Trenta ore di lavori socialmente utili e un anno senza stadi per il minore che ha insultato lamine yamal
La procura per i Minori ha sanzionato un ragazzo per insulti razzisti a Lamine Yamal durante il clasico tra Barcellona e Real Madrid, imponendo lavori socialmente utili e divieto d’accesso agli stadi.

La Procura per i Minori ha sanzionato con lavori sociali e un anno di divieto negli stadi un ragazzo responsabile di insulti razzisti a Lamine Yamal durante il 'clasico' Barcellona-Real Madrid, mentre la Liga conferma il suo impegno contro il razzismo nel calcio. - Unita.tv
La procura per i Minori ha disposto un provvedimento nei confronti del ragazzo identificato come uno degli autori degli insulti razzisti a Lamine Yamal, giovane ala del Barcellona, durante il ‘clasico’ di Liga tra Barcellona e Real Madrid del 26 ottobre 2024 allo stadio Bernabeu. La sanzione prevede trenta ore di lavori socialmente utili e il divieto di accesso a tutti gli stadi che ospitano competizioni ufficiali per un anno. La Liga ha comunicato ufficialmente la decisione, sottolineando l’impegno nel contrasto al razzismo nel calcio.
Il contesto dell’episodio avvenuto durante il clasico al bernabeu
Il 26 ottobre 2024, durante la partita tra Real Madrid e Barcellona, Lamine Yamal è stato vittima di insulti razzisti mentre giocava allo stadio Bernabeu. Yamal, giovane talento blaugrana, ha attirato purtroppo manifestazioni di odio da parte di alcuni spettatori. La denuncia della Liga si è concentrata su comportamenti discriminatori che violano le regole di rispetto e convivenza in campo e sugli spalti. È importante ricordare che il clasico rappresenta la sfida calcistica più seguita in Spagna e tra le più osservate a livello mondiale, motivo per cui ogni episodio di discriminazione assume grande rilievo mediale e sociale.
Le autorità preposte hanno avviato immediatamente un’indagine per individuare i responsabili di tali insulti. Dopo una ricognizione video e testimonianze raccolte in loco, l’identificazione del minorenne ha permesso di portare avanti misure giudiziarie rapide e mirate. La risposta delle istituzioni sportive e giudiziarie è stata decisa per dare un segnale forte contro ogni forma di razzismo dentro e fuori dal campo.
La sanzione disposta dalla procura per i minori e le conseguenze per il ragazzo
La Procura per i Minori ha deciso di imporre trenta ore di lavori socialmente utili al ragazzo coinvolto. Questa misura mira a far comprendere, attraverso il contributo concreto alla comunità, la gravità del gesto e la ripercussione dello stesso sulla vita degli altri individui. Accanto a questa punizione è stato imposto il divieto di accesso a tutti gli stadi italiani dove si svolgono gare di calcio ufficiali per la durata di un anno.
La richiesta avanzata dalla Liga, rappresentata dal presidente Javier Tebas, ha spinto per questa doppia sanzione. Il ragazzo dovrà inoltre chiedere scuse espresse e scritte a Lamine Yamal, gesto che rappresenta un passo verso la presa di coscienza e l’assunzione di responsabilità personale. Queste condizioni tendono a prevenire comportamenti simili da parte di altri spettatori e a sensibilizzare sul rispetto e il fair play.
Questa decisione si inserisce in un contesto più ampio di lotta al razzismo negli stadi, un fenomeno che continua a manifestarsi nonostante interventi severi e campagne di sensibilizzazione. La sanzione nei confronti del minore assume un valore simbolico ma, al tempo stesso, pratico nel tentativo di arginare la diffusione di gesti e linguaggi d’odio.
L’impegno della liga nella lotta contro il razzismo nel calcio
La Liga ha ribadito in un comunicato la determinazione nel combattere ogni manifestazione di razzismo e odio negli eventi sportivi. Questo episodio ha messo di nuovo in luce la necessità di interventi concreti e misure efficaci per evitare che simili comportamenti si ripetano. La nota ufficiale evidenzia la volontà di mantenere stadi e partite come spazi aperti allo sport e al rispetto reciproco.
L’organizzazione presieduta da Tebas, con il supporto delle istituzioni sportive e giudiziarie, continua a seguire con attenzione ogni segnalazione e atto che comprometta la convivenza civile nel calcio. Tutte le iniziative prese nel corso degli ultimi anni, dalle campagne educative alle sanzioni disciplinari, si basano sul principio che l’odio e le discriminazioni non trovino spazio nelle manifestazioni sportive.
Nuove iniziative e controlli futuri
Nei prossimi mesi, la Liga si prepara a mantenere alto il controllo sugli spalti e intensificare l’azione di prevenzione attraverso controlli e azioni di sensibilizzazione rivolte ai tifosi. Il caso di Lamine Yamal imprime un precedente che serve a segnalare che il razzismo avrà sempre risposte immediate e decise, anche quando coinvolge minori.