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Coop autentica e il palazzo della cultura di cassino: tre anni di gestione sociale di un bene confiscato

La cooperativa sociale Autentica celebra tre anni di gestione del Palazzo della Cultura di Cassino, trasformato in un centro di aggregazione culturale e sociale grazie a iniziative collaborative.

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La cooperativa sociale Autentica gestisce da tre anni il Palazzo della Cultura di Cassino, un bene confiscato alla criminalità trasformato in centro culturale e sociale, simbolo di inclusione, partecipazione e collaborazione tra terzo settore e istituzioni locali. - Unita.tv

Da tre anni, la cooperativa sociale Autentica gestisce il Palazzo della Cultura di Cassino, un edificio sottratto alla criminalità organizzata e restituito alla collettività. Questo spazio, situato in Corso della Repubblica, è diventato un punto di riferimento per iniziative culturali, sociali e di solidarietà, rappresentando un esempio di collaborazione fra terzo settore e istituzioni locali. Il 14 giugno 2025 sarà occasione per celebrare questo triennio con una tavola rotonda e momenti di confronto insieme a rappresentanti istituzionali e del mondo cooperativo.

Il palazzo della cultura di cassino come centro di aggregazione sociale e culturale

L’edificio ospita la biblioteca comunale e un caffè letterario, offrendo spazi dedicati allo studio e alla socializzazione per cittadini di tutte le età. Negli ultimi tre anni, al suo interno si sono tenuti eventi, incontri e progetti volti a coinvolgere tanto i giovani quanto chiudi più adulti, rafforzando il senso di comunità. Il Palazzo è diventato dunque non solo un contenitore culturale ma un simbolo di restituzione e partecipazione attiva.

Attività e opportunità offerte dalla gestione di autentica

L’esperienza di gestione affidata alla cooperativa Autentica ha permesso di organizzare attività diffuse e varie, con sale riservate che favoriscono occasioni di studio e dialogo. La scelta di destinare un bene confiscato a queste funzioni sostituisce episodi negativi con occasioni di crescita per Cassino, promuovendo un modello replicabile in altre realtà locali.

La tavola rotonda del 14 giugno: dialogo e prospettive per il futuro

Il prossimo sabato 14 giugno, alle 17, presso il Palazzo della Cultura si terrà un evento per illustrare i risultati del progetto. Dopo i saluti del sindaco Enzo Salera, del reverendo Dom Luca Fallica e del presidente della cooperativa Gianrico Rossi, si aprirà la tavola rotonda dal titolo “Economia sociale: la cooperazione per guardare al futuro delle comunità attraverso la valorizzazione dei beni comuni”.

Parteciperanno Gabriella Vacca, assessore alla Cultura del Comune di Cassino, Antonio Felice Fargnoli direttore di Autentica e Marco Olivieri presidente regionale di AGCI Lazio, l’associazione generale cooperative italiane. L’incontro offrirà spazio a testimonianze di operatori del territorio e si concluderà con un momento musicale e di convivialità previsto per le 18.30.

La cooperativa autentica e il ruolo del terzo settore nel recupero dei beni comuni

Autentica, in qualità di capofila, ha curato la gestione del palazzo, con un approccio improntato a cooperazione, inclusione e sviluppo locale. Il presidente Gianrico Rossi ha sottolineato come il bene confiscato sia diventato un fulcro di cultura e solidarietà, esempio virtuoso del rapporto tra istituzioni e organizzazioni sociali. La collaborazione ha consentito di realizzare azioni concrete a favore dei cittadini, promuovendo il protagonismo sociale.

Sostegno e ruolo di agci lazio

L’esperienza della cooperativa si integra nel sostegno di AGCI Lazio, che da sempre promuove il ruolo del cooperativismo nella crescita delle comunità regionali. Il presidente Marco Olivieri ha evidenziato l’importanza di iniziative come quella a Cassino, capaci di trasformare spazi pubblici in strumenti per l’inclusione e la partecipazione.

Il valore sociale del palazzo della cultura e la risposta della comunità di cassino

Il palazzo presenta una duplice valenza: da una parte conserva la memoria di un passato segnato da intrecci criminali, dall’altra si propone come luogo attivo e aperto dedicato alla crescita collettiva. La trasformazione è apprezzata da diverse fasce di popolazione, che hanno trovato nello spazio un punto di riferimento per attività didattiche, culturali e momenti aggregativi.

La biblioteca, il caffè letterario e le iniziative rivolte anche a scuole e associazioni dimostrano un uso diffuso e continuativo. In queste aree si svolgono discussioni, corsi e presentazioni, che contribuiscono a rafforzare la rete sociale nel comune di Cassino. I risultati di questi anni testimoniano come la gestione attenta e partecipata di un bene confiscato possa generare effetti concreti sul territorio.