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Studio internazionale coordina l’istituto regina elena per nuove terapie su carcinoma polmonare avanzato

Uno studio internazionale guidato dall’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma propone un innovativo metodo terapeutico per pazienti con carcinoma polmonare avanzato, migliorando le possibilità di cura.

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Uno studio internazionale guidato dall’Istituto Regina Elena di Roma ha sviluppato un nuovo trattamento per il carcinoma polmonare avanzato, migliorando la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti non operabili grazie a una collaborazione tra centri italiani e americani. - Unita.tv

La ricerca sul carcinoma polmonare ha fatto un passo avanti significativo grazie a uno studio internazionale guidato dall’istituto nazionale tumori regina elena di roma. La collaborazione coinvolge centri di eccellenza italiani e statunitensi e propone un metodo terapeutico innovativo per pazienti con tumore polmonare in stadio avanzato e non operabili. Questa nuova prospettiva è stata pubblicata su JAMA Oncology, una delle riviste più rispettate nel campo medico.

La collaborazione tra istituti italiani e americani per lo studio sul carcinoma polmonare

Il progetto ha visto un coordinamento diretto dell’istituto regina elena, mettendo insieme competenze di centri prestigiosi come il dana-farber cancer institute di boston e il memorial sloan kettering cancer center di new york. La ricerca ha considerato 112 pazienti con carcinoma polmonare avanzato. Di questi, tre quarti sono stati sottoposti a interventi chirurgici, con una sopravvivenza libera da malattia superiore a 52 mesi, un dato significativo per questa categoria di malati.

Un approccio integrato tra istituzioni italiane e americane

Questa ricerca dimostra l’efficacia di un approccio integrato tra istituzioni italiane e americane, potenziando le possibilità di cura in pazienti fino a ora considerati non operabili. L’innovazione terapeutica messa a punto punta a migliorare il controllo della malattia e prolungare la qualità della vita dei pazienti affetti da forme avanzate del carcinoma polmonare.

Il ruolo dei centri romani nella rete di ricerca oncologica

L’istituto regina elena ha lavorato a stretto contatto con altri importanti centri accademici e ospedalieri della capitale. Tra questi figurano la chirurgia toracica del policlinico universitario sapienza – sant’andrea, la divisione di pneumologia interventistica della fondazione policlinico universitario agostino gemelli, e la radioterapia oncologica dell’università campus bio-medico.

Integrazione di competenze cliniche e tecnologiche

Questa rete di specialisti e strutture ha permesso di integrare competenze cliniche e tecnologiche avanzate, accelerando il passaggio dalle scoperte scientifiche alla pratica clinica quotidiana. Il modello di collaborazione adottato ribadisce la centralità di un lavoro condiviso per affrontare i tumori complessi, offrendo nuove risposte laddove le opzioni terapeutiche erano finora limitate.

L’importanza della ricerca oncologica per la sanità del lazio

Il presidente della regione lazio, francesco rocca, ha sottolineato come questo studio rappresenti un traguardo di cui andare fieri. Ha evidenziato il contributo dei professionisti sanitari che ogni giorno si impegnano per far crescere la qualità della sanità regionale. L’investimento nella ricerca, ha ribadito, porta benefici concreti ai pazienti grazie alla rapida applicazione clinica dei risultati.

Rilancio scientifico e futuro della lotta oncologica

Il lavoro svolto in questi anni conferma anche il valore scientifico dell’istituto regina elena, rilanciando il lazio come punto di riferimento per la lotta oncologica a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo resta quello di offrire cure più efficaci e personalizzate, con un’attenzione particolare alle situazioni più complesse, portando avanti una vera sfida contro uno dei tumori più difficili da affrontare.