La maremma ottocentesca rivive nel romanzo il bacio del brigante presentato a Viterbo
Un evento a Viterbo presenta il romanzo “Il bacio del brigante” di Franco Limardi, esplorando la Maremma dell’Ottocento attraverso narrazione e degustazioni di prodotti tipici locali.

A Viterbo, la rassegna "Storie di Zona" celebra la Maremma ottocentesca con la presentazione del romanzo "Il bacio del brigante" di Franco Limardi, unendo narrativa storica, cultura locale e degustazione di prodotti tipici. - Unita.tv
La letteratura incontra la storia e la tradizione locale con un evento dedicato alla Maremma di fine Ottocento. A Viterbo, la rassegna “Storie di Zona” propone un nuovo appuntamento che racconta attraverso la narrativa un periodo segnato da tensioni sociali e leggende popolari. L’incontro si svolgerà nell’hub Lazio Artigiana e offrirà anche un momento dedicato alla degustazione di prodotti tipici del territorio.
Un appuntamento letterario nei luoghi di Lazio Artigiana
Lunedì 16, alle ore 18, presso l’hub Lazio Artigiana di viale dell’Orologio Vecchio 5-7 a Viterbo, si terrà la presentazione del romanzo “Il bacio del brigante” di Franco Limardi. L’iniziativa fa parte della rassegna “Storie di Zona”, promossa da Lazio Faber Experience, un’associazione di rete sostenuta dalla Cna di Viterbo e Civitavecchia con finanziamenti della Regione Lazio. Questi eventi nascono con l’intento di valorizzare non solo i libri ma anche le realtà artigianali e culturali regionali, offrendo spazi suggestivi per incontri con autori e pubblico. La location scelta ospita eventi che uniscono la cultura letteraria con il patrimonio artigianale locale.
L’incontro vedrà Limardi dialogare con la giornalista Anna Wanda Folliero. Prima della presentazione, il pubblico potrà prendere parte a una degustazione di vini e prodotti tipici, curata proprio da Cna Viterbo e Civitavecchia, seguendo una formula che combina cultura e tradizione gastronomica direttamente legata al territorio. L’evento mette in risalto la sinergia tra racconti letterari e prodotti artigianali, con l’intento di creare un’esperienza completa e coinvolgente.
Il bacio del brigante: storia e mito nella maremma dell’800
Il romanzo di Limardi si addentra nella Maremma viterbese di fine Ottocento, un periodo di profondi cambiamenti sociali e culturali. La narrazione ruota attorno a Michele Pastorelli, un brigante noto come il “Re della macchia”. Questo personaggio, spietato ma dotato di una forte personalità, incarna la tensione tra la ribellione e la ricerca di giustizia propria dei ceti marginali dell’epoca. La sua figura viene messa a confronto con quella del maggiore Carcano, incaricato di catturarlo, creando un contrasto che rappresenta la sfida tra forze opposte.
La trama si sviluppa tra tradimenti, vendette e storie d’amore impossibili che delineano un quadro complesso e realistico del territorio e della società di allora. L’ambientazione si colloca in un’epoca in cui si intrecciano elementi di selvaggio e civilizzato, antico e moderno. La descrizione dei luoghi e delle vicende trasporta il lettore in scenari intensi, capaci di riflettere le tensioni di un’epoca di frontiera. L’autore restituisce così un racconto che supera il semplice romanzo storico e assume i tratti di una storia con ritmo quasi cinematografico.
Franco limardi tra narrazione e cultura cinematografica
Limardi non è solo romanziere, ma anche sceneggiatore e studioso di cultura cinematografica. La sua esperienza si riflette nella costruzione del romanzo, che si distingue per la tensione narrativa e la cura dei dettagli visivi e psicologici dei personaggi. Ogni evento e descrizione nel libro è pensata per rendere viva la scena e mettere in moto le emozioni del lettore, evocando un’ambientazione densa e coinvolgente. Il intreccio tra elementi storici e narrativa avviene in modo fluido, senza rallentare il ritmo.
L’autore sembra voler far percepire la Maremma ottocentesca non solo come un paesaggio fisico, ma come un luogo dove le vicende umane si intrecciano con i miti e le leggende della tradizione locale. Il personaggio di Michele Pastorelli, così come il suo antagonista, diventano simboli di un’epoca segnata dalla violenza e dalla lotta per il potere ma anche da aspirazioni e passioni profonde. La pluralità di temi e toni rende il romanzo adatto sia agli appassionati di storia che a chi ama i thriller storici.
Storie di zona e il rapporto tra libro, artigianato e territorio
“Storie di Zona” nasce da un progetto ideato da Dario Pontuale. L’obiettivo è creare un ponte tra la filiera del libro e le maestranze artigianali, dando voce ai racconti che nascono nella regione e alle tradizioni che li circondano. Questo festival culturale si propone quindi di mettere a fuoco le connessioni tra narrazione letteraria e saperi locali, offrendo occasioni di scambio e valorizzazione. Il programma prevede incontri con autori, degustazioni e momenti di confronto che coinvolgono diverse realtà territoriali.
La rassegna sottolinea quanto il racconto letterario possa diventare veicolo per conoscere il territorio in modo più profondo e sfaccettato. L’attenzione alle produzioni artigianali e al patrimonio gastronomico accompagna gli incontri e completa l’esperienza, facendo emergere le radici culturali della zona. La scelta di spazi come l’hub Lazio Artigiana, luogo simbolico di artigianato e cultura locale, evidenzia come il progetto intenda mettere in dialogo elementi diversi della tradizione regionale. Gli appuntamenti sono pensati per un pubblico interessato a scoprire nuove voci e a riscoprire il legame tra storia, narrazione e pratiche concrete.