Tentativo di truffa ai danni di un lavoratore della bassa sabina: denunciata una donna per sostituzione di persona
I carabinieri di Casperia indagano su un tentativo di frode bancaria ai danni di un impiegato della Bassa Sabina, coinvolgendo una donna di 67 anni originaria della provincia di Torino.

I carabinieri di Casperia hanno denunciato una donna di 67 anni per tentata frode bancaria ai danni di un impiegato della Bassa Sabina, dopo un tentativo di modifica fraudolenta delle coordinate IBAN per dirottare lo stipendio. - Unita.tv
I carabinieri di casperia hanno concluso le indagini su un tentativo di frode bancaria ai danni di un impiegato residente nella bassa sabina. La vicenda ha coinvolto una donna di 67 anni, originaria della provincia di torino, accusata di aver cercato di modificare fraudolentemente le coordinate bancarie per ottenere indebitamente lo stipendio. L’episodio evidenzia la crescente attenzione necessaria nel riconoscere comunicazioni elettroniche sospette legate a operazioni finanziarie.
Come è nato il caso e la denuncia presentata
Il fatto ha preso avvio quando un uomo di 68 anni, dipendente di un’azienda locale, ha notato una mail sospetta nella propria casella di posta elettronica. In quella comunicazione, era contenuta una richiesta di modifica del codice IBAN destinato all’accredito mensile dello stipendio. L’uomo non ha dato seguito alla richiesta e ha subito avvisato l’azienda, temendo un tentativo di truffa. Dopodiché si è rivolto ai carabinieri della stazione di casperia per sporgere denuncia formale.
La tempestività della reazione ha evitato che la frode si concretizzasse, ma ha portato all’avvio delle indagini da parte dei militari, chiamati a verificare la natura e gli autori di questo tentativo di inganno.
Le indagini e l’individuazione della presunta responsabile
I carabinieri hanno seguito le tracce del codice IBAN segnalato nella richiesta fraudolenta e sono riusciti a risalire alla titolare del conto su cui si puntava a dirottare la somma. Si tratta di una donna classe 1957, con precedenti penali e residente nella provincia di torino. Gli accertamenti hanno confermato che l’IBAN indicato non apparteneva al dipendente né all’azienda ma a terzi estranei all’impresa.
L’ipotesi di reato accertata dalla procura riguarda la sostituzione di persona e la tentata truffa ai danni del lavoratore. Per ora la donna è stata denunciata a piede libero, in attesa del completamento delle indagini e della valutazione dei magistrati.
I consigli dei carabinieri per evitare truffe simili
L’episodio ha spinto l’arma dei carabinieri a ricordare ai cittadini di non sottovalutare mai richieste di modifiche dati provenienti da canali non confermati. Se arrivano comunicazioni insolite riguardo a dati bancari, stipendi o cose simili, meglio verificare direttamente presso l’azienda o rivolgersi subito al 112 o al comando locale delle forze dell’ordine.
Le truffe con sostituzione di persona sfruttano proprio la confusione generata da mail o messaggi con dettagli precisi ma falsificati. Prestare attenzione a dettagli come mittenti verificati, richieste di conferme tramite canali ufficiali e tempi di invio può salvare da episodi di truffa. La segnalazione tempestiva alle forze dell’ordine aiuta a bloccare i responsabili e prevenire ulteriori danni.
Stato attuale delle indagini
Le indagini restano aperte e la giustizia valuterà responsabilità e ulteriori sviluppi del caso su quanto emerso finora.