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Carabinieri Nas intensificano controlli sulla medicina estetica in Italia: sequestrate 14 strutture e oscurati siti web

Controlli dei carabinieri Nas su medicina estetica in Italia rivelano irregolarità, con 132 centri non conformi e sequestri per 3,5 milioni di euro. Attività abusiva e mancanza di autorizzazioni emergono come principali problematiche.

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Nel 2025 i carabinieri Nas hanno effettuato oltre 1100 controlli in Italia su centri di medicina estetica, scoprendo numerose irregolarità, esercizio abusivo e strutture non autorizzate, con sequestri per 3,5 milioni di euro e denunce per operatori non qualificati. - Unita.tv

Negli ultimi mesi del 2025, i carabinieri del nucleo antisofisticazioni hanno condotto una serie di ispezioni su scala nazionale riguardo alle attività di medicina estetica. L’attenzione si è concentrata su pratiche spesso svolte senza autorizzazioni e da personale non qualificato, in strutture non a norma. I risultati del monitoraggio evidenziano un quadro preoccupante, con numerosi centri e operatori deferiti all’autorità giudiziaria insieme a sequestri di apparecchiature e blocchi di siti online.

L’ampiezza e gli obiettivi dei controlli nazionali

Dal gennaio 2025, con un’intensificazione a partire da maggio, i Nas hanno effettuato 1160 controlli in tutta Italia. L’azione ha coinvolto sia centri estetici tradizionali sia studi medici dedicati alla medicina estetica. La verifica si è focalizzata su più aspetti: la conformità delle attrezzature, il rispetto delle norme igienico-sanitarie e strutturali, la presenza delle autorizzazioni richieste e soprattutto la qualifica professionale degli operatori.

Attenzione particolare è stata riservata alle procedure più delicate, come l’applicazione di filler, l’uso di impianti cutanei e i trattamenti con plasma ricco di piastrine . Questi interventi, per la loro natura invasiva, richiedono controlli accurati e tutela per i pazienti, data la frequente attività abusiva rilevata in questi ambiti.

L’azione di controllo ha evidenziato 132 obiettivi non conformi in tutta Italia. Sono stati segnalati 104 titolari o operatori alle autorità giudiziarie per esercizio abusivo o mancato rispetto delle normative vigenti. In più, sono state comminate 156 sanzioni amministrative per un totale di 130mila euro riguardo irregolarità autorizzative o di conduzione delle strutture.

Casi significativi emersi nelle ispezioni di milano, roma e napoli

Nel nord Italia, a Milano, è stato scoperto un ambulatorio polispecialistico e un centro di medicina estetica operanti senza autorizzazioni. La struttura è stata sospesa immediatamente su disposizione dell’autorità sanitaria comunale, mentre il legale rappresentante è stato denunciato per attività abusiva.

A Roma, i Nas hanno denunciato una persona priva della qualifica richiesta per eseguire trattamenti di medicina estetica. L’individuo aveva presentato certificazioni estere ritenute insufficienti o non valide per esercitare in Italia. Durante il controllo, gli agenti hanno sequestrato materiali sanitari, tra cui siringhe pre-riempite di acido ialuronico e documenti medici compilati in lingua straniera, oltre a attestati di corsi di formazione.

Nel sud, precisamente a Napoli, è stato appurato l’avvio illegale di attività estetica all’interno di una farmacia. Le aree destinate a questi trattamenti e le apparecchiature sono state poste sotto sequestro amministrativo.

In tutti questi episodi, le violazioni riguardano ufficialmente l’esercizio abusivo della professione sanitaria, la mancanza di autorizzazioni e il cattivo uso di farmaci e dispositivi medici.

Sequestri di strutture, farmaci e dispositivi medici per milioni di euro

Le ispezioni dei carabinieri Nas si sono concluse con il sequestro o la sospensione di 14 strutture sul territorio nazionale. A queste si aggiungono dispositivi medici e farmaci per un valore complessivo stimato intorno ai 3,5 milioni di euro.

Tra gli illeciti riscontrati, figurano la detenzione di farmaci scaduti o senza le necessarie autorizzazioni, la ricettazione di medicinali ospedalieri e la falsificazione di documenti professionali. Tali reati aggravano la posizione degli operatori denunciati e aumentano i rischi per chi si sottopone a trattamenti in queste strutture.

Le multe amministrative hanno riguardato principalmente infrazioni relative alla mancanza di conformità con le leggi regionali e le normative che regolano l’attività degli estetisti. La pressione degli enti preposti punta a scoraggiare il proliferare di strutture non a norma.

Controlli sul web e oscuramento di siti di vendita illegalità di farmaci estetici online

Una parte importante dell’attività dei Nas si è svolta anche sul web. Sono stati monitorati siti che promuovono o vendono farmaci e dispositivi medici impiegati in medicina estetica, spesso in modo illegale.

In diversi casi, i portali segnalati offrivano medicinali sottoposti a prescrizione medica e dispositivi come filler per iniezioni sottocutanee. Questi prodotti, autorizzati solo per uso sotto controllo sanitario, venivano commercializzati senza garanzie di sicurezza.

Diverse piattaforme sono state oscurate, soprattutto quelle ospitate su server esteri che garantiscono l’anonimato ai gestori. Questo rappresenta un ulteriore livello di rischio per la salute pubblica, la cui vigilanza resta fondamentale per impedire la diffusione di prodotti pericolosi e la pratica abusiva della medicina estetica.

Presunzione di innocenza e iter giudiziario

Tutte le persone coinvolte nelle indagini e deferite mantengono la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Questo principio, sancito dall’articolo 27 della costituzione italiana, garantisce che nessuno sia considerato colpevole senza un giudizio concluso.

Sono già in corso le procedure giudiziarie necessarie, coordinate con le autorità competenti per approfondire le responsabilità e assicurare il rispetto delle norme a tutela della salute dei cittadini.

Le operazioni dei carabinieri Nas proseguono, in un contesto dove la medicina estetica resta un ambito delicato, sottoposto a rischi legati alla professionalità degli operatori e alla qualità delle strutture autorizzate.