Incendio al dipartimento di agraria dell’università della Tuscia: indagini in corso per chiarire le cause del rogo
Un incendio ha danneggiato la facoltà di agraria dell’università della Tuscia a Viterbo, avviando un’indagine per accertare le cause e le responsabilità legate all’incidente durante lavori di manutenzione.

Un incendio durante lavori di manutenzione ha danneggiato parzialmente la facoltà di agraria dell’Università della Tuscia a Viterbo. Le autorità hanno avviato un’indagine per accertare cause e responsabilità, mentre l’edificio resta chiuso per verifiche e messa in sicurezza. - Unita.tv
Un incendio ha parzialmente distrutto l’edificio della facoltà di agraria all’università della Tuscia a Viterbo, provocando danni a materiali di studio e ricerche accumulate in anni di lavoro. Le autorità hanno avviato un’indagine approfondita per definire l’origine e le responsabilità dell’incidente avvenuto durante alcuni lavori di manutenzione sul tetto della struttura.
Le dinamiche dell’incendio sul tetto della facoltà
Il 4 giugno 2025 un incendio è scoppiato nel tardo pomeriggio sul tetto dell’edificio della facoltà di agraria durante operazioni di impermeabilizzazione e coibentazione. Questi lavori, per i quali erano state utilizzate bombole e attrezzature specifiche, hanno visto una scintilla innescare le fiamme che si sono propagate rapidamente, danneggiando seriamente una porzione della struttura.
Interventi degli specialisti e sopralluogo
Sul luogo dell’incidente, nel giorno successivo, sono intervenuti gli specialisti della procura di Viterbo, con il consulente tecnico nominato dalla procuratrice facente funzioni Paola Conti, accompagnati da polizia, vigili del fuoco e ispettori della Asl per la sicurezza sul lavoro. Durante il sopralluogo sono state recuperate una bombola bruciata e quattro estintori. Gli inquirenti stanno cercando di capire se la scintilla sia partita proprio da quella bombola o da qualche altro strumento. Le verifiche puntano anche a stabilire se la bombola abbia contribuito ad accelerare la diffusione delle fiamme. Resta da accertare se gli operai presenti abbiano tentato di spegnere l’incendio utilizzando gli estintori trovati.
Le ripercussioni sulla comunità e primo quadro investigativo
Il rogo si è sviluppato in prossimità di abitazioni civili, scatenando preoccupazione fra i residenti del quartiere attorno all’università. Nonostante l’entità del danno, al momento non risultano persone indagate. La procura ha aperto un fascicolo per incendio colposo contro ignoti, raccogliendo già alcune testimonianze e documenti rilevanti per le indagini.
Gli operai che erano al lavoro al momento del rogo sono stati ascoltati nelle scorse ore, ma non ci sono ancora contestazioni dirette. Le autorità continueranno ad approfondire ogni aspetto, dalla dinamica dell’incendio agli strumenti utilizzati, per ricostruire con precisione la sequenza dei fatti e valutare eventuali responsabilità penali o amministrative.
La presenza della procura e delle forze dell’ordine
La presenza congiunta di polizia, vigili del fuoco e ispettori della Asl sottolinea la complessità dell’indagine e l’attenzione rivolta sia alle cause tecniche dell’incendio sia agli aspetti di sicurezza sul lavoro.
L’importanza del controllo sulla sicurezza nei cantieri universitari
Questo episodio mette in evidenza la necessità di controlli rigorosi durante interventi di manutenzione in ambienti come le università, dove la concentrazione di materiali e attrezzature di lavoro richiede particolare attenzione alle norme antincendio. La presenza della Asl accanto ai vigili e alla polizia sottolinea l’interesse prioritario nel garantire sicurezza e tutela della salute sul luogo di lavoro.
I prossimi giorni saranno cruciali per acquisire nuovi elementi sul rogo e definire le procedure da adottare per evitare rischi simili in futuro, soprattutto in strutture pubbliche dedicate a didattica e ricerca. Nel frattempo, la facoltà di agraria resta chiusa per le necessarie verifiche strutturali e per mettere in sicurezza l’area coinvolta dal fuoco.