Arresti domiciliari per il presunto promotore di un’associazione a delinquere tra frosinone e pontecorvo
Un uomo di 55 anni di Pontecorvo è stato arrestato per associazione a delinquere, riciclaggio e truffa, dopo un’indagine della Guardia di finanza e dei carabinieri che ha smantellato un gruppo criminale.

Un uomo di 55 anni di Pontecorvo è stato arrestato agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine internazionale su un’associazione per delinquere accusata di riciclaggio, truffa e altri reati economici, coordinata da Guardia di finanza e carabinieri. - Unita.tv
Un uomo di 55 anni di Pontecorvo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal gip di Cassino. L’operazione, condotta nella serata del 5 giugno 2025, ha coinvolto il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Frosinone e la compagnia dei carabinieri di Pontecorvo. L’uomo è sospettato di far parte insieme ad altri di un’associazione per delinquere, accusata di riciclaggio, autoriciclaggio, truffa e intestazione fittizia di beni.
Ricostruzione dell’operazione e arresto
L’indagine, iniziata nell’ottobre 2021, ha portato gli inquirenti a smantellare un gruppo criminale legato a diversi reati economici. Già lo scorso 30 maggio 2025, la stessa squadra aveva eseguito una perquisizione capillare, sequestrando società, attività commerciali e auto di lusso. Quell’intervento aveva coinvolto molti indagati, ma mancava ancora all’appello l’uomo poi arrestato il 5 giugno.
Gli investigatori avevano già avviato ricerche coordinate con forze straniere per individuarlo. Dopo l’arresto è stato sottoposto agli arresti domiciliari e rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei giorni a seguire è previsto un interrogatorio per chiarire il suo ruolo all’interno dell’associazione.
Dettagli sulle accuse e ambito territoriale dell’inchiesta
Le accuse riguardano, in particolare, la creazione e la gestione di un sodalizio dedito al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, sia a livello nazionale che internazionale. Il gruppo utilizzava società schermate con sedi legali e operative anche in paesi esteri come la Repubblica federale di Germania.
Le attività estese del gruppo spaziavano dalla provincia di Frosinone a diverse altre zone d’Italia. Questo coinvolgimento internazionale ha richiesto una collaborazione tra le forze di polizia italiane e le autorità straniere per monitorare flussi finanziari e individuare responsabilità penali.
Attività investigative e sequestro
Gli investigatori sono entrati in azione con perquisizioni in più luoghi, utilizzando accertamenti mirati su beni mobili e immobili. Il sequestro di aziende e auto di lusso ha bloccato capitali importanti attribuibili al gruppo criminale. L’obbiettivo era interrompere l’attività illegale e mettere in sicurezza beni utili alle indagini.
L’operazione ha richiesto tempo e coordinamento tra reparti specializzati della Guardia di finanza e dei carabinieri. Gli esiti evidenziano un’organizzazione con ruoli definiti e compiti specifici, tutte circostanze under accertamento dalla procura di Cassino.
Arresto come passaggio chiave
In questo contesto l’arresto dell’ultimo elemento ricercato rappresenta un passaggio fondamentale per chiudere il cerchio sui responsabili e seguire la pista delle responsabilità in modo concreto. La vicenda descrive un quadro di reati economici complessi, che hanno coinvolto non solo persone fisiche ma anche strutture societarie in diversi paesi.