spalletti prima di italia-moldavia: emozioni e riflessioni sul suo ultimo match da ct azzurro
Spalletti si prepara a dire addio alla nazionale italiana prima della partita contro la Moldavia, riflettendo su un percorso emozionante e sul legame profondo con il suo gruppo di lavoro.

Luciano Spalletti si prepara a dirigere l’ultima partita da ct dell’Italia, con un clima di emozione, trasparenza e fiducia nel gruppo azzurro, nonostante i risultati deludenti e le difficoltà incontrate. - Unita.tv
La vigilia di italia-moldavia a reggio emilia porta con sé un clima particolare. Luciano Spalletti, ct della nazionale, si prepara a dirigere la sua ultima partita alla guida degli azzurri. In vista dell’incontro, il tecnico ha condiviso pensieri carichi di emozione e una certa amarezza per il finale del suo percorso, sottolineando al tempo stesso la fiducia nel gruppo che ha guidato.
Un addio sentito nell’ultima riunione tecnica
Spalletti ha aperto il suo intervento descrivendo la riunione tecnica prima della partita come “bellissima” e “molto profonda”. L’atmosfera, spiega, è stata segnata da un legame sincero e profondo con il gruppo, che ha lavorato insieme con dedizione. Il ct ha voluto regalarsi, e forse farsi regalare, una vittoria in questo saluto definitivo alla squadra nazionale. È chiaro che il distacco lascia un po’ di dispiacere, perché dietro ogni gesto si percepisce il cuore messo nel lavoro quotidiano.
Trasparenza e sincerità nel gruppo
La riunione ha avuto un tono trasparente, senza filtri: “ci si racconta la verità, si ha chiarezza”, ha detto Spalletti, che ha voluto sottolineare come il rapporto con giocatori e staff sia stato intenso e diretto fino all’ultimo. In questo momento struggente, il tecnico ha mostrato una grande consapevolezza del valore umano dietro le dinamiche sportive.
Un ambiente sereno ma carico di consapevolezza
Nonostante le emozioni forti legate all’addio imminente, Spalletti ha definito l’atmosfera attorno alla squadra “normalissima”. Non è mancata la professionalità e il senso di appartenenza reciproco. L’ambiente di lavoro, ha sottolineato, è risultato sereno, con un gruppo che ha condiviso gli obiettivi e i passi da compiere.
Impegno e trasparenza come valori chiave
Il tecnico ha ricordato come ogni componente del team abbia messo impegno, senza atteggiamenti superficiali o menefreghisti. Sono stati momenti in cui si è mantenuta la trasparenza e si sono spiegate le cose con chiarezza, anche quando quello che bisognava dire non era semplice. Questa serena franchezza ha caratterizzato tutto il suo periodo in azzurro, creando un legame di rispetto reciproco.
Riflessioni sui risultati e sul futuro della nazionale
Spalletti ha preso atto degli esiti rimasti sotto le aspettative, ammettendo la sua fatica a ottenere i risultati sperati. Ha citato episodi sfortunati, come la partita di ritorno a roma dove, dopo essersi portati in vantaggio per 2-0, si è chiuso con un pareggio. Ha anche ricordato gli infortuni multipli, concentrati specialmente nello stesso ruolo, che hanno complicato il cammino.
Convinzioni e decisioni nel percorso mondiale
Riguardo al mondiale, il ct ha confidato di credere nel gruppo e nelle sue capacità di qualificazione. Ha spiegato che la decisione di non dimettersi durante il cammino sta proprio in questa convinzione. Tuttavia, ha riconosciuto come le valutazioni tecniche lo abbiamo escluso dalla guida futura. Lo spirito della squadra e le sue idee, però, resteranno patrimonio del team. Spalletti lascia così il campo con la certezza di aver dato tutto e con un ultimo appello al gruppo azzurro.