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Robert horry spiega perché i giocatori europei superano gli americani nell’nba e parla delle finals 2025

Robert Horry analizza la crisi del talento americano in NBA, evidenziando le differenze tecniche tra giocatori europei e americani e anticipando le Finals 2025 tra Oklahoma City Thunder e Indiana Pacers.

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Robert Horry analizza la crisi del talento americano in NBA, attribuendola a un minore sviluppo tecnico rispetto ai giocatori europei, e commenta le Finals 2025 tra Oklahoma City Thunder e Indiana Pacers, evidenziando il valore tattico degli avversari. - Unita.tv

Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento evidente nel profilo dei migliori giocatori della Nba. I sette MVP più recenti non sono nati negli Stati Uniti, un fatto che ha acceso molte discussioni sul perché il talento americano sembri attraversare una fase difficile. Robert Horry, ex campione NBA per sette volte, ha offerto una spiegazione chiara sulle differenze tra i giocatori europei e americani e ha raccontato la sua visione sulle Finals 2025, con i suoi Oklahoma City Thunder contro gli Indiana Pacers.

La superiorità tecnica dei giocatori europei secondo robert horry

Robert Horry attribuisce la supremazia dei giocatori europei rispetto a quelli americani a un aspetto tecnico fondamentale. Secondo lui, i giovani in Europa imparano i fondamentali del basket sin da bambini, sviluppando solide basi di gioco. Questa formazione precoce porta a uno stile più completo e meno dipendente dall’atletismo puro.

Differenze tra approcci tecnici e atletici

Nelle parole di Horry, i giocatori americani, invece, puntano molto sull’atletismo e sul tiro, spesso a discapito della tecnica di base. Questo limita la loro crescita globale come giocatori capaci di incidere in più aspetti della partita, specialmente in situazioni di gioco collettivo. Lo ex campione mette in evidenza come l’approccio europeo favorisca la consapevolezza tattica e la capacità di adattarsi a diversi ruoli in campo.

Questa differenza si riflette nel fatto che negli ultimi sette anni tutti gli MVP abbiano radici fuori dagli Stati Uniti. Tra questi figurano giocatori come Giannis Antetokounmpo, Nikola Jovic e Joel Embiid. Il canadese Shai Gilgeous-Alexander ora continua questa tendenza, confermando una fase di cambiamento nel basket americano e nella sua tradizione di formazione.

La posizione di robert horry sulle finals 2025 tra oklahoma city thunder e indiana pacers

Ospite all’NBA Store di Milano, Robert Horry ha parlato anche delle Finals 2025, dove si affrontano Oklahoma City Thunder e Indiana Pacers. Gli Thunder, con una squadra giovane e molto atletica, sono visti con buone chance di vittoria da Horry, che ipotizza una serie decisamente lunga, anche fino a sette partite.

Horry sottolinea che Oklahoma City ha il talento e l’atletismo per prendere il titolo, ma non si è sorpreso della vittoria dei Pacers in gara1. La squadra di Indiana punta su un gioco collettivo più maturo, dove non emerge un singolo giocatore come riferimento, ma la forza sta nell’equilibrio e nella capacità di manipolare la difesa avversaria.

Il valore tattico degli indiana pacers

Secondo il sette volte campione, Indiana Pacers è tra le squadre meglio allenate e non è facile per gli avversari decidere su chi concentrare la marcatura. Questo aspetto rende la serie aperta e imprevedibile, con un forte elemento tattico da parte dei Pacers rispetto alla fisicità e alla gioventù degli Oklahoma City.

I fattori che spiegano la crisi del talento americano in nba

La riflessione di Robert Horry spinge a considerare alcune cause profonde dietro la crisi di talento degli Stati Uniti, ormai da più stagioni. Il modello di sviluppo dei giovani giocatori, troppo spesso orientato sull’atletismo e il tiro, non favorirebbe una crescita completa e strutturata del giocatore.

L’approccio europeo, al contrario, incoraggia l’apprendimento tecnico fin da bambini e la costruzione di un gioco a tutto tondo. Questo spiega in parte perché molti dei giocatori più forti della lega provengano dalla vecchia Europa, dal Canada o da altre aree che hanno adottato modi di lavoro simili.

La globalizzazione del basket e il nuovo panorama competitivo

Alcuni esperti sottolineano anche come la globalizzazione del basket abbia ampliato il bacino di talento, portando più giocatori internazionali ad affermarsi. In questo contesto, gli Stati Uniti devono affrontare una sfida per rinnovare il proprio vivaio e tornare a presidiare un ruolo di leadership nei talenti del gioco.

La capacità di riuscire a combinare tecnica, tattica e atletismo diventa quindi un elemento decisivo per i prossimi anni. Lo sviluppo dei giovani, attraverso scuole, club e allenatori, sarà cruciale per determinare se gli Stati Uniti riusciranno a riprendersi o se l’egemonia internazionale si consoliderà ancora.

Questo scenario si riflette in modo chiaro nelle ultime stagioni della Nba e nei risultati di squadra, dove i metodi disciplinati e tecnici degli europei hanno fatto la differenza più di una semplice esplosione atletica.