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A calascio nasce la scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva e la rigenerazione delle terre alte

Un progetto formativo a Calascio mira a rilanciare la pastorizia estensiva, promuovendo competenze moderne e tradizionali per sostenere l’economia locale e preservare l’ambiente nelle montagne dell’Abruzzo.

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A Calascio, in Abruzzo, nasce una scuola di perfezionamento dedicata alla pastorizia estensiva, con masterclass che uniscono tradizione e innovazione per rilanciare l’economia, la cultura e la sostenibilità delle aree montane. - Unita.tv

Nel cuore dell’Abruzzo, a Calascio, prende forma un progetto formativo dedicato alla pastorizia estensiva, destinato a rilanciare l’economia e lo stile di vita nelle montagne dell’aquilano. L’iniziativa si propone di formare pastori, professionisti e studenti attraverso una serie di masterclass focalizzate sulle pratiche tradizionali e sulle nuove competenze necessarie per affrontare le sfide ambientali e sociali delle aree montane. La scuola nasce da una collaborazione tra realtà impegnate nella tutela della biodiversità e nello sviluppo sostenibile, e si inserisce in un più ampio programma di rigenerazione culturale e territoriale promosso dal Comune di Calascio e sostenuto da fondi europei.

Un progetto di rigenerazione territoriale al centro di calascio

La scuola di Calascio è parte integrante del progetto “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, un programma di rilancio economico e culturale per il borgo abruzzese. Il progetto si basa su finanziamenti del PNRR, attraverso la linea dedicata all’attrattività dei borghi, che il Ministero della Cultura ha gestito con il supporto dell’Unione europea. L’intento è di trasformare Calascio in un laboratorio di sviluppo sostenibile, capace di mettere insieme la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale con la creazione di nuove opportunità di lavoro e coesione sociale. La strategia punta a incoraggiare un modello in cui le attività agricole tradizionali, come la pastorizia, diventano elementi chiave di questo rilancio. Così, Calascio può diventare una roccaforte contro lo spopolamento delle terre alte e un esempio di equilibrio fra sviluppo e tutela dell’ambiente.

Sviluppo territoriale e comunità locale

Lo sviluppo territoriale prende forma attraverso il coinvolgimento diretto della comunità locale e il rafforzamento del legame con la cultura rurale. Il progetto prevede non solo interventi infrastrutturali o turistici, ma un lavoro diffuso e articolato sulle competenze e sulla formazione, per favorire un ricambio generazionale in un’area che, come molte zone appenniniche, affronta sfide complesse nel mantenere attive le pratiche tradizionali. Da questo punto di vista, la scuola di perfezionamento diventa un tassello fondamentale, proponendo una formazione mirata, incentrata sul ruolo del pastore come custode dell’ambiente e promotore di un’economia locale basata su prodotti tipici e biodiversità.

La scuola di perfezionamento: formazione tra tradizione e innovazione

Lanciata da Slow Food Italia e D.R.E.Am. Italia, la scuola di perfezionamento accoglie partecipanti interessati alla pastorizia estensiva e alle sue declinazioni moderne. Il corso si struttura in otto masterclass, rivolte anche a giovani sotto i 40 anni, a professionisti del settore e a studenti di ambito agro-ambientale. Le lezioni abbracciano diversi aspetti: dalla gestione del pascolo alla mitigazione delle predazioni, dalla trasformazione dei prodotti caseari, carne e lana fino al marketing territoriale. L’obiettivo è fornire competenze concrete e aggiornate, superando la semplice trasmissione tradizionale del mestiere e riconoscendo il pastore come figura chiave per la sostenibilità locale.

Mix di teoria e pratica per il futuro della pastorizia

Questi moduli si sviluppano con un approccio misto: teoria e pratica si rincorrono per valorizzare l’esperienza consolidata e introdurre tecniche e conoscenze utili a rispondere alle nuove esigenze. I partecipanti avranno modo di svolgere workshop, incontri con esperti e momenti di confronto con gli allevatori e la comunità di Calascio. Il percorso formativo riconosce l’importanza di mantenere vivi i saperi locali, ma li associa a una lettura moderna che considera il ruolo del pastore come uno dei principali attori nella tutela degli habitat naturali e della biodiversità. Il corso sottolinea anche come la pastorizia estensiva abbia un ruolo diretto nella lotta contro i cambiamenti climatici, favorendo un equilibrio ambientale nelle montagne abruzzesi.

Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, ha evidenziato come questa scuola non sia solo un percorso tecnico ma un punto di partenza per affrontare questioni come sviluppo locale, clima, turismo e giustizia sociale. Varazi ha ricordato anche la centralità del ricambio generazionale per mantenere vive le tradizioni casearie e pastorizie, elementi fondamentali per l’equilibrio dei territori. L’iniziativa trova anche un collegamento diretto con eventi come Cheese, dove si celebra la qualità e la sostenibilità legata ai formaggi di montagna, riconoscendo il valore socio-economico delle produzioni agroalimentari delle aree interne.

Partecipazione, costi e modalità di iscrizione

La scuola è rivolta principalmente ai maggiorenni, dando priorità a giovani interessati al mestiere del pastore o ai professionisti in discipline affini. Può partecipare chi proviene dal settore pastorizia, studenti, operatori e dipendenti pubblici interessati al territorio. È possibile iscriversi a più masterclass a patto di non incrociare le date, in modo da gestire al meglio il calendario degli incontri. La frequenza è gratuita per una quota ridotta di residenti in Abruzzo, che però possono seguire il corso in forma non residenziale e con pasti a prezzo scontato, mentre per chi abitasse altrove, la quota si aggira intorno ai 400 euro per ogni masterclass.

L’iscrizione comprende vitto e alloggio in camere doppie, con pasti preparati con ingredienti a chilometro zero, un dettaglio curato grazie alla collaborazione con i cuochi dell’Alleanza Slow Food e la cooperativa di comunità locale. Spese di viaggio restano invece a carico dei partecipanti. Le attività si svolgeranno direttamente a Calascio, sfruttando la rete locale di allevamenti e strutture per assicurare un’esperienza formativa quanto più immersiva e vicina alle esigenze reali della gestione pastorale. Gli organizzatori hanno fornito un indirizzo email per richieste di informazioni e iscrizioni, favorendo così un contatto diretto con chi desidera un percorso formativo in questa direzione.

Nuovo slancio per le terre alte dell’appennino

La scuola rappresenta uno strumento concreto dentro il più ampio quadro di rilancio delle aree montane, con la pastorizia che torna a essere un elemento di vitalità economica e culturale. L’attenzione alla sostenibilità e alla tradizione unita a conoscenze aggiornate può aiutare a costruire nuovi scenari per le terre alte dell’Appennino, aree fin qui segnate da abbandono e rallentamenti socioeconomici. Calascio si posiziona così come un esempio da osservare da vicino per chi segue i processi di rigenerazione e sviluppo locale in aree rurali d’Italia.