Il delitto di santa gertrude, il mistero irrisolto della perpetua nella canonica di ultimo
Un omicidio avvenuto nel 1973 a Santa Gertrude, che ha visto come vittima Maria-Luise Pfliri, continua a suscitare interrogativi e misteri irrisolti dopo cinquant’anni di indagini.

Il delitto di Santa Gertrude del 1973 è un misterioso omicidio irrisolto di Maria-Luise Pfliri, perpetua di una chiesa in Alto Adige, segnato da versioni contrastanti e indagini inconclusive. - Unita.tv
Nella notte tra il 6 e il 7 novembre 1973 un omicidio sconvolse la tranquilla frazione di Santa Gertrude, in provincia di Bolzano. La vittima fu Maria-Luise Pfliri, perpetua della chiesa locale, trovata morta nella canonica del paese. Il caso, noto come delitto di santa gertrude o delitto della perpetua, ha lasciato una scia di domande senza risposta per oltre cinquant’anni. Questo articolo ripercorre i fatti, le indagini e i punti oscuri di un episodio ancora oggi avvolto nel mistero.
La scoperta del corpo e le prime indagini nella canonica di santa gertrude
La tragedia emerse intorno all’una del mattino quando don Josef Steinkasserer, parroco di Santa Gertrude, chiamò il sacrestano Johann Bertagnolli urlando di aver subito una rapina nella canonica. I due arrivarono insieme nella stanza della perpetua per trovare una scena drammatica: Maria-Luise Pfliri era stesa accanto al letto, con mani e piedi legati da tende strappate, imbavagliata e seminuda. La stanza appariva completamente a soqquadro e sul corpo della donna c’erano evidenti segni di violenza, tra cui diverse ferite ed ecchimosi.
I carabinieri di Proves, ostacolati dalla nevicata, raggiunsero il luogo del delitto solo un’ora dopo. Don Steinkasserer riferì di aver visto due uomini incappucciati entrare nella canonica e di averli messi in fuga lanciando una brocca d’acqua. Secondo lui quei malviventi avevano aggredito e minacciato lui con una pistola. Dopo il loro allontanamento, avrebbe scoperto la morte della perpetua. Da subito la ricostruzione del parroco sollevò interrogativi tra gli investigatori: l’ora del delitto indicata da lui alle 1 non coincideva con i risultati dell’autopsia.
Autopsia e versioni contrastanti sul decesso
Due giorni dopo la morte, l’autopsia rivelò che Maria-Luise Pfliri era stata uccisa intorno alle 22:30 di sera, ore prima rispetto a quanto sostenuto dal parroco. Il decesso risultò legato al soffocamento causato da un cuscino premuto su bocca e naso, forse per impedirle di urlare durante l’aggressione. Le legature di tende, invece, apparvero allentate e poste solo dopo la morte, come a voler mascherare o simulare la scena.
Questi elementi indicarono un forte sospetto di messa in scena. La versione del parroco non trovò riscontri coerenti nelle indagini. Alcuni testimoni raccontarono di aver visto, il giorno precedente il delitto, due uomini dal forte accento slavo chiedere indicazioni per raggiungere Santa Gertrude. La pista sembrava portare a un’aggressione esterna, ma rimase senza sviluppi.
Le indagini, i sospetti su don steinkasserer e la mancata soluzione
Le indagini furono guidate dal capitano Arno Mandolesi e dal pubblico ministero Domenico Cerqua, che si concentrarono su don Steinkasserer a causa delle lacune nel suo racconto. Nonostante ciò il tribunale non raccolse elementi sufficienti a procedere contro il parroco. L’imputazione venne archiviata nel 1981 per insufficienza di prove.
La mancanza di arresti o di colpevoli ha lasciato aperto uno dei casi più oscuri dell’Alto Adige. Il delitto della perpetua resta avvolto da un alone di mistero, con teorie su possibili complicità o depistaggi mai chiariti. La comunità di Santa Gertrude continua a vivere con questa ferita aperta.
Memoria e mistero dopo cinquant’anni
Il delitto di Santa Gertrude rappresenta un episodio drammatico che ancora oggi alimenta dubbi e ricerche di verità nel panorama della cronaca nera italiana. La memoria di Maria-Luise Pfliri si lega a un’inchiesta finita nel silenzio, ma che mantiene intatta la sua inquietante ombra dopo più di cinquant’anni.