Aquesia, vinto il sì nei referendum sul lavoro e cittadinanza con bassa affluenza al voto
Il referendum ad Aquasiena ha visto prevalere il “sì” su cinque quesiti, ma con una partecipazione del 30%, non raggiungendo il quorum necessario per la validità delle consultazioni.

Il referendum ad Aquasiena ha visto una netta prevalenza del sì su cinque quesiti riguardanti lavoro e cittadinanza, ma con un’affluenza del 30% non si è raggiunto il quorum per la validità del voto. - Unita.tv
Il voto referendario ad aquasiena si è chiuso con una netta prevalenza del sì su tutti i cinque quesiti proposti, riguardanti temi delicati come i diritti sul lavoro e la cittadinanza. La partecipazione al voto, pari a circa il 30% degli aventi diritto, non ha raggiunto il quorum necessario al riconoscimento ufficiale delle consultazioni. I dati definitivi delle sezioni scrutinate lunedì 9 giugno alle 17.30 mettono in luce un quadro chiaro sulle preferenze degli elettori locali rispetto alle modifiche legislative proposte, e sollevano riflessioni sul ruolo della partecipazione civica nel territorio.
Risultati dettagliati sui quesiti del referendum ad aquasiena
Il primo quesito, concernente l’abrogazione delle norme sul contratto a tutele crescenti in materia di licenziamenti illegittimi, ha ottenuto 1.065 voti favorevoli all’abrogazione, pari all’88,46%, contro 139 contrari . I votanti sono stati 1.241, corrispondenti al 30,38% degli aventi diritto, con sette schede annullate e 30 bianche.
Per quanto riguarda il secondo quesito, relativo alle piccole imprese e ai licenziamenti con la relativa indennità, i favorevoli all’abrogazione parziale sono stati 1.042 , con 155 contrari . Anche qui i votanti sono stati 1.241, con sei schede nulle e 38 bianche.
Il terzo e il quarto quesito
Il terzo quesito sul termine massimo e le condizioni per la proroga o il rinnovo dei contratti di lavoro subordinato ha avuto 1.052 sì e 144 no . I votanti sono stati sempre 1.241, con otto schede nulle e 37 bianche.
Il quarto quesito riguardava l’esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltatore e subappaltatore in caso di infortuni dei dipendenti delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. I favorevoli all’abrogazione sono stati 1.058 con 149 contrari . I votanti sono 1.245, con otto schede annullate e 30 bianche.
Focus sul quesito della cittadinanza
Infine, sul tema della cittadinanza italiana, il quesito proponeva di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale necessario per gli stranieri maggiorenni extracomunitari. Sono arrivati 780 sì contro 417 no . Alle urne si sono presentati 1.243 cittadini , con dieci schede nulle.
Affluenza e contesto politico a aquasiena e nel lazio
L’affluenza al voto nella città di aquasiena ha rispecchiato la media nazionale e regionale, attestandosi intorno al 30%. Alla chiusura dello spoglio, i dati definitivi hanno confermato il mancato raggiungimento del quorum previsto per la validità referendum, fissato al 50%+1 degli aventi diritto.
La segreteria locale del partito democratico, con Loriano Ronca, ha evidenziato queste cifre richiamandole “simili al trend nazionale”. Nel lazio, infatti, la partecipazione ha mostrato atteggiamenti analoghi, con un’opposizione e disinteresse relativamente consistenti verso i quesiti sul lavoro e sulla cittadinanza.
Nel distretto di viterbo e soprattutto ad aquasiena, la soglia richiesta per la validazione del voto non è stata superata. Nel commento pubblico si è sottolineato che ciò “non rappresenta un fallimento quanto un segnale di scarsa attivazione politica da parte della popolazione.”
Interpretazioni e riflessioni sul mancato quorum e sul futuro politico
Il basso tasso di partecipazione viene interpretato anche come espressione di una distanza tra le istituzioni e i cittadini o di sfiducia verso i processi democratici. Secondo le dichiarazioni del partito democratico locale, questo “voto silenzioso” dovrebbe spingere a un coinvolgimento maggiore nelle discussioni e nelle decisioni comuni, specialmente su temi legati ai diritti di lavoro e alle condizioni di cittadinanza.
Il partito si propone come interlocutore attivo per tradurre i quesiti referendari in iniziative concrete a livello regionale e locale, in scuole, posti di lavoro e comunità. Forte è l’invito rivolto a tutti i residenti a informarsi meglio, riflettere sugli argomenti e partecipare alle prossime chiamate alle urne.
L’esperienza di questi referendum mette in luce come la distanza tra proposta e cittadini possa portare a numeri insufficienti per il raggiungimento del quorum, ma anche come esista una parte significativa della popolazione disposta a sostenere modifiche significative nella normativa sul lavoro e sulla cittadinanza.
Il futuro politico locale potrà vedere una maggiore pressione per intervenire direttamente su questi temi, alla luce del risultato favorevole, ma senza validità amministrativa, dei referendum. Lo scenario resta aperto a ulteriori sviluppi, in attesa di nuove iniziative legislative o consultazioni popolari.