Tentata truffa a Tarquinia: minorenne denunciato per inganno a anziana donna
Un minorenne di origine campana è stato denunciato per tentata truffa aggravata ai danni di un’anziana a Tarquinia, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e della Procura per i Minorenni di Roma.

A Tarquinia un minorenne è stato denunciato per tentata truffa aggravata ai danni di un’anziana, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e della Procura per i Minorenni. - Unita.tv
Un episodio di tentata truffa aggravata ai danni di un’anziana signora a Tarquinia ha portato alla denuncia di un minorenne di origine campana. La vicenda, scoppiata alla fine di maggio 2025, ha coinvolto le forze dell’ordine locali che hanno coordinato le indagini con la Procura per i Minorenni di Roma. Il fatto offre uno spaccato delle modalità con cui truffatori usano l’inganno per approfittare di persone vulnerabili.
Modalità della truffa ai danni di un’anziana
La vittima, una donna ottantenne residente a Tarquinia, ha ricevuto una chiamata telefonica da una voce maschile che si spacciava per suo nipote. L’interlocutore le ha raccontato una falsa storia in cui la madre avrebbe avuto problemi giudiziari gravi e avrebbe bisogno di numerose migliaia di euro per sanare la posizione. La donna, convinta da queste affermazioni, ha deciso di raccogliere tutto il denaro contante disponibile in casa e si è detta pronta a consegnare pure alcuni monili in oro per far fronte alla presunta emergenza.
Il raggiro affettivo
Questa tecnica rientra nella categoria del cosiddetto “raggiro affettivo”, in cui i malfattori si fingono persone care per ingannare le vittime e sottrarre denaro o beni di valore. Il caso ha dimostrato quanto queste truffe agiscano soprattutto ai danni di soggetti anziani, più esposti a subire tali inganni.
Intervento delle forze dell’ordine e arresto sul fatto
Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Tarquinia si è attivato immediatamente dopo la segnalazione della potenziale vittima. Gli agenti hanno messo in piedi un servizio di appostamento presso l’abitazione della donna per cogliere sul fatto il truffatore. A un certo punto, un giovane che si è presentato come appartenente ai carabinieri si è visto recapitare l’incarico di andare a ritirare il denaro e i gioielli promessi dalla vittima.
Gli investigatori sono intervenuti e hanno fermato il ragazzo prima che potesse allontanarsi. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che il soggetto era minorenne. Considerate queste circostanze, la Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma ha disposto che il ragazzo fosse denunciato in stato di libertà, in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari.
Tempistiche e coordinamento
Il coordinamento tra le forze dell’ordine e la Procura per i Minorenni di Roma è stato fondamentale per bloccare tempestivamente il tentativo di truffa e agire nel rispetto delle normative vigenti, con particolare attenzione alla tutela del minore coinvolto.
Implicazioni legali e tutela delle vittime anziane
Il caso di Tarquinia rappresenta uno dei tanti che evidenziano come le truffe telefoniche verso gli anziani restino una problematica rilevante in tutta Italia. La legge prevede sanzioni per chi si rende responsabile di tali reati, anche se minori. Proprio per questo, coinvolgere la Procura per i Minorenni garantisce un iter legale adeguato e misura sulla gravità dell’azione.
Dall’altro lato, il lavoro delle forze dell’ordine risulta cruciale per arginare queste pratiche. Il pronto intervento degli agenti di Tarquinia, coordinato con le autorità giudiziarie, ha evitato che l’anziana donna subisse una perdita economica. Episodi come questo mettono in luce la necessità di sensibilizzare le fasce più vulnerabili della popolazione sull’esistenza di questi raggiri, invitandole a contattare le autorità prima di cedere a richieste sospette.
“È importante non fidarsi mai di chiamate sospette e verificare sempre attraverso canali ufficiali,” dichiarano gli agenti coinvolti nell’operazione.