Consilio comunale di Viterbo affronta la mozione contro l’omotransfobia con invito al voto unanime
Il consiglio comunale di Viterbo discute una mozione del Partito Democratico contro l’omotransfobia, proponendo iniziative educative e campagne di sensibilizzazione per promuovere i diritti delle comunità queer e trans.

Il consiglio comunale di Viterbo ha presentato una mozione del PD per riconoscere il 17 maggio come giornata contro l’omotransfobia, promuovere educazione scolastica e dialogo con associazioni LGBTQ+, rafforzando così le politiche di inclusione e la candidatura culturale della città. - Unita.tv
Il 10 giugno 2025 il consiglio comunale di Viterbo ha inserito all’ordine del giorno una mozione contro l’omotransfobia presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico. L’iniziativa punta a promuovere una serie di azioni indirizzate a riconoscere ufficialmente la giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, a sviluppare percorsi educativi nelle scuole e a costruire un dialogo stabile tra istituzioni e associazioni locali queer e trans.
Contenuti e impegni della mozione presentata dal pd
La mozione depositata il 5 giugno impegna il Comune a riconoscere il 17 maggio come giornata contro l’omolesbobitransfobia, una data simbolica scelta a livello internazionale per sensibilizzare contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. In aggiunta, propone di collaborare con istituti scolastici per formare docenti, studenti e famiglie nel riconoscere e combattere episodi di omotransfobia e bullismo.
Campagne e misure preventive
Tra le misure previste, emergono campagne di sensibilizzazione rivolte ai luoghi frequentati da giovani, come spazi di aggregazione e impianti sportivi. Inoltre, la mozione istituisce un tavolo annuale di confronto tra la giunta comunale e le associazioni queer e trans locali, con l’obiettivo di monitorare costantemente la situazione e pianificare interventi mirati. L’amministrazione si impegna anche a presentare una relazione annuale al consiglio comunale sullo stato dell’omotransfobia nel territorio, offrendo così trasparenza e aggiornamenti regolari sull’impatto delle iniziative adottate.
le parole di mirko giuggiolini e il ruolo del tusciapride
Mirko Giuggiolini, vicepresidente del TusciaPride, ha sottolineato l’importanza della mozione durante la seduta consiliare. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che la partecipazione a manifestazioni come il Pride deve tradursi anche in un impegno concreto dentro le istituzioni, per sostenere i diritti delle persone queer e trans. Giuggiolini ha invitato i consiglieri ad approvare il documento, definendolo un passo necessario per contrastare l’odio e le discriminazioni.
Valori costituzionali e europei
L’intervento del vicepresidente del TusciaPride ha evidenziato come la mozione metta in atto principi che appartengono ai valori sanciti dalla Costituzione italiana, oltre che dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Secondo Giuggiolini, approvare tale mozione significherebbe dare a Viterbo una posizione ben chiara contro l’omotransfobia, riducendo le disuguaglianze e migliorando l’accoglienza per le persone appartenenti alle comunità LGBTQ+.
Impatto atteso sulle politiche locali e candidatura cultura europea
Approvare la mozione rappresenterebbe un passo significativo nel campo delle politiche locali a favore dell’inclusione, facendo avvicinare Viterbo alle città europee che già adottano strategie simili. La proposta si lega anche alla volontà di rafforzare la candidatura di Viterbo a Capitale europea della cultura, sottolineando che la lotta contro l’odio e la promozione dei diritti civili sono elementi essenziali per una candidatura credibile.
Azioni concrete e dialogo continuo
Il documento prevede non solo un cambio culturale ma anche un’azione concreta per garantire sicurezza e riconoscimento, soprattutto per le giovani generazioni queer e trans. L’istituzione di un dialogo continuativo con le associazioni di riferimento potrà facilitare la realizzazione di interventi attivi e mirati, capaci di incidere sulla realtà quotidiana delle persone nel territorio cittadino.
Al momento della seduta programmata del 10 giugno 2025 il consiglio comunale avrebbe dovuto discutere e votare la mozione, determinando così l’impegno formale dell’amministrazione su questi temi. La scelta dei consiglieri in quella giornata avrebbe segnato una svolta nella posizione pubblica di Viterbo su diritti e inclusione delle comunità LGBTQ+.