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A viterbo torna elogio della diversità, giornata per la comunità e rifugiati all’orto botanico

L’evento “Elogio della Diversità” a Viterbo il 12 giugno 2025 celebra la Giornata mondiale del rifugiato con attività interculturali, laboratori e spettacoli per promuovere l’inclusione e la conoscenza reciproca.

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"Elogio della Diversità" a Viterbo il 12 giugno 2025 celebra la Giornata mondiale del rifugiato con laboratori, spettacoli e incontri all’Orto Botanico dell’Università della Tuscia, promuovendo integrazione, intercultura e accoglienza in modo gratuito e aperto a tutti. - Unita.tv

L’appuntamento con “Elogio della Diversità” si rinnova a Viterbo giovedì 12 giugno 2025. L’evento celebra la Giornata mondiale del rifugiato con iniziative che puntano a mettere al centro il valore dell’intercultura e delle diversità, anche linguistiche e biologiche. Organizzato da ARCI Solidarietà Viterbo e l’Orto Botanico “Angelo Rambelli” dell’Università della Tuscia, coinvolge la comunità locale con laboratori, spettacoli e visite guidate. Il tutto si svolge in uno spazio verde, aperto a chiunque voglia partecipare.

L’evento e la sua collocazione nella giornata mondiale del rifugiato

La manifestazione si celebra nell’ambito della Giornata mondiale del rifugiato 2025 e mira a mettere in luce le esperienze di persone arrivate da altre nazioni. L’evento di quest’anno si tiene nel cuore dell’estate a Viterbo, all’Orto Botanico “Angelo Rambelli”, un’area verde che fa parte dell’Università degli Studi della Tuscia. L’organizzazione è curata da ARCI Solidarietà Viterbo srl Impresa Sociale, in collaborazione con il circolo ARCI Nuove Cittadinanze e l’Università stessa.

Lo scopo è molto chiaro: far incontrare i cittadini con i rifugiati attraverso attività inclusive e informative. I rifugiati come protagonisti di storie che arricchiscono la comunità, raccontando diversità linguistiche e culturali. Il rapporto con la natura è un altro elemento chiave: l’orto botanico diventa scenario per riflettere sulle diversità anche dal punto di vista biologico.

L’accesso è libero senza pagamento, per favorire la più ampia partecipazione possibile. L’invito è aperto a persone di tutte le età, con uno sguardo particolare ai più piccoli, che possono partecipare a laboratori e attività ricreative. Il messaggio dell’iniziativa è chiaro: la convivenza passa attraverso la conoscenza e lo scambio di culture.

Programma dettagliato: visite, laboratori, spettacoli e incontri

La giornata prevede un calendario fitto di attività, che si aprono già alle 10 del mattino con visite guidate in più lingue: italiano, arabo, inglese, urdu e dari. Queste visite sono organizzate dalla scuola di italiano ARCI Solidarietà “In altre parole” e aiutano i partecipanti a scoprire la varietà linguistica presente grazie agli ospiti rifugiati.

Accanto alle visite, ARCIlab cura laboratori ludici che si estendono per tutta la giornata. Un momento molto atteso è la dimostrazione di aquiloni afghani, realizzati dal maestro Rahmani Ahmad Jawid, che mostra una tradizione simbolica legata a culture lontane ma vicine per valori.

Presentazione del libro e approfondimenti sui progetti

Alle 11 è prevista la presentazione del libro “Un riccio colto in castagna” di Flavia Caruso, un’opera che si inserisce nel tema della diversità e offre spunti per riflettere in modo semplice e coinvolgente. La mattinata prosegue con la presentazione e relazione sui progetti SAI alle 12, momento durante il quale si approfondiscono modalità e risultati delle attività di accoglienza.

L’ora di pranzo offre un catering con piatti etnici e la possibilità di uno spazio pic-nic. Questa pausa invita a condividere sapori diversi, un modo per scoprire culture attraverso il cibo e lo stare insieme.

Nel pomeriggio, alle 15, la scena si apre allo spettacolo di arte di strada e nuovo circo dei Los Filonautas, formazione del Circo Verde, che porta intrattenimento e colore all’evento.

Il coinvolgimento dei progetti sai per i comuni della provincia

Un aspetto centrale di “Elogio della Diversità” è la presentazione dei progetti SAI, acronimo di Sistema Accoglienza e Integrazione, gestiti proprio da ARCI Solidarietà. Questi programmi interessano diversi comuni della provincia di Viterbo, tra cui Acquapendente, Bassano Romano, Oriolo Romano, Vallerano, Vignanello, Corchiano, Gallese, Blera, Orte e Nepi.

I progetti SAI si occupano di accogliere e integrare i rifugiati nelle realtà locali, fornendo supporto e informazioni utili per superare le difficoltà del primo periodo. Si tratta di percorsi che coinvolgono istituzioni e realtà sociali per facilitare l’inserimento. La giornata offre un momento per mostrare i risultati di questi interventi e far parlare direttamente gli operatori e i beneficiari.

Coinvolgere la comunità nella comprensione di questi programmi contribuisce a ridurre distanze e pregiudizi. L’obiettivo è alimentare un dialogo concreto su temi delicati come migrazione, accoglienza e intercultura. “Elogio della Diversità” diventa allora non solo una festa, ma una voce diretta sulle sfide e le opportunità che riguardano rifugiati e comuni.

L’orto botanico come spazio di incontro

Il programma spazia quindi da momenti formativi a esperienze ludiche e artistiche, offrendo occasioni per socializzare e conoscere in modo diretto le culture rappresentate. Lo spazio dell’Orto Botanico diventa cornice ideale per questi scambi, un luogo di incontro all’aperto che valorizza la bellezza naturale come elemento di accoglienza.

Accedere all’evento è gratuito, una scelta che conferma la volontà di abbattere barriere e favorire il coinvolgimento più ampio possibile. L’edizione 2025 di “Elogio della Diversità” vuole essere un ponte tra persone, storie e mondi, in un momento in cui i rifugiati restano tra i temi più urgenti nel dialogo sociale italiano ed europeo.