Montefiascone rilancia la pista ciclabile intorno al lago di Bolsena per turismo e ambiente
Il comune di Montefiascone propone una pista ciclabile attorno al lago di Bolsena, coinvolgendo sette comuni limitrofi per promuovere turismo sostenibile e migliorare la mobilità locale.

Montefiascone e altri sette comuni propongono la realizzazione di una pista ciclabile circumlacuale attorno al lago di Bolsena per promuovere turismo sostenibile, valorizzare il territorio e migliorare la mobilità, cercando finanziamenti regionali e nazionali per realizzare il progetto. - Unita.tv
Il comune di Montefiascone ha rimesso al centro dell’attenzione la proposta di realizzare una pista ciclabile attorno al lago di Bolsena. L’iniziativa interessa un sistema territoriale che coinvolge anche altri comuni e punta a favorire un turismo rispettoso dell’ambiente e la promozione del territorio attraverso percorsi sicuri e integrati.
La discussione in consiglio comunale e il sostegno dei comuni limitrofi
Il 10 giugno 2025, il consiglio comunale di Montefiascone ha approvato un ordine del giorno che riafferma la volontà di realizzare la pista ciclabile circumlacuale attorno al lago di Bolsena. La proposta non riguarda solo Montefiascone, ma anche altri sette comuni: Bolsena, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Marta, San Lorenzo Nuovo e Valentano. Queste amministrazioni avevano già sottoscritto un protocollo d’intesa con un piano di azione comune denominato “Rigenerazione urbana per pista ciclabile e percorso naturalistico del lago di Bolsena”.
L’ordine del giorno votato impegna Montefiascone a sollecitare la Regione Lazio e i ministeri competenti affinché sostengano il progetto con finanziamenti adeguati, visto che i singoli comuni non dispongono delle risorse necessarie per affrontare da soli il costo stimato nell’ordine di 7,2 milioni di euro. Il documento è stato inviato anche agli altri comuni del lago per favorire un’adesione condivisa all’iniziativa e permettere una spinta politica comune sulle istituzioni regionali e nazionali.
L’impegno del comune è di promuovere questo tema con continuità in tutte le sedi istituzionali, rafforzando il coordinamento tra i diversi enti coinvolti nell’intervento. Questo approccio vuole garantire che il progetto non resti solo una proposta sulla carta, ma possa diventare un’opera concreta per il territorio.
Le caratteristiche e gli obiettivi della pista ciclabile
La pista ciclabile circumlacuale avrebbe una funzione molto più ampia di un semplice percorso per bici. È pensata per valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico del lago di Bolsena, offrendo una mobilità più lenta e meno impattante sull’ambiente. L’idea è ridurre l’inquinamento atmosferico favorendo mezzi a basso impatto come la bicicletta, accrescendo la sicurezza degli spostamenti intorno al lago.
La sindaca Giulia De Santis ha spiegato che il percorso dovrà essere riconoscibile e integrato con le principali direttrici stradali come la via Cassia-Francigena e le strade provinciali. Questo renderà più facile il collegamento tra aree urbane e zone extraurbane, creando un circuito completo e accessibile sia ai residenti che ai turisti.
La pista potrebbe rappresentare un nuovo volano per l’economia locale, stimolando lo sviluppo del turismo sostenibile. Il progetto prevede anche la creazione di servizi lungo il percorso: punti di ristoro, servizi igienici, aree di sosta e vendite di prodotti tipici. Coinvolgere operatori privati in queste attività potrebbe aiutare a rendere l’intervento autofinanziabile e ben mantenuto.
Le difficoltà legate ai finanziamenti e il ruolo delle istituzioni
Nonostante l’entusiasmo dei comuni coinvolti, la realizzazione della pista ciclabile circumlacuale si scontra con la difficoltà di ottenere i fondi necessari. La Regione Lazio e i ministeri di competenza finora non hanno stanziato risorse per avviare i lavori. Per questo motivo Montefiascone ha chiesto formalmente che questi enti si attivino per sostenere il progetto in maniera concreta, vista la sua importanza strategica per il territorio e il turismo.
La sindaca Giulia De Santis ha sottolineato la determinazione dell’amministrazione nel portare avanti ogni azione possibile per trasformare la proposta in realtà. “Si tratta di un lavoro che richiede pazienza e capacità di collaborazione istituzionale, con l’obiettivo di superare i limiti finanziari locali attraverso un coordinamento regionale e nazionale.” Senza un impegno economico esterno, infatti, i comuni rischiano di non poter sostenere le spese per una opera di questa portata.
In questo senso, il progetto della pista ciclabile assume un carattere collettivo e plurale, in cui tutti i soggetti coinvolti – amministrazioni pubbliche e privati – possono contribuire alla sua concretizzazione. Le amministrazioni si impegnano a mantenere un dialogo aperto e a promuovere l’iniziativa anche oltre i confini comunali, per ampliare il consenso e trovare soluzioni comuni.
Impatti attesi sul territorio e sulle comunità locali
Il percorso ciclabile attorno al lago di Bolsena potrà rafforzare i legami tra le comunità che vivono nelle aree attorno al lago. Collegare i paesi e i centri urbani con una rete di percorsi sicuri favorirà gli spostamenti non motorizzati e creerà nuove opportunità di socializzazione e scoperta del territorio.
Per i residenti sarà un modo per muoversi ogni giorno in modo più salutare, godendo di una maggiore qualità ambientale. Per i turisti sarà un’opportunità di esplorare le ricchezze naturalistiche e culturali del lago in modo più lento e rispettoso.
Dal punto di vista economico, la pista potrebbe stimolare nuove attività legate all’accoglienza e alla valorizzazione dei prodotti locali. Strutture come punti ristoro o mercati lungo il percorso potranno contribuire a mantenere viva l’economia dei piccoli centri, soprattutto fuori stagione turistica.
La creazione di una rete di sentieri attrezzati, che collega strade esistenti e nuove, dà inoltre l’occasione di ripensare l’organizzazione degli spazi pubblici intorno al lago. Ciò potrà portare a una gestione più attenta degli ambienti naturali e a una maggiore cura del patrimonio paesaggistico. Il progetto si pone quindi come una sfida per l’intera comunità, chiamata a sostenere una mobilità alternativa e a proteggere l’ambiente in una zona di grande interesse storico e naturalistico.