Dolore oculare prolungato a Viterbo per ciglia in trichiasi risolto con intervento chirurgico
Un paziente di Viterbo racconta la sua esperienza con la trichiasi, una condizione oculare risolta grazie a un intervento chirurgico innovativo eseguito dai dottori Maurizio Perugini e Claudio Rinna.

A Viterbo, un paziente affetto da trichiasi ha trovato sollievo definitivo grazie a un intervento di correzione entropion eseguito da specialisti maxillofacciali, dopo anni di trattamenti inefficaci. - Unita.tv
a Viterbo, un paziente ha raccontato la propria esperienza con una condizione oculare chiamata trichiasi, caratterizzata dalla crescita anomala delle ciglia verso l’interno dell’occhio. questa situazione ha provocato fastidi e dolori per molti anni. dopo diversi tentativi con vari specialisti e trattamenti inefficaci, l’intervento chirurgico si è rivelato la soluzione risolutiva.
La trichiasi: un problema che colpisce la salute oculare
la trichiasi è una condizione in cui le ciglia crescono in direzione dell’occhio, causando irritazioni continue e spesso danni alla superficie oculare. il contatto delle ciglia con la cornea porta a infiammazioni, dolore e rischi di infezioni. nel racconto di questo paziente, la gestione era affidata a metodi temporanei come la rimozione manuale delle ciglia con pinzette, pratica dolorosa e inefficace a lungo termine.
Limiti delle soluzioni tradizionali
il problema è particolarmente delicato perché le soluzioni tradizionali come l’elettrocoagulazione o la blefaroplastica non sempre garantiscono la completa risoluzione del disturbo. in questo caso, nonostante vari tentativi con oculisti a Siena, Roma e Viterbo, il disagio è perdurato per anni, accompagnato da una qualità di vita compromessa a causa del continuo dolore oculare.
Un percorso difficile tra visitatori e tentativi medici
il paziente ha consultato più specialisti per curare il disturbo. le visite si sono svolte in città come Siena, presso l’ospedale oftalmico di Roma e anche a Viterbo, senza risultati definitivi. tra i trattamenti effettuati spiccano una elettrocoagulazione, destinata a eliminare le ciglia errate, e una blefaroplastica che avrebbe dovuto sistemare l’estetica e la funzionalità della palpebra.
tutti questi approcci medici non hanno soddisfatto le aspettative. il disagio non si è attenuato, e le recidive delle ciglia contro l’occhio hanno causato un tormento fisico continuo. la frustrazione è stata alimentata da una lunga serie di soluzioni temporanee e da una mancanza di risposte definitive nel corso delle visite e interventi.
La svolta a viterbo grazie a un intervento maxillofacciale
una svolta significativa è arrivata dopo aver incontrato il dottor Maurizio Perugini, specialista in chirurgia maxillofacciale presso il reparto S. Rosa di Viterbo. la conoscenza è nata in modo casuale, durante un intervento eseguito dal dottor Perugini su una figlia del paziente.
a quel punto il dottor Perugini ha valutato la situazione oculare, suggerendo un’operazione precisa chiamata correzione entropion. questa chirurgia mira a raddrizzare la palpebra quando presenta inversioni verso l’interno dell’occhio, risolvendo così il problema delle ciglia che danneggiano la superficie oculare.
Intervento congiunto di specialisti
l’intervento, realizzato insieme al dottor Claudio Rinna, direttore del reparto di chirurgia maxillofacciale, è stato completato con successo. la procedura ha eliminato definitivamente la crescita anomala delle ciglia e ha affrancato il paziente dall’uso costante di rimedi temporanei.
Ringraziamenti e miglioramento della qualità di vita
a seguito dell’intervento, il paziente ha espresso gratitudine verso i professionisti coinvolti, riconoscendo la competenza e la disponibilità del dottor Perugini e del dottor Rinna. la riconoscenza è estesa a tutto il reparto di chirurgia maxillofacciale presso l’ospedale S. Rosa di Viterbo.
adesso, libera dal tormento della trichiasi, la persona racconta di poter finalmente sorridere anche con gli occhi, senza il dolore e le fastidiose irritazioni che l’hanno accompagnata per anni. questa storia conferma l’importanza di un approccio medico attento e di una diagnosi accurata per risolvere condizioni spesso sottovalutate ma invalidanti.