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Operaio cade da sette metri a Lecce, tragedia durante lavori in viale Leopardi

Un operaio di 26 anni è morto a Lecce dopo una caduta da sette metri. L’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza nei cantieri edili e l’importanza dei controlli e della formazione.

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A Lecce, un operaio di 26 anni è morto dopo essere precipitato da sette metri durante un lavoro in quota. L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei cantieri e ha portato a controlli approfonditi sulle attrezzature e le procedure di sicurezza. - Unita.tv

A Lecce, un operaio di 26 anni ha perso la vita dopo essere precipitato da un’altezza di sette metri mentre lavorava su un palazzo di viale Leopardi. L’incidente ha sollevato nuovamente il problema della sicurezza nei cantieri edili, richiamando l’attenzione sulle condizioni di lavoro e i controlli nei luoghi di lavoro.

Dinamica dell’incidente e soccorsi sul luogo

L’incidente è avvenuto l’11 giugno 2025, nel pomeriggio, mentre l’operaio, di origine romena, stava pulendo le vetrate esterne al quarto piano di un edificio. Era impegnato in un lavoro commissionato dalla ditta Edac Lecce quando la corda di sicurezza a cui era assicurato si è spezzata improvvisamente. Questo ha causato la caduta da circa sette metri, che purtroppo si è rivelata fatale.

Il tentativo di salvataggio

Immediatamente il collega che si trovava con lui, un altro operaio ventiduenne, ha provato a trattenerlo, ma senza successo. Nel tentativo di afferrarlo, si è provocato una ferita alla mano, probabilmente a causa dello choc e della fretta di intervenire. Sul posto sono arrivati rapidamente i soccorsi: il servizio 118 ha tentato di stabilizzare il giovane, ma la gravità delle lesioni ha impedito qualsiasi tentativo di recupero. La polizia locale ha avviato i rilievi per ricostruire con precisione quanto accaduto.

Interventi degli ispettori e sequestro dell’area di lavoro

Dopo l’incidente le autorità hanno proceduto al sequestro del cantiere in viale Leopardi. Gli ispettori dello Spesal, l’organo che si occupa di sicurezza sul lavoro in provincia, sono intervenuti per avviare controlli approfonditi. Al centro degli accertamenti c’è la verifica del rispetto delle norme previste per prevenire infortuni, soprattutto nelle attività che coinvolgono lavori in quota e utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

Le verifiche si concentrano sulla qualità delle attrezzature usate, in particolare sulla corda di sicurezza che ha ceduto. Gli ispettori dovranno anche esaminare il corretto utilizzo del sistema anticaduta, la formazione e le procedure adottate dalla ditta Edac Lecce per garantire la sicurezza degli operai durante le operazioni in altezza.

Riflessioni sul tema della sicurezza nei cantieri di lecce

La tragedia di Lecce riaccende la questione dei rischi nei cantieri, un tema che torna ciclicamente alla ribalta anche nelle cronache nazionali. Gli incidenti sul lavoro rimangono una delle principali cause di mortalità tra gli addetti a questo tipo di attività. La caduta dall’alto rappresenta un pericolo concreto, spesso frutto di dispositivi inadeguati o carenze nei protocolli di sicurezza.

Nel caso specifico, la rottura della corda appare come un elemento chiave sul quale si concentrano le indagini. In assenza di anomalie evidenti, però, la responsabilità potrebbe dipendere da un problema di manutenzione o da un errore umano nella scelta dell’attrezzatura.

Le autorità locali e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno sollecitato un aumento dei controlli nei cantieri, per evitare futuri incidenti. Inoltre, sottolineano la necessità di una formazione più rigorosa per gli operai impegnati in lavori pericolosi, finalizzata a migliorare la consapevolezza dei rischi e delle procedure da seguire.

Urgenza di un monitoraggio costante

L’episodio nel capoluogo salentino mette ancora più in evidenza l’urgenza di un monitoraggio costante e di una maggiore attenzione da parte delle imprese, anche rispetto all’uso e alla manutenzione di strumenti di sicurezza, elemento fondamentale per preservare la vita dei lavoratori sui luoghi di lavoro.