L’associazione maruzza liguria organizza un pellegrinaggio sulla via francigena da viterbo a roma per il giubileo 2025
L’associazione Maruzza Regione Liguria organizza un pellegrinaggio da Viterbo a Roma lungo la Via Francigena dal 16 al 20 giugno 2025, per sensibilizzare sulle cure palliative pediatriche e promuovere solidarietà.

L’associazione Maruzza Regione Liguria organizza un pellegrinaggio da Viterbo a Roma lungo la Via Francigena dal 16 al 20 giugno 2025, unendo spiritualità e sensibilizzazione sulle cure palliative pediatriche, con il sostegno di famiglie, volontari e istituzioni. - Unita.tv
L’associazione Maruzza Regione Liguria ha pianificato un pellegrinaggio da Viterbo fino a Roma lungo la Via Francigena, in vista dell’Anno Giubilare del 2025. Questo percorso si svolgerà dal 16 al 20 giugno e si propone di coniugare un appuntamento spirituale con la sensibilizzazione sulle cure palliative pediatriche. All’arrivo, in piazza San Pietro, sono previsti momenti di fraternità per le famiglie coinvolte.
Come sarà il percorso del pellegrinaggio
Il gruppo di partecipanti partirà da Viterbo lunedì 16 giugno e camminerà per cinque giorni consecutivi, attraversando Sutri e Campagnano di Roma, prima di raggiungere Roma venerdì 20, con arrivo previsto in piazza San Pietro. Qui si uniranno alle famiglie delle associazioni in attesa, per poi attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro, un gesto simbolico previsto per l’Anno Giubilare 2025.
Un antico cammino con un messaggio moderno
Il tragitto lungo la Via Francigena segue un antico cammino di pellegrinaggio. L’iniziativa sfrutta questa tradizione per consegnare un messaggio attuale legato al sostegno e alla cura dei bambini con patologie gravi. I partecipanti affronteranno sentieri e tappe storiche, vivendo così un’esperienza diretta, che non solo ha valore religioso ma anche sociale.
Il significato e gli obiettivi del progetto “in cammino per la cura”
Il progetto, battezzato “In cammino per la cura”, guarda a due principali obiettivi. Primo, far conoscere l’importanza delle cure palliative pediatriche, una pratica medica ancora poco diffusa che mira ad alleviare il dolore e migliorare la qualità di vita dei bambini affetti da malattie gravi. Secondo, offrire alle famiglie coinvolte un momento di sollievo, lontano dalla routine quotidiana, per condividere esperienze di solidarietà e supporto reciproco.
L’associazione Maruzza intende mettere in luce questo ambito sanitario spesso sottovalutato, mostrando come la comunità possa fare la differenza attraverso progetti concreti. Questi giorni di cammino diventano, dunque, anche un’occasione di incontro umano e di rafforzamento dei legami tra le famiglie e chi, ogni giorno, si occupa di questi piccoli pazienti.
Il gruppo dei partecipanti: camminatori e volontari
Il pellegrinaggio vedrà la partecipazione di un gruppo eterogeneo, chiamato “Soci Camminatori”. Tra loro ci saranno papà di bambini assistiti dall’associazione, personale sanitario che opera nel “Guscio dei Bimbi”, oltre ai volontari attivi nel progetto. Completa questo gruppo un sacerdote della diocesi di Chiavari, che accompagna spiritualmente i camminatori.
Questa composizione mista sottolinea l’intreccio tra assistenza professionale, esperienza familiare e sostegno spirituale all’interno dell’iniziativa. Il cammino si configura come un momento collettivo di condivisione di impegno, emozioni e speranze intorno al tema delle cure pediatriche palliative.
Un intreccio di persone e ruoli
“Il cammino è un’occasione per vivere insieme impegno e speranze, unendo solidarietà e spiritualità”, affermano gli organizzatori.
Il sostegno delle istituzioni e il coinvolgimento di associazioni
L’iniziativa ha ricevuto patrocinio e appoggio da diverse realtà. Tra queste figurano i comuni di Viterbo, Sutri e Campagnano di Roma, l’arcidiocesi di Genova, la diocesi di Chiavari, l’Istituto Gaslini e la Fondazione Maruzza. Anche l’Associazione Europea delle Vie Francigene ha dato il suo contributo, evidenziando l’importanza culturale del cammino.
Sul versante operativo collaborano varie associazioni locali e nazionali, tra cui Amici della Via Francigena di Viterbo, Eta Beta, Angsa, Sorrisi che nuotano, Viterbo con Amore e gruppi di clown di Roma, Viterbo e Genova. Questi sodalizi offrono supporto logistico, animazione e accompagnamento durante la camminata fino a Roma.
Un evento collettivo e multidimensionale
Questo ampio coinvolgimento di enti e gruppi testimonia il carattere collettivo dell’iniziativa, che trova terreno di condivisione oltre il solo ambito associativo per abbracciare istanze comunitarie, culturali e spirituali. L’organizzazione riesce così a mettere insieme risorse diverse in un evento che vuole lasciare un segno concreto.