
La somma tra la partecipazione individuale e quella collettiva conferma l’idea che il patrimonio culturale, in Italia, non è solo un insieme di monumenti e luoghi, ma si nutre di valori immateriali legati alla memoria e all’identità locale. Il lavoro di cura promosso da FAI, oltre a restaurare, contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza.
Luoghi e comunità del lazio tra patrimonio culturale e natura da tutelare
Nel Lazio, molte aree hanno raccolto un consistente numero di voti, segnalando per lo più spazi verdi e luoghi storici che necessitano di interventi urgenti. Alla base c’è sempre una storia di attivazione e di comunità che ha promosso la candidatura al censimento per far emergere la ricchezza nascosta di questi siti.
Il laghetto del Parco degli Acquedotti a Roma, con quasi 17 mila voti, rappresenta un patrimonio storico-archeologico connesso a sei antichi acquedotti e a un ecosistema naturale da proteggere. Attraverso l’impegno del comitato “Retake Roma Parco degli Acquedotti” e il sostegno del FAI, si richiede un recupero del sistema idrico e una manutenzione del laghetto e dell’area circostante.
Il parco della Madonnetta, altra area verde di Roma votata con 14.240 preferenze, è diventato punto focale di un movimento che tenta di contrastare l’abbandono e il degrado strutturale. Anche qui, i cittadini organizzati chiedono manutenzioni e interventi per restituire vitalità a questo spazio che da anni rappresenta un punto di riferimento per il quartiere.
La Pineta Sacchetti, considerata una delle più grandi aree verdi della capitale, ha totalizzato quasi 10 mila voti. Si tratta di un sito botanico e faunistico gradevole ma fragile, raccontato anche attraverso la letteratura locale e la storia architettonica con tracce dell’acquedotto di Traiano. Il comitato locale si impegna nell’educazione ambientale e nella sensibilizzazione per evitare che venga pregiudicata.
Tra le proposte del Lazio vi sono anche spazi naturali come la riserva naturale dei laghi Lungo e Ripasottile a Rivodutri, che tutela ecosistemi e fauna protetta, e luoghi architettonici come il Teatro delle Acque di Villa Torlonia a Frascati, che conserva un raro impianto idraulico d’epoca e necessita di interventi per il ricircolo dell’acqua e la valorizzazione notturna.
Sono presenti inoltre giardini storici come quello del Palazzo ex O.N.C. a Latina, strutture naturalistiche e archeologiche come il Cunicolo idraulico etrusco a Roma, e beni culturali minori ma significativi per la memoria e le tradizioni locali. Voti concreti e un’organizzazione capillare hanno fatto emergere il potenziale di questi luoghi, alimentando il dialogo tra i volontari del FAI e le comunità.
Scuole e giovani protagonisti con oltre 350 mila voti raccolti in italia e all’estero
Un contributo rilevante alla crescita della partecipazione del 2024 è arrivato dal mondo scolastico. Sono stati più di 530 gli istituti coinvolti in tutta Italia, comprendendo scuole primarie e secondarie di ogni ordine, con 92 scuole straniere coinvolte grazie alle reti salesiane. Le scuole hanno sostenuto le votazioni locali o hanno candidato direttamente alcuni siti bisognosi di interventi, da beni religiosi a istituzioni formative storiche come il Collegio Emiliani di Genova e l’Accademia Militare della Nunziatella di Napoli.
I giovani si sono mossi anche in modo autonomo, prendendo a cuore luoghi vicini a loro e contribuendo a migliorarli, come nel caso della Valle dei Mulini in provincia di Catanzaro, che ha beneficiato della mobilitazione di uno studente universitario e della riqualificazione parziale già in corso.
Questa spinta ha rafforzato il legame tra patrimonio culturale e insieme tra nuove generazioni e territori, dando spazio a una consapevolezza civile che fa del censimento uno strumento anche di educazione civica.
Media partner e sostenitori istituzionali garantiscono visibilità e continuità
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI nel progetto, offrendo un supporto economico e logistico distribuito su tutto il territorio nazionale grazie alla capillare presenza della banca. Il Ministero della Cultura ha concesso il patrocinio ufficiale, riconoscendo il valore strategico dell’iniziativa per la tutela del patrimonio culturale e naturale italiano.
La Rai, come principale media partner, promuove la manifestazione all’interno delle proprie attività, favorendo la diffusione dell’iniziativa al grande pubblico attraverso contenuti dedicati e collaborazioni volte a sensibilizzare sull’importanza della tutela ambientale e culturale.
L’incontro tra istituzioni, società civile e imprese in questa edizione ha contribuito a consolidare un modello di partecipazione che produce effetti tangibili, in termini di visibilità, raccolta fondi e azioni concrete sul territorio.
Le diverse comunità ora attendono lo sviluppo dei progetti per il recupero dei luoghi votati mentre il successo della dodicesima edizione ne rafforza la posizione tra le iniziative più partecipate e rilevanti per la salvaguardia del patrimonio del nostro paese.