Scoperta e visite guidate nella villa romana di pian d’arcione tra tarquinia e montalto di castro
Un’importante villa romana è stata scoperta a Pian d’Arcione, tra Tarquinia e Montalto di Castro. Visite guidate organizzate da Enel Green Power e soprintendenza per esplorare il sito archeologico.

Scoperta tra Tarquinia e Montalto di Castro, la villa romana di Pian d’Arcione, emersa durante lavori per un impianto agrivoltaico, sarà aperta a visite guidate per far conoscere il patrimonio archeologico e il dialogo tra storia antica e tecnologie sostenibili. - Unita.tv
Un ritrovamento archeologico di rilievo emerge tra le colline che separano Tarquinia da Montalto di Castro, nei pressi dell’antica via Aurelia. La soprintendenza insieme a Enel Green Power stanno organizzando visite per far conoscere i resti di una grande villa romana, scoperta durante i lavori per l’impianto agrivoltaico di Pian d’Arcione. Questo appuntamento offre un’occasione rara per vedere da vicino le vestigia di un passato agricolo, raccontato anche attraverso le tecnologie che guardano al futuro.
Il contesto del ritrovamento e la posizione geografica
I lavori per realizzare un impianto agrivoltaico hanno portato alla luce i resti di una villa romana sulle prime propaggini collinari tra Tarquinia e Montalto di Castro. La posizione è strategica, perché sorge vicino a quella che fu un’importante via di comunicazione dell’antichità, la via Aurelia, che corre parallela al mar Tirreno. Scoprire questa villa offre un contributo significativo per la conoscenza delle attività rurali di Roma antica in questa zona. I siti come questo sono rari perché spesso non occorre molto a cancellare tracce così antiche.
La villa presenta una parte rustica ben sviluppata, segno di attività agricole organizzate. Questi insediamenti erano motore della vita economica di quell’epoca e rappresentano il legame diretto tra la civiltà romana e la terra. Il ritrovamento crea un dialogo tra antichità e modernità, rimarcando come il territorio continui ad essere plasmato dall’uomo, anche oggi con fonti energetiche rinnovabili.
Organizzazione delle visite guidate per il pubblico
Per permettere di esplorare questo sito, la soprintendenza insieme a Enel Green Power ha fissato tre visite guidate nel pomeriggio. Le partenze saranno alle 17:00, 17:45 e 18:30, con ritrovo presso il site camp dell’impianto agrivoltaico a Pian d’Arcione. La scelta oraria consente di visitare la villa con luce naturale ma senza il caldo intenso della giornata.
L’accesso è regolato per preservare il sito e garantire sicurezza: ogni turno accetterà massimo 15 persone. La partecipazione richiede prenotazione obbligatoria via mail, indirizzata alla soprintendenza di Tarquinia. L’organizzazione consiglia scarpe chiuse e comode, adeguate a un percorso all’aperto e su terreno irregolare. La presenza degli archeologi offre la possibilità di approfondire ogni aspetto legato alla scoperta e allo scavo, accompagnando i visitatori nella comprensione della struttura e delle attività svolte nella villa.
Il valore storico e culturale del sito nel territorio laziale
La villa romana di Pian d’Arcione rappresenta una testimonianza concreta della vita rurale in epoca romana in un’area che oggi appartiene alla provincia di Viterbo. Il sito integra la conoscenza della storia locale, arricchendo l’insieme dei ritrovamenti archeologici nei dintorni di Tarquinia, nota per importanti testimonianze etrusche e romane.
La zona ha visto nei secoli un continuo insediamento umano grazie alla sua posizione favorevole, fra mare e terra fertile. Ogni elemento della villa fornisce dati utili per capire l’organizzazione economica e sociale di quel passato. In più, ospitare un’iniziativa che mette a confronto archeologia e produzioni energetiche rinnovabili significa aprire un discorso contemporaneo sulle sfide dell’ambiente e della conservazione del patrimonio.
Visitare questo luogo oggi è anche un modo per prendere coscienza della continuità storica del territorio, dove tracce di vita antica convivono con progetti innovativi. L’evento richiama attenzione sulla necessità di salvaguardare e valorizzare l’eredità materiale e immateriale di questa porzione di Lazio.
Modalità pratiche per partecipare e consigli utili
Chi desidera partecipare deve inviare una mail di prenotazione all’indirizzo indicato dalla soprintendenza di Tarquinia. La scelta dei gruppi ridotti garantisce un’esperienza più coinvolgente e la possibilità di interagire con gli archeologi. La visita, infatti, non è solo una passeggiata ma un’occasione per conoscere dettagli e peculiarità del sito direttamente da chi lo studia.
Si raccomanda di indossare scarpe chiuse adatte a camminare su terreni non pianeggianti e abbigliamento comodo. L’area è all’aperto e predomina il terreno naturale. L’evento è gratuito, ma richiede il rispetto delle regole, per mantenere la sicurezza e la conservazione dell’area. Sul posto si trova il site camp di Enel Green Power, punto di partenza e ritrovo per le visite.
Questa iniziativa testimonia l’interesse che sta suscitando il dialogo fra archeologia e tecnologie energetiche in Italia. Non mancano altre occasioni simili, ma il caso di Pian d’Arcione si distingue per la combinazione tra ritrovamenti importanti e l’attenzione verso strategie sostenibili. Arrivare a toccare con mano la villa romana regala lo spaccato di una vita passata che continua a influenzare il presente.