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A viterbo la solidarietà per la facoltà di agraria dopo l’incendio del 4 giugno

Un incendio alla facoltà di Agraria dell’università della Tuscia ha scosso Viterbo, ma l’iniziativa “non sarai mai sola” ha unito la comunità per sostenere docenti e studenti colpiti.

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L’incendio del 4 giugno alla facoltà di Agraria dell’università della Tuscia ha mobilitato Viterbo con l’evento solidale “non sarai mai sola”, coinvolgendo cittadini, associazioni e personaggi pubblici per sostenere la ricostruzione e la ripresa delle attività accademiche. - Unita.tv

L’improvviso incendio che ha colpito la facoltà di Agraria dell’università della Tuscia il 4 giugno ha scosso la comunità accademica e la città di Viterbo. Per rispondere a questa emergenza è nata l’iniziativa “non sarai mai sola”, un evento di solidarietà che si è tenuto martedì 10 giugno in piazza San Lorenzo. Questa mobilitazione vuole sostenere docenti, studenti e ricercatori che hanno perso materiali e strutture importanti per il loro lavoro.

La risposta immediata di viterbo alla crisi di agraria

L’incendio ha avuto effetti devastanti sulle aule e sui laboratori della facoltà di Agraria, compromettendo mesi di attività didattica e progetti di ricerca. La reazione della città è stata rapida e partecipe. Ristoratori, enologi, ex studenti e semplici cittadini hanno promosso una manifestazione pubblica per esprimere vicinanza e supporto.

Parole di paolo bianchini sulle radici locali

Paolo Bianchini, uno dei promotori, ha spiegato quanto la facoltà abbia influito sul tessuto locale. Secondo lui, l’evento è nato dalla necessità di restituire almeno una parte di quanto ricevuto in termini di formazione e opportunità. La presenza in piazza San Lorenzo ha raccolto molte adesioni, sottolineando il ruolo cruciale dell’ateneo nella città.

Collaborazioni e sostegni da molte realtà territoriali

L’evento non è stato solo un momento simbolico ma ha coinvolto varie associazioni e enti. Numerose organizzazioni di categoria hanno aderito rapidamente. Anche Slow Food e enti locali hanno dato il loro contributo, dimostrando quanto il legame tra università e territorio sia intrecciato.

Tra le presenze, si sono evidenziate figure del mondo dell’enogastronomia e dell’agroalimentare. Questi settori, strettamente collegati all’attività didattica di agraria, hanno voluto testimoniare la propria solidarietà attraverso iniziative concrete, come banchetti informativi, degustazioni e raccolte fondi.

La raccolta fondi dei ristoratori e la partecipazione di simona ventura

I ristoratori locali hanno lanciato una raccolta fondi indirizzata alla ricostruzione delle strutture danneggiate. Questa iniziativa, già avviata nei giorni successivi all’incendio, include anche il coinvolgimento di personaggi pubblici noti.

Simona Ventura ha accettato di fare da madrina a questa campagna solidale, contribuendo a dare visibilità e credibilità all’evento. Grazie a questa collaborazione si prevede di raccogliere risorse significative per supportare la facoltà, permettendo così una ripresa più rapida delle attività didattiche e scientifiche.

Una rete di supporto trasversale

L’iniziativa ha mescolato solidarietà, cultura e vocazione scientifica, creando un modello di partecipazione collettiva che va oltre le aspettative.

Un evento con ospiti e partecipanti da diversi ambiti

L’iniziativa “non sarai mai sola” ha visto una partecipazione variegata. Oltre ai cittadini e ai professionisti dei settori legati all’agricoltura e all’enogastronomia, sono intervenuti anche personaggi del mondo della musica, della moda e dello sport.

La loro presenza ha valorizzato l’appuntamento, trasformandolo in un punto di incontro e confronto sull’importanza dell’università per la comunità. Ogni ospite ha offerto il proprio contributo secondo le possibilità, sottolineando una rete solidale che va oltre la semplice solidarietà simbolica.

L’evento di piazza San Lorenzo ha preso forma in poche ore, ma ha lasciato un segno duraturo sulla città. La facoltà di Agraria potrà contare su una base solida di sostegno, capace di affrontare le conseguenze dell’incendio con maggiore determinazione. Le prossime settimane saranno fondamentali per tradurre questa spinta collettiva in un concreto recupero della struttura e delle attività accademiche.