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Sopralluogo della procura a viterbo per accertare cause e responsabilità del rogo alla facoltà di agraria

Indagini avviate dalla procura di Viterbo sull’incendio del 4 giugno nella facoltà di agraria, con sopralluoghi e raccolta prove per chiarire cause e responsabilità entro 60 giorni.

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A Viterbo la procura ha avviato indagini sull’incendio del 4 giugno alla facoltà di agraria, con sopralluoghi e raccolta prove per accertare cause e sicurezza. La perizia sarà pronta entro 60 giorni. - Unita.tv

A Viterbo la procura ha avviato le indagini sul incendio divampato il 4 giugno nella facoltà di agraria. I controlli mirano a stabilire le cause del rogo e verificare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dell’edificio colpito. Le operazioni si sono concentrate sulla raccolta di prove e sulle condizioni della struttura, con la previsione che i risultati della perizia arriveranno entro 60 giorni.

Presenza degli inquirenti e verifiche sul sito dell’incendio

La mattina dell’11 giugno 2025, la procuratrice facente funzioni, paola conti, ha guidato il sopralluogo nell’edificio della facoltà di agraria coinvolto nel rogo. Accanto a lei c’erano il consulente tecnico rodolfo fugger, personale della asl, i vigili del fuoco, la polizia scientifica e la squadra mobile. L’attenzione si è focalizzata sia sulle aree interne, devastate dalle fiamme, sia sul tetto, raggiunto tramite autoscala per esaminare i danni.

Valutazioni e coordinamento durante il sopralluogo

Paola conti si è trattenuta sul posto circa un’ora, durante la quale ha valutato con i vigili del fuoco i punti critici dell’edificio e ha coordinato le prime fasi di raccolta materiale per le indagini. L’insieme degli accertamenti punta a ricostruire con precisione la sequenza degli eventi che hanno portato al rogo.

Raccolta di prove e materiali fondamentali per le indagini

Nel corso del sopralluogo la polizia scientifica ha effettuato numerose fotografie e riprese video, fondamentali per documentare le condizioni attuali e reperire elementi utili ad individuare l’origine del fuoco. L’indagine si concentra in particolare su una bombola gpl e su alcuni estintori trovati sul tetto dell’edificio, che potrebbero giocare un ruolo chiave nel determinare la causa scatenante.

Le autorità stanno inoltre verificando se sono stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza previsti per gli ambienti universitari, in modo da capire se con omissioni o negligenze possa esservi un contributo rilevante all’incendio. La raccolta di testimonianze e il confronto con le procedure interne rappresentano passi cruciali per chiarire eventuali responsabilità.

Il ruolo del rettore e le operazioni di messa in sicurezza

Durante l’ispezione il rettore di Viterbo, stefano ubertini, ha seguito da vicino le operazioni condotte dagli inquirenti, offrendo la collaborazione dell’ateneo per agevolare le verifiche. Il suo coinvolgimento segnala l’importanza di garantire chiarezza sulla vicenda, oltre che di mettere al sicuro l’edificio colpito.

Parallelamente alle indagini della procura, i tecnici stanno proseguendo le attività di bonifica e messa in sicurezza dell’area coinvolta dal rogo. La rimozione di detriti e la stabilizzazione delle parti rimaste danneggiate mirano a ridurre i rischi immediati e a consentire un rapido recupero degli spazi interessati.

Attività tecniche e supporto operativo

I vigili del fuoco e gli esperti continuano il monitoraggio per assicurare il mantenimento della sicurezza e minimizzare i danni ulteriori.

Tempi e prospettive per la conclusione delle indagini

Le autorità hanno previsto un periodo di 60 giorni per completare la perizia che dovrà chiarire la dinamica dell’incendio e stabilire se sono state rispettate le norme di sicurezza. Questo limite temporale rappresenta un punto di riferimento per capire i prossimi sviluppi sul fronte giudiziario e tecnico.

Il quadro che emergerà servirà a definire eventuali responsabilità e a pianificare azioni correttive nell’ambito dell’ateneo e della sicurezza degli edifici pubblici. Nel frattempo, restano aperte le attività dei vigili del fuoco e degli esperti sulla scena del sinistro, per monitorare la situazione e contenere ogni rischio residuo.