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Medico di viterbo coinvolta in due processi paralleli: stalking e ritardo nella perizia da lei redatta

Una psichiatra forense dell’ASL di Viterbo è coinvolta in due procedimenti giudiziari: parte offesa per stalking e lesioni, e imputata per ritardo nella consegna di una perizia.

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Una psichiatra forense dell’ASL di Viterbo è coinvolta in due processi paralleli: vittima di stalking da parte di un agente penitenziario e imputata per ritardo nella consegna di una perizia, con entrambe le vicende che influenzano la sua vita personale e professionale. - Unita.tv

Una dottoressa della ASL di Viterbo, psichiatra forense di professione, si trova coinvolta in due procedimenti giudiziari distinti ma collegati. Da un lato è parte offesa in un caso di stalking e lesioni aggravate, dall’altro è imputata per il ritardo nella consegna di una perizia affidatale dal tribunale. I due processi si svolgono in contemporanea e raccontano la complessità di una vicenda personale e professionale intrecciata.

La vicenda personale e l’accusa di stalking

Nel corso del 2024, la dottoressa ha denunciato un agente della polizia penitenziaria per stalking e lesioni. La denuncia è stata sporta il 16 settembre scorso, dopo che l’uomo avrebbe più volte minacciato e aggredito la donna fisicamente. Secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte, la relazione sentimentale tra i due si era trasformata in una situazione di forte disagio e pericolo per la donna.

Gli episodi di violenza si sarebbero verificati in due occasioni rilevanti: durante il compleanno della psichiatra e poco prima delle festività natalizie del 2021.

La testimonianza della madre

La madre della dottoressa ha raccontato in aula di come la figlia sia stata profondamente segnata da questa esperienza, manifestando problemi di salute e un evidente malessere psicologico. Queste condizioni avrebbero inciso non solo nella sua vita privata ma anche nella sua attività lavorativa. L’avvocato della difesa dell’imputato ha seguito il processo che si svolge davanti al giudice Caterina Mastropasqua.

Il procedimento per il ritardo nella perizia forense

Parallelamente, la stessa dottoressa è imputata in un altro procedimento davanti al tribunale di Viterbo. In questo caso, l’accusa riguarda il mancato rispetto dei tempi di consegna di una perizia affidatale nell’ambito di un procedimento giudiziario delicato.

Nel corso del dibattimento, la difesa ha presentato certificati medici che documentano un periodo di prolungata impossibilità a lavorare. Tali certificazioni coprono un arco temporale di circa dieci mesi tra giugno e dicembre 2021, periodo in cui sono ricaduti gli episodi di stalking e le aggressioni.

Le parti coinvolte nel processo

Il processo, seguito dall’avvocato Marco Valerio Mazzatosta per la parte civile e dalla difesa rappresentata da Claudia Polacchi, si è riaperto con l’audizione della madre della psichiatra. Il collegio giudicante è presieduto dal giudice Francesco Oddi.

Le testimonianze hanno cercato di spiegare come le difficoltà personali abbiano condizionato il lavoro della dottoressa senza tuttavia assolverla automaticamente dalle responsabilità professionali.

Prossime udienze e implicazioni legali

I due procedimenti si svolgeranno in parallelo e sono fissati per riprendere il prossimo luglio. Il caso di stalking coinvolge questioni penali rilevanti come la tutela dalla violenza e dalla persecuzione. L’altro processo tratta della responsabilità professionale in situazioni di stress e malattia, un tema di difficile gestione nelle professioni sanitarie.

I giudici dovranno valutare le testimonianze e la documentazione medica per stabilire eventuali colpe e condotte illecite.

Lo stato attuale della situazione

Ad oggi, la dottoressa resta tutelata dalla presunzione di innocenza, principio fondamentale sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana. Nessuna sentenza definitiva ha modificato la sua posizione nei due casi.

Resta centrale la valutazione dei fatti, consumati tra il 2021 e il 2024, che hanno avuto ripercussioni sulla sfera privata, lavorativa e giudiziaria della psichiatra. Gli sviluppi di questi procedimenti saranno seguiti con attenzione anche per il loro riflesso sul modo in cui la giustizia italiana affronta casi di abusi e responsabilità medica.