Morte per liposuzione, associazioni denunciano assenza di controlli sulla pubblicità dei chirurghi sui social nel 2025
Un decesso legato a una liposuzione riaccende il dibattito sulla mancanza di regole nella pubblicità medico-estetica sui social, evidenziando i rischi per i pazienti e la necessità di controlli.

Un decesso legato a una liposuzione eseguita da un chirurgo non autorizzato evidenzia la mancanza di controlli sulla pubblicità medico-estetica sui social, spingendo alla creazione di un osservatorio nazionale per vigilare sulle promozioni sanitarie online e tutelare i pazienti. - Unita.tv
Un nuovo caso di decesso legato a un intervento di liposuzione ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di regole nei controlli della pubblicità medico-estetica sui social network. L’episodio coinvolge un chirurgo già noto alle forze dell’ordine per lesioni causate ad altre pazienti e privo delle necessarie autorizzazioni professionali. Questo fatto riporta in primo piano una preoccupazione emersa negli ultimi due anni riguardo alle pratiche promozionali incontrollate nel campo della medicina estetica.
I pericoli di medici senza autorizzazioni e la diffusione delle offerte sui social
Il presidente di ASSOMEDICOM, Giancarlo Loiacono Bellavitis, ha sottolineato il ruolo dei social nel dare visibilità indiscriminata a professionisti senza la completa abilitazione. Nel suo intervento, Loiacono Bellavitis ha evidenziato come la mancanza di un controllo sulle campagne pubblicitarie legate alla medicina estetica esponga i pazienti a rischi significativi. Spesso, infatti, le offerte e gli sconti veicolati attraverso i social attraggono persone che non verificano la preparazione o la regolarità dei medici a cui si affidano.
Il fatto che un chirurgo senza permessi continui a operare in questo contesto ha fatto emergere la necessità di misure più incisive. Gli utenti, quando cercano informazioni sui social, si affidano in modo poco critico alle pubblicità e alle promozioni più allettanti. Si moltiplicano così i casi in cui vengono affidati a professionisti incapaci di gestire complicanze o emergenze, con conseguenze anche gravi per la salute.
La creazione dell’osservatorio nazionale sulla pubblicità sanitaria
Per affrontare questa lacuna, lo stesso Loiacono Bellavitis ha annunciato l’istituzione del primo osservatorio nazionale dedicato alla pubblicità sanitaria. Questa nuova struttura dovrebbe avere il compito di vigilare sulle attività promozionali riguardanti la medicina estetica, bloccando annunci ingannevoli o non autorizzati. L’obiettivo è interrompere la diffusione di campagne che propongono sconti e offerte senza garanzie sulla professionalità e sulla sicurezza degli interventi.
L’osservatorio punta a intervenire direttamente sulle piattaforme social denunciando i profili che violano le regolamentazioni agli Ordini dei medici. La mancanza di un organismo con poteri di controllo ha permesso finora a molti operatori non qualificati di sfruttare l’assenza di regole per promuoversi con metodi poco trasparenti.
L’appello alle istituzioni per un controllo rigoroso sui social
La domanda che si stanno ponendo sempre più spesso i cittadini riguarda chi abbia la responsabilità di sorvegliare queste attività pubblicitarie. Ad oggi, nessun ente ufficiale ha assunto questo ruolo, lasciando i social media come ambito privo di regolamentazione efficace. Le principali associazioni di categoria stanno promuovendo campagne di informazione rivolte ai pazienti, ma senza un organo che garantisca un controllo sistematico le iniziative non bastano.
Loiacono Bellavitis ha lanciato un appello all’Ordine dei medici affinché collabori con ASSOMEDICOM per riconoscere ufficialmente l’osservatorio. Solo con un coordinamento istituzionale sarà possibile monitorare e intervenire sulle promozioni sanitarie online, riducendo i rischi per chi si affida ai servizi di medicina estetica. Sullo sfondo resta la necessità di una vigilanza puntuale, che eviti il ripetersi di tragedie simili a quella recente legata alla liposuzione.