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Incendio nella sede agraria dell’Unitus non ferma test di ingresso previsti a giugno

L’università della Tuscia conferma i test d’ingresso nonostante l’incendio al campus di agraria, mentre Viterbo si mobilita per sostenere la ricostruzione e annulla il carnevale estivo.

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L’Università della Tuscia conferma il regolare svolgimento dei test d’ingresso nonostante l’incendio che ha gravemente danneggiato il campus di Agraria a Viterbo. La città si mobilita in solidarietà, con iniziative per sostenere la ricostruzione dei laboratori distrutti. - Unita.tv

L’università della Tuscia ha confermato il regolare svolgimento delle prove d’ingresso per tutti i corsi ad accesso libero e per il corso a numero programmato di tecniche per la bioedilizia, nonostante l’incendio devastante che ha colpito la sede del campus di agraria mercoledì scorso. Le attività accademiche, quindi, proseguono regolarmente a fronte della crisi causata dal rogo. Nel frattempo, la città di Viterbo ha mostrato una forte mobilitazione per sostenere l’ateneo nella fase di ricostruzione.

Test di ingresso confermati: date e modalità dopo l’incendio

La sessione di test d’ingresso programmata per giugno si terrà regolarmente domani, come deciso dall’università. Le prove riguarderanno tutti i corsi con accesso libero e il corso di laurea in tecniche per la bioedilizia, che invece prevede l’accesso a numero chiuso. Questa scelta sottolinea la volontà dell’ateneo di non interrompere il percorso accademico degli studenti, nonostante le difficoltà causate dall’incendio che ha interessato la struttura del Campus di Agraria.

Danni al campus e conseguenze

Il rogo, sviluppatosi nel pomeriggio di mercoledì, ha danneggiato in modo grave i laboratori del secondo piano, utilizzati da due dipartimenti chiave: Dibaf e Dafne. La perdita dei macchinari e delle attrezzature, molti dei quali rinnovati recentemente grazie ai fondi del Pnrr, rappresenta un duro colpo per la ricerca e le attività scientifiche. Tuttavia, nessun ferito è stato registrato, anche grazie alla tempestività con cui è stato evacuato l’edificio.

Il mantenimento delle date previste per gli esami di ammissione conferma l’impegno dell’università nel garantire continuità didattica e servizi agli studenti, nonostante le condizioni avverse.

La solidarietà della città e la rinuncia al carnevale estivo

La comunità di Viterbo si è mobilitata attorno all’università, manifestando solidarietà nei confronti degli studenti e del personale colpiti dall’incendio. Proprio per rispetto a questa situazione, gli organizzatori hanno deciso di annullare l’edizione estiva del carnevale, prevista per il 27 giugno.

Lucio Matteucci, responsabile dell’evento, ha spiegato in conferenza stampa a palazzo dei Priori come la scelta sia nata dall’idea che “non sia opportuno ballare sulle ferite di una città che sta affrontando una prova delicata.” La sindaca Chiara Frontini ha pubblicamente condiviso e sostenuto questa decisione.

I fondi già raccolti per il carnevale, qualche migliaio di euro, saranno destinati alla ricostruzione dei laboratori distrutti nel rogo. Si sta valutando, inoltre, l’ipotesi di organizzare un concerto benefico con il cantante Marco Mengoni nello stadio Rocchi, per raccogliere ulteriori risorse. Questa iniziativa rappresenterebbe un’occasione per la comunità di unirsi nella ricostruzione e nel rilancio delle attività accademiche.

Testimonianza del professor vannini

Andrea Vannini, professore ordinario al Dipartimento di scienze agrarie, forestali e ambientali , ha fornito una testimonianza diretta sull’incendio. Giovedì mattina, mentre si trovava con gli studenti nel bosco per un’esercitazione, ha ricevuto la notizia del fumo visibile dal tetto dell’edificio. Nel giro di pochi minuti, il rogo ha completamente avvolto la struttura.

Vannini ha sottolineato che l’edificio ospitava laboratori essenziali per la didattica e la ricerca, compresi quelli del Dafne. All’interno erano conservati macchinari dal valore di centinaia di migliaia di euro, rinnovati recentemente anche grazie ai finanziamenti del Pnrr. La perdita rappresenta un duro colpo per l’attività scientifica e la formazione pratica.

“Nonostante la gravità dell’evento, il fatto che nessuno sia rimasto ferito ha evitato conseguenze peggiori.” L’ateneo dovrà ora concentrarsi sulla ricostruzione delle strutture e sul recupero del materiale danneggiato, per ritornare a offrire agli studenti gli strumenti necessari.

Prospettive per la ricostruzione e gestione dell’emergenza

Dopo l’incendio, l’università della Tuscia ha messo in campo diverse azioni per limitare l’interruzione dell’attività accademica. Si parla dell’ipotesi di spostare temporaneamente le attività in strutture prefabbricate o in altri spazi disponibili, in modo da non perdere altro tempo prezioso per gli studenti.

La scelta di mantenere la data dei test di ingresso va letta anche in questa direzione: l’ateneo vuole garantire il regolare avvio dei corsi per il prossimo anno accademico. È possibile che nei prossimi giorni verranno comunicati aggiornamenti sulle modalità organizzative per ospitare le attività didattiche, soprattutto quelle pratiche legate ai laboratori.

La mobilitazione della città testimonia il radicamento dell’università nella comunità locale, che ha iniziato un percorso di sostegno concreto alla ricostruzione. L’attenzione si concentra ora sul recupero delle attrezzature danneggiate e sulla prevenzione di ulteriori incidenti, oltre che sulla pianificazione di iniziative per il rilancio.