La fondazione onesight essilorluxottica porta le giornate della vista alla Garbatella per il Giubileo 2025
La fondazione OneSight EssilorLuxottica organizza a Roma, nel quartiere Garbatella, cliniche oculistiche gratuite per persone in difficoltà, offrendo assistenza visiva e formazione ai giovani medici.

La fondazione OneSight EssilorLuxottica ha organizzato a Roma, nel quartiere Garbatella, visite oculistiche gratuite e distribuzione di occhiali a persone in difficoltà, coinvolgendo istituzioni, medici e associazioni locali nell’ambito delle Giornate della Vista per il Giubileo 2025. - Unita.tv
La fondazione OneSight EssilorLuxottica prosegue il suo impegno sul territorio romano dedicato al Santo Giubileo 2025 organizzando una nuova tappa delle Giornate della Vista nel quartiere della Garbatella. L’iniziativa offre visite oculistiche gratuite e occhiali a persone in difficoltà sociale o sanitaria, permettendo un accesso diretto a cure visive essenziali. Tra il 9 e il 20 giugno si è svolta una clinica temporanea presso la Casa della Città, spazio messo a disposizione dal Comune di Roma, coinvolgendo quasi 700 persone svantaggiate.
La clinica temporanea alla garbatella e il progetto di assistenza visiva
Dal 9 al 20 giugno 2025 la Casa della Città nel quartiere Garbatella di Roma ha ospitato la seconda clinica del programma giubilare promosso da OneSight EssilorLuxottica. Qui quasi 700 persone in condizioni di povertà o disagio sociale hanno ricevuto visite oculistiche gratuite e occhiali, senza alcun costo. Questo progetto di salute visiva percorre l’Italia da tre anni, offrendo supporto a chi non potrebbe permettersi cure adeguate.
Team medico e formazione dei giovani specialisti
Per questa tappa, il team medico è stato coordinato dal professor Leopoldo Spadea, direttore della U.O.C. Oftalmologia del Policlinico Umberto I di Roma. Medici oculisti e ortottisti hanno effettuato screening visivi assicurando un’assistenza specializzata. Il progetto valorizza anche l’esperienza pratica per i giovani medici, a cui viene richiesto di intervenire con attenzione verso pazienti fragili, consolidando un approccio medico che lega cura a responsabilità sociale.
Questa iniziativa mantiene infatti un duplice scopo: garantire cure visive alle fasce meno abbienti e creare momenti formativi per il personale sanitario, rafforzando la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e dell’accesso alle cure anche in situazioni complesse.
Ruolo del comune di roma e coinvolgimento delle istituzioni pubbliche
La Casa della Città, spazio rinnovato messo a disposizione dall’assessorato al patrimonio e alle politiche abitative di Roma Capitale, ha fatto da cornice a questa nuova fase del progetto. Tobia Zevi, assessore al patrimonio e politiche abitative del Comune di Roma, ha sottolineato come gli spazi pubblici debbano trasformarsi in luoghi vivi e accessibili per tutti, accolti nella comunità. “Ospitare la clinica OneSight si inserisce in questa visione di patrimonio pubblico come strumento per favorire equità e inclusione.”
L’iniziativa ha raccolto anche il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresentato da Romolo De Camillis, che ha evidenziato il valore di occasioni capaci di sostenere persone fragili in modo concreto, permettendo loro di recuperare il bene della vista. Anche il Ministero della Salute ha mostrato appoggio, tramite le parole del sottosegretario Marcello Gemmato.
Assistenza di prossimità e collaborazione tra istituzioni
Gemmato ha descritto le giornate OneSight come esempio di assistenza di prossimità, “un modello che porta le cure vicino al paziente.” Ha sottolineato la collaborazione tra istituzioni, volontariato e professionisti sanitari, fondamentale per garantire la salute a chi vive situazioni vulnerabili.
Risultati raggiunti e progetti per il giubileo 2025
La fondazione OneSight EssilorLuxottica ha affidato a Andrea Rendina, segretario generale, il compito di raccontare i frutti del percorso sin qui realizzato. La seconda clinica dedicata alla vista è stata idealmente rivolta a Papa Francesco, in omaggio alle parole e all’ispirazione ricevuta a gennaio durante un incontro con il pontefice.
Il programma giubilare ha già fornito oltre mille occhiali e indirizzato quattrocento pazienti verso approfondimenti clinici, cifre che riflettono l’impatto concreto dell’iniziativa. L’obiettivo fissato per il 2025 prevede due mila visite oculistiche e circa 1500 occhiali donati, con la volontà di migliorare la qualità della vita di persone che senza questo intervento sarebbero rimaste senza cure.
Un anno cruciale per roma e la salute visiva
Questa offerta sanitaria gratuita prosegue quindi combinando prevenzione, assistenza e donazione di strumenti visivi per rompere barriere economiche. Il progetto si inserisce in un anno cruciale per la città di Roma, con il Santo Giubileo che si accompagna a programmi sociali dedicati alla cura e all’inclusione.
Presentazione dell’iniziativa e partenariato locale
La presentazione ufficiale della tappa garbatellese è avvenuta presso la Casa della Città alla presenza di autorità politiche e istituzionali. Oltre all’assessore Tobia Zevi e al sottosegretario del ministero della Salute Marcello Gemmato, hanno partecipato Alessandra Aluigi, assessora del Municipio VIII per politiche sociali e sanità, e Romolo De Camillis per il ministero del Lavoro.
Il progetto si fonda anche su collaborazioni con associazioni territoriali, tra cui Caritas, Comunità di San’Egidio, Croce Rossa italiana e Per un mondo migliore. Questi partner garantiscono una rete di supporto per raggiungere persone fragili, organizzare l’accoglienza e accompagnare i visitatori nel percorso sanitario.
La partecipazione di questi enti conferma la dimensione collettiva della campagna, che si segnala non solo per servizi offerti ma per la capacità di mobilitare risorse umane e sociali con obiettivi condivisi di tutela della salute.
Le Giornate della Vista proseguono così, espandendo la loro attività nel tessuto cittadino romano e preparando altre tappe che continueranno a offrire visite specialistiche e occhiali a chi vive un disagio visivo e sociale.