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Processo per presunta usura a san lorenzo nuovo si chiude dopo 12 anni con un’assoluzione e prescrizioni

Il processo di san lorenzo nuovo per usura si conclude dopo 12 anni con l’assoluzione del presunto strozzino e la prescrizione per gli altri imputati, evidenziando le difficoltà probatorie.

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Il processo per un presunto prestito usurario a San Lorenzo Nuovo si è concluso dopo oltre 12 anni con l'assoluzione dello strozzino e la prescrizione per gli altri imputati, evidenziando le difficoltà nel dimostrare tali reati in tribunale. - Unita.tv

Il processo nato da un prestito sospettato di usura a san lorenzo nuovo si è concluso dopo più di un decennio. La vicenda riguardava un imprenditore locale che, nel 2013, avrebbe ricevuto una somma con tassi d’interesse elevati. I tre imputati per ricettazione sono stati prosciolti per prescrizione, mentre il presunto strozzino è stato assolto. Questo caso mostra le difficoltà nel provare certe accuse in tribunale, soprattutto dopo molto tempo.

Dettagli sul prestito contestato e le accuse rivolte agli imputati

Nel dicembre 2013 un imprenditore di san lorenzo nuovo si sarebbe rivolto a un uomo di 64 anni per ottenere un prestito di 40mila euro. La clausola del prestito richiedeva la restituzione di circa 70mila euro entro sette mesi, con rate mensili da 10mila euro a partire da gennaio 2014. Inoltre, in caso di ritardato pagamento era prevista una mora di 2500 euro. Questo configurava un tasso d’interesse del 190%, molto sopra la soglia legale fissata al 18,9% per i prestiti personali.

Le accuse principali riguardavano l’usura e la ricettazione. La procura sosteneva che gli imputati avessero sfruttato la condizione di difficoltà economica dell’imprenditore per applicare tassi di interesse usurari. Tra gli imputati figurava anche la presunta vittima, coinvolta nella ricettazione insieme ad altri due soggetti. Il caso ruotava attorno a un presunto giro di prestiti a strozzo nell’area dell’alta tuscia. Si parlava di somme complessive che variavano tra i 40mila e i 70mila euro.

Particolare sul tasso di interesse applicato

“Il tasso applicato del 190% è ben oltre il limite consentito dalla legge, rendendo il prestito chiaramente usurario” ha spiegato un esperto del settore.

Evoluzione e chiusura del processo dopo 12 anni dai fatti

Il procedimento è partito dalla denuncia presentata dall’imprenditore stesso nel 2014. Le indagini sono andate avanti lentamente per più di un decennio, senza trovare elementi concreti a supporto delle accuse. Nemmeno il padre della vittima, che avrebbe avuto un ruolo da intermediario, ha confermato di essere a conoscenza di una situazione di usura nei confronti del figlio.

Ieri, 10 giugno 2025, il tribunale ha pronunciato la sentenza. Il presunto strozzino è stato assolto perché mancavano prove sufficienti. Per gli altri tre imputati coinvolti per ricettazione, tra cui l’imprenditore, è scattata la prescrizione del reato. La parte civile, composta dalle tre persone che si erano costituite contro gli imputati, non ha ottenuto nessun risarcimento. La lunga attesa non ha portato a una condanna.

Dichiarazione del giudice

“Il principio di presunzione di innocenza è stato rispettato in questa complessa vicenda”, ha dichiarato il giudice al termine della lettura della sentenza.

Presunzione di innocenza e principio costituzionale nel diritto penale italiano

Il caso evidenzia il principio della presunzione di innocenza stabilito dall’articolo 27 della Costituzione italiana. Secondo questa norma, ogni persona va considerata innocente finché non arriva una sentenza definitiva di condanna. Questo principio tutela gli imputati, specialmente in processi lunghi e complessi come quello di san lorenzo nuovo.

L’iter giudiziario ha rispettato questa regola, portando all’assoluzione quando non sono emerse prove chiare sul coinvolgimento del presunto strozzino. Allo stesso modo, la prescrizione ha chiuso il procedimento per gli altri imputati, impedendo una condanna dopo tanti anni. In questo sistema, la validità delle accuse si misura sulla base di elementi concreti e non solo su dichiarazioni o sospetti.

Il processo di san lorenzo nuovo chiude così una vicenda lunga e intricata, fatta di accuse gravi ma scarsamente dimostrate, che conferma quanto sia difficile perseguire i reati di usura senza prove solide e tempestive.