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Roma istituisce task force contro la turistificazione e il fenomeno degli affitti brevi irregolari

Roma istituisce una task force per affrontare la turistificazione e gli affitti brevi irregolari, cercando di bilanciare le esigenze dei residenti con lo sviluppo turistico e la sicurezza urbana.

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Roma ha istituito una task force per contrastare la turistificazione e gli affitti brevi irregolari, puntando a tutelare la vivibilità, la sicurezza e il mercato abitativo della città. - Unita.tv

La città di roma ha avviato una nuova iniziativa per contrastare il crescente problema della turistificazione e il dilagare incontrollato degli affitti brevi irregolari. L’intervento coinvolge vari assessorati comunali e punta a restituire equilibrio tra esigenze dei residenti e sviluppo turistico, affrontando aspetti legati alla sicurezza e alla qualità della vita in città.

La nascita della task force contro l’eccesso di turistificazione

Il comune di roma, attraverso una memoria di giunta approvata recentemente, ha istituito una task force composta da tre assessori con competenze diverse: turismo, urbanistica e politiche abitative. Gli assessori coinvolti sono Alessandro Onorato per il turismo, Maurizio Veloccia per l’urbanistica e Mattia Zevi per le politiche abitative. Obiettivo principale della task force è studiare e proporre interventi concreti per frenare la diffusione incontrollata di strutture ricettive extra-alberghiere e gli affitti brevi irregolari che affliggono il tessuto urbano romano.

La decisione nasce dalla necessità di contrastare fenomeni che hanno modificato fortemente la fisionomia di molte zone della città, creando tensioni tra gli abitanti e mettendo sotto pressione il mercato degli alloggi. La task force lavorerà a stretto contatto con i presidenti delle commissioni consiliari competenti, per garantire un coordinamento efficace e coinvolgere direttamente gli organi legislativi nella definizione delle soluzioni.

Questa iniziativa si colloca in un contesto dove la pressione turistica cresce da anni e le risposte finora adottate non sono state sufficienti a contenere gli effetti negativi su molte aree da tempo interessate dal fenomeno.

Il commento di federalberghi roma sul nuovo intervento comunale

Il presidente di federalberghi roma, Giuseppe Roscioli, ha definito la creazione della task force un passo importante per la città. Ha espresso riconoscenza verso gli assessorati coinvolti e il sindaco Roberto Gualtieri per aver messo al centro dell’agenda politica un tema che secondo l’associazione non poteva più essere ignorato.

Roscioli ha sottolineato che “il problema tocca il benessere dei cittadini, la qualità dell’esperienza turistica e le imprese ricettive regolari che rispettano le norme.” Ha precisato che federalberghi non si oppone alla presenza di strutture extra-alberghiere legali, ma punta il dito contro l’abusivismo e la diffusione di alloggi irregolari, che alterano il mercato e compromettono la vivibilità delle zone più colpite.

Un altro nodo fondamentale riguarda la sicurezza, tema tornato di grande attualità dopo il decreto del ministero dell’interno annullato dal TAR del Lazio, che obbligava al riconoscimento personale degli ospiti in tutte le strutture ricettive. Questo provvedimento aveva introdotto una misura importante per il controllo degli accessi e la tutela della legalità. Lo stop a questa regola ha fatto emergere l’urgenza di trovare nuove soluzioni per garantire sicurezza a cittadini e turisti, soprattutto in un anno segnato da grandi eventi come il Giubileo.

Le sfide della vivibilità e sicurezza legate agli affitti brevi

La diffusione incontrollata degli affitti brevi si lega strettamente a problemi di vivibilità nelle zone interessate. Quartieri storici e residenziali di roma hanno subito trasformazioni profonde, con una forte riduzione degli appartamenti disponibili per residenti a lungo termine. Questa situazione provoca tensioni sociali, difficoltà nel reperire alloggi e variazioni nella composizione delle comunità locali.

Gli affitti brevi, gestiti spesso in modo irregolare, sfuggono a controlli fiscali e normativi, alimentando un mercato parallelo che sottrae risorse alla città. Il sommerso si traduce in mancanza di trasparenza e di garanzie per chi abita e per chi visita roma. La crescita dell’abusivismo contribuisce a creare insicurezza, poiché rende più difficile il controllo delle strutture e la verifica dell’identità degli ospiti.

Sicurezza e ordini pubblici al centro dell’attenzione

Il tema della sicurezza assume un rilievo particolare in un momento in cui roma ospita eventi di portata internazionale. L’assenza di regole chiare e applicate su tutto il territorio fa riaffiorare rischi per l’ordine pubblico e la tutela dei cittadini. L’attuale stop al riconoscimento diretto degli ospiti rappresenta un vuoto normativo che necessita di essere colmato con strumenti adeguati.

La task force comunale dovrà affrontare queste criticità con misure che bilancino ostelli e strutture legali con il diritto a una città vivibile, per residenti e visitatori.

Le proposte attese e il ruolo delle istituzioni

Al momento i dettagli concreti delle azioni da adottare dalla nuova task force non sono ancora stati comunicati. Il lavoro in seno agli assessorati si concentrerà nei prossimi mesi sul confronto con le commissioni consiliari e sulla definizione di strategie che intervengano sul fenomeno degli affitti brevi e delle strutture extra-alberghiere irregolari.

Il coinvolgimento diretto del sindaco e degli assessori indica che la questione ha raggiunto un livello di priorità alto nell’agenda comunale. La speranza condivisa dagli operatori del settore e dai rappresentanti dei cittadini è vedere presto passi chiari verso il controllo delle pratiche abusive e verso il recupero di una gestione più ordinata dell’offerta turistica.

L’esperienza di altre città europee, dove la regolamentazione degli affitti brevi è ormai prassi consolidata, suggerisce le direzioni possibili da seguire, a partire da sistemi di registrazione obbligatoria fino a limiti quantitativi e sanzioni per chi viola le norme.

Roma si trova ora a un bivio: mettere ordine in un mercato fuori controllo oppure rischiare di comprometterne i risvolti sociali ed economici nel lungo termine. Il lavoro della task force rappresenta il tentativo istituzionale di dare una risposta forte e condivisa a un problema che ormai tocca molti aspetti della vita cittadina.