Il rettore ubertini alla manifestazione non sarai mai sola: impegno per la ricostruzione dell’ateneo di viterbo
La comunità di Viterbo si mobilita per sostenere l’Università della Tuscia dopo un incendio, con una manifestazione e raccolta fondi per la ricostruzione degli edifici danneggiati.

L’Università della Tuscia a Viterbo ha subito un incendio nella facoltà di agraria; la comunità locale e i ristoratori si sono mobilitati con la manifestazione “Non sarai mai sola” per sostenere la ricostruzione, con il rettore e autorità presenti e una raccolta fondi già avviata. - Unita.tv
L’Università della Tuscia a Viterbo ha vissuto momenti di grande tensione il 4 giugno scorso, giorno in cui un incendio ha colpito la facoltà di agraria. Di fronte a questa emergenza, la comunità locale e i ristoratori si sono mobilitati con una manifestazione di sostegno chiamata “Non sarai mai sola”. Il rettore dell’ateneo, Stefano Ubertini, ha partecipato all’incontro, riservando parole di ringraziamento e di speranza per la ricostruzione.
La manifestazione dei ristoratori a sostegno dell’università
L’appuntamento si è svolto il 9 giugno 2025, in piazza san lorenzo a Viterbo. L’evento, seppur iniziato con un’ora di ritardo, ha radunato circa duecento persone fra cittadini, autorità locali e rappresentanti delle associazioni di categoria. Fra gli ospiti presenti c’erano la sindaca Chiara Frontini, una quindicina di sindaci della provincia di Viterbo, consiglieri comunali e il vicepresidente del consiglio regionale, Enrico Panunzi.
L’iniziativa, coordinata da Paolo Bianchini, noto ristoratore viterbese, aveva lo scopo di manifestare vicinanza all’università e contribuire concretamente alla ricostruzione degli edifici danneggiati. Durante la manifestazione era previsto anche un flashmob con la scritta “Non sarai mai sola”, annullato a causa delle limitazioni legate alla no fly zone e all’impossibilità di effettuare riprese dall’alto nell’area.
Il racconto drammatico del rettore ubertini e l’impegno per la ricostruzione
Nel suo intervento, Stefano Ubertini ha rivissuto quei momenti concitati del 4 giugno, definendoli le “tre ore peggiori della mia vita”. Il rettore ha raccontato di aver sperato che nessuno fosse rimasto coinvolto nell’incendio. Con la stessa intensità, ha voluto sottolineare l’importanza della solidarietà della città di Viterbo nei confronti dell’ateneo e del suo staff.
Il rettore ha annunciato che grazie ai fondi promessi dal governo inizierà la ricostruzione degli edifici danneggiati. Ha precisato che i lavori sono già in corso e l’obiettivo è non solo ripristinare gli spazi, ma renderli più funzionali e moderni di prima. Ubertini ha ringraziato tutti i presenti e la cittadinanza per il sostegno dimostrato, sottolineando di non essersi mai sentito solo in questa difficile fase.
La voce dei docenti: agraria e ricerca al centro della ripartenza
Dopo il rettore, sono intervenuti due professori legati direttamente al dipartimento di agraria, cuore della struttura colpita dall’incendio. Simone Severini ha evidenziato il ruolo cruciale del dipartimento di scienze agrarie e forestali per la formazione e la ricerca dell’ateneo. Ha messo in luce la necessità di mantenere alta la qualità degli studi e di sostenere il dipartimento in questa fase di ricostruzione.
Maurizio Petruccioli ha aggiunto la propria testimonianza, sottolineando l’importanza delle attività di ricerca nel dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali. Ha chiarito come il lavoro scientifico in queste aree rappresenti un valore aggiunto per l’università e per tutta la regione, e che l’incendio non deve fermare questi percorsi.
La struttura complessa dell’università e la continuità delle attività
Alvaro Marucci, prorettore dell’Università della Tuscia, ha ricordato che l’ateneo si articola su più sedi distinte: santa maria in gradi, riello, san carlo e paradiso. Questa distribuzione ha evitato conseguenze più gravi, perché le attività non si sono fermate completamente malgrado il rogo.
Marucci ha spiegato che la diversificazione degli spazi consente di garantire la prosecuzione di gran parte delle attività didattiche e amministrative. Questo aspetto ha permesso all’università di mantenere una certa stabilità, anche durante l’emergenza, evitando una paralisi totale.
La raccolta fondi e il sostegno di personaggi pubblici
All’interno della manifestazione è stata avviata una raccolta fondi destinata alla ricostruzione e al supporto dell’ateneo. Gli organizzatori hanno comunicato che la somma raccolta ha già superato i 6.000 euro. La campagna ha avuto anche testimonial di rilievo: la conduttrice televisiva Simona Ventura e il calciatore Leonardo Bonucci, entrambi vicini all’iniziativa con messaggi di solidarietà.
Questo aiuto ha rafforzato il segnale di unità fra la città, l’università e la società civile. Il contributo economico si somma all’appoggio morale, utile in un momento delicato come quello post-incendio.
Le reazioni raccolte alla manifestazione mettono in evidenza la forza della rete di supporto e la determinazione dell’ateneo di Viterbo a tornare pienamente operativo quanto prima, con la promessa di spazi rinnovati e più adatti alle esigenze della comunità accademica.